Bocelli scongiura la pioggia arrivando a cavallo
Si sciolgono in un grande applauso i timori dei 3mila per un cielo plumbeo che al tramonto aveva fatto temere il peggio come altre volte era già successo al teatro del Silenzio, evidentemente non del tutto in sintonia con la grande estate. Ma Andrea Bocelli che arrivava a cavallo, sì proprio a cavallo, ha messo in secondo ordine anche il cielo minaccioso. Davvero spettacolare l’inizio della prova del teatro del silenzio a Lajatico. Sul proscenio era già schierata l’orchestra quella abruzzese dell’Aquila e una voce in sottofondo ha annunciato appunto, un cavalieri che solcava la sua terra. Era Andrea in camicia rossa garibaldina che sul suo destriero, il suo fido cavallo, quello di cui tante volte ha parlato nelle interviste, compiva senza assistenza alcuna, il giro del laghetto a cui è appoggiato il palco del teatro. Un giro, anzi due, completi, poi Andrea scende di sella e si presenta al pubblico che gli tributa il giusto trionfo. E segue una magistrale interpretazione di “Recondite armonie”, aria immortale che fa il bis con il colpo di scena iniziale. – la Nazione