Bruno Chimirri in corsa per rappresentare i cavalieri
A poco più di una settimana dalle elezioni nazionali FISE, continua il nostro giro di interviste ai vari candidati, siano essi futuri presidenti, rappresentanti dei tecnici o dei cavalieri.
E’ la volta di Bruno Chimirri, candidato a rappresentare i cavalieri.
Seguira a breve, l’intervista a Federico Forcelloni, candidato al consiglio.
Chimirri, con la affabilità che lo contraddistingue ci ha dedicato alcuni suoi muniti.Come è maturata la scelta della candidatura?La decisione è scaturita dopo che alcuni amici, colleghi e personaggi che hanno vissuto dall’interno della federazione tutte le vicissitudini e le problematiche che negli anni si sono presentate, mi hanno espressamente chiesto di tentare.
Già alcuni anni fa ebbi l’opportunità di essere di supporto al mondo dell’equitazione, anche se all’epoca come oggi, non ricopri vo alcun incarico istituzionale.
Oggi, spinto soprattutto dai cavalieri, ho deciso di intraprendere questa strada e provare a mettere a disposizione la mia esperienza nei vari ambiti equestri.Secondo Lei, qual è la prima cosa da fare, il primo impegno, il primo obiettivo su cui lavorare qualora venisse eletto?Io parlo del mio settore, del salto ostacoli, senza perdere divista però le altre importanti discipline.
Lavorerei immediatamente sulle aspettative dei cavalieri professionisti; mi spiego.
Essi dovrebbero poter vivere del loro lavoro, perchè ad alti livelli questo è il termine esatto da utilizzare.
Oggi essi non riescono nell’intento se non mettendo dentro la propria giornata lavorativa altre attività quali, l’insegnamento, la doma o la preparazione di puledri altrui, il commercio di cavalli ecc., tralasciando ovviamente il lavoro primario, quello di cavaliere.
In tanti paesi stranieri è possibile questo, da noi ancora no.Chi appoggerà alle prossime elezioni? Chi è il suo presidente?Io non appoggio nessuno dei candidati in particolare. Io voto per lo sport.
Chi mi conosce, è al corrente perfettamente del mio pensiero e dei miei progetti; se dovessi essere eletto mi schiererò sempre dalla parte dei cavalieri, questo è sacrosanto.