Il cavallo che aspettava la bambina ogni vigilia.
La vigilia di Natale una grande emozione.
La scuderia era silenziosa la sera della Vigilia. La neve cadeva lenta, attutendo ogni rumore, e le luci gialle illuminavano i box come piccole finestre sul caldo. Tra tutti i cavalli, ce n’era uno che, ogni anno, si comportava allo stesso modo: smetteva di mangiare, si avvicinava al cancello e rimaneva lì, in attesa.
Non nitriva, non si agitava. Aspettava.
Anni prima, una bambina lo aveva scelto come primo cavallo. Non era il più bello né il più giovane, ma era paziente, buono, sempre pronto ad ascoltare. Ogni Vigilia arrivava con il cappotto troppo grande e un fiocco rosso da legare alla cavezza. Gli parlava dei suoi sogni, della scuola, dei desideri di Natale.
Poi la vita aveva fatto il suo corso. La famiglia si era trasferita lontano, la bambina era cresciuta, e le visite si erano interrotte. Ma il cavallo no. Lui continuava a fermarsi davanti a quel box vuoto, come se sapesse che certi appuntamenti non si cancellano.
Una sera, dopo molti anni, una donna entrò in scuderia. Camminava piano, con un sorriso emozionato. Quando il cavallo la vide, alzò la testa e nitrì piano, come faceva una volta. Lei gli si avvicinò, lo abbracciò e rimase così a lungo.
A Natale, i ricordi trovano sempre la strada per tornare.
HSJ – Piccole storie
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