
Cavalli e relazioni sociali: perché conoscerle è essenziale per il loro benessere

Questo articolo si propone di presentare una selezione di studi dedicati a cavalli e relazioni sociali, analizzando il comportamento tra individui della stessa specie e i legami che si instaurano all’interno dei gruppi. In condizioni naturali, i cavalli vivono all’interno di gruppi sociali stabili, dove instaurano legami affettivi profondi e duraturi.
Nonostante la domesticazione abbia modificato l’ambiente in cui vivono, il loro bisogno innato di socialità è rimasto immutato. Tuttavia, nei moderni sistemi di gestione, questo aspetto fondamentale viene spesso sottovalutato: molti cavalli sono ancora ospitati in box individuali o inseriti in gruppi dalla composizione instabile, soggetti a frequenti cambi di membri.
Questo scenario può compromettere seriamente il loro benessere. Un’importante revisione sistematica della letteratura scientifica riaccende i riflettori su un tema tanto affascinante quanto fondamentale: il comportamento sociale del cavallo e la necessità di rivedere gli strumenti con cui lo studiamo.
Etogrammi sociali: cosa ci dicono davvero?
L’etogramma è l’elenco dettagliato dei comportamenti osservabili di una specie. Per i cavalli, esistono numerosi etogrammi che descrivono come interagiscono tra loro.
Tuttavia, su 27 studi analizzati che hanno utilizzato etogrammi ben definiti su un totale di 851 cavalli (tra selvatici, semi-selvatici e domestici), la maggior parte delle osservazioni si è concentrata su comportamenti agonistici, cioè conflittuali (67,7%), mentre solo il 26% ha riguardato comportamenti affiliativi, quelli positivi come il grooming reciproco. Un dato sorprendente, se consideriamo che in gruppi stabili le interazioni conflittuali reali sono rare e perlopiù ritualizzate.
La ragione? Molti etogrammi ancora oggi si basano su osservazioni fatte in contesti atipici, come i gruppi di stalloni (bachelor band), dove le dinamiche sociali sono molto diverse da quelle dei gruppi misti o degli harem. È quindi evidente la necessità di aggiornare questi strumenti per renderli più rappresentativi della realtà sociale equina.
Il cavallo: un animale sociale per natura
In natura, i cavalli vivono in harem composti da uno stallone, più femmine e i puledri. La composizione adulta è stabile e i legami tra individui si costruiscono nel tempo attraverso comportamenti affiliativi come la prossimità e il grooming. I cavalli scelgono con chi interagire, prediligendo soggetti familiari o simili a loro per età, sesso o esperienza. La gerarchia è chiara, ma non oppressiva, e si basa su esperienza, età e tempo di permanenza nel gruppo, più che su conflitti fisici.
Questa struttura sociale complessa e stratificata richiede abilità cognitive avanzate: riconoscere i membri del gruppo, ricordare le gerarchie, interpretare segnali visivi, olfattivi e uditivi. Non sorprende che i cavalli siano in grado di riconoscere individui anche dopo un anno di separazione.
La realtà della domesticazione: un equilibrio difficile
L’ambiente naturale favorisce la coesione sociale e riduce i conflitti e la domesticazione ha introdotto vincoli pesanti. Box singoli, contatti sociali limitati, cambi di gruppo frequenti e spazi ristretti sono condizioni comuni che ostacolano la possibilità di creare legami stabili. Questo può aumentare lo stress, favorire l’insorgenza di stereotipie (come il weaving o il cribbing) e incrementare i comportamenti aggressivi, in netto contrasto con la natura pacifica dei cavalli in gruppi stabili.
Non solo: l’impossibilità di scegliere con chi stare e la mancanza di tempo per stabilire una gerarchia stabile (servono almeno 2-3 mesi) rappresentano un’ulteriore fonte di frustrazione. La socialità riconosciuta come bisogno etologico dovrebbe essere tenuta in considerazione nella gestione quotidiana, al pari dell’alimentazione o dell’esercizio fisico.
Verso un nuovo approccio etologico
Un altro aspetto interessante emerso dalla revisione è la necessità di superare la dicotomia tra comportamenti “positivi” (affiliativi) e “negativi” (agonistici). Come nelle relazioni umane, anche tra cavalli esistono interazioni ambivalenti o neutre. Per esempio, può capitare che un cavallo dominante inizi un’interazione affettuosa con un subordinato, o che due individui normalmente affiliati abbiano uno scambio aggressivo di bassa intensità. Inoltre, la tolleranza sociale – cioè la capacità di condividere lo spazio vicino a risorse preziose con altri soggetti – è un comportamento fondamentale ancora poco studiato.
È ora di adottare un approccio più sfumato, che consideri la complessità dei legami sociali e integri strumenti quantitativi, come l’analisi delle reti sociali (social network analysis), per valutare le dinamiche tra i membri del gruppo.
Le implicazioni per il benessere e la salute
Studiare le interazioni sociali può offrire nuovi strumenti per valutare il benessere dei cavalli. Un ambiente troppo affollato (< 331 m² per cavallo) o instabile può spingere i soggetti verso interazioni conflittuali e indicare un disagio. Allo stesso tempo, cambiamenti nel comportamento sociale possono rivelare la presenza di malessere fisico o psicologico. In molte specie sociali (come api, zebrafish, topi, vitelli e persino umani), si è osservato che la malattia modifica le dinamiche relazionali. Applicare queste conoscenze ai cavalli potrebbe rivoluzionare la prevenzione e la gestione del dolore o delle patologie croniche.
I cavalli non sono semplici animali da montare o da ammirare, ma individui sociali con una ricca vita relazionale, capaci di legami, empatia e memoria. Per rispettarli davvero, dobbiamo ripensare profondamente il modo in cui li osserviamo, li studiamo e li gestiamo. Un’etologia aggiornata, più fedele alla realtà delle loro interazioni e meno focalizzata sui conflitti, è il primo passo per migliorare la loro qualità di vita. Perché comprendere il mondo sociale del cavallo significa anche prenderci davvero cura di lui.
Fonti: Torres Borda L, Auer U, Jenner F. Equine Social Behaviour: Love, War and Tolerance. Animals (Basel). 2023;13(9):1473. Published 2023 Apr 26. doi:10.3390/ani13091473; Torres Borda L, Kelemen Z, Auer U, Jenner F. Video Ethogram of Equine Social Behaviour. Animals (Basel). 2024;14(8):1179. Published 2024 Apr 14. doi:10.3390/ani14081179; Auer U, Kelemen Z, Engl V, Jenner F. Activity Time Budgets-A Potential Tool to Monitor Equine Welfare?. Animals (Basel). 2021;11(3):850. Published 2021 Mar 17. doi:10.3390/ani11030850
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