
Cavalli, non solo eleganza: i veri comici della natura.

Tra smorfie buffe, “trucco della carota” e pose da yoga, i cavalli sanno sorprendere anche fuori dalle piste.
Quando pensiamo ai cavalli, l’immaginazione corre subito a figure eleganti: corse ippiche, cavalieri medievali, principesse su candidi destrieri. Eppure, questi animali sanno essere anche straordinariamente comici. Lo raccontano diversi etologi e appassionati di equitazione, secondo i quali il cavallo è “un maestro dell’ironia non intenzionale”
Uno degli episodi più comuni riguarda il cosiddetto “trucco della carota”: il cavallo individua l’ortaggio anche a distanza e segue il proprietario con insistenza, finché non ottiene la ricompensa. “È un comportamento che unisce memoria olfattiva e capacità di problem solving”, spiega la veterinaria Jane Goodwin della British Horse Society.
Ma il repertorio non finisce qui. Molti cavalli si improvvisano parrucchieri, strofinando la criniera contro recinti e tronchi fino a ottenere look improbabili, che fanno sorridere i proprietari. Altri sembrano contorsionisti: “Assumono pose degne di un maestro di yoga”, nota un articolo del Journal of Equine Veterinary Science (2021), documentando posizioni curiose di collo e zampe.
Infine, impossibile non menzionare lo sguardo giudicante. Chi frequenta le scuderie conosce bene quell’occhio semichiuso che sembra dire: “Davvero pensi di saper mettere la sella?” — un piccolo promemoria che con i cavalli non si smette mai di ridere.
Curiosità storiche e culturali
Cavalli “star di corte”: già nel Rinascimento alcuni cronisti riportavano buffi episodi legati ai cavalli reali. Lo storico Baldassarre Castiglione scrive nel Libro del Cortegiano (1528) che un destriero di corte aveva “l’abitudine di alzare il labbro superiore come se ridesse degli uomini”.
Il “riso equino” nell’arte: molte raffigurazioni medievali mostrano cavalli con denti scoperti e occhi spiritati, segno che l’uomo ha sempre notato l’aspetto ironico di questi animali. Secondo un’analisi del Journal of Art History (2019), le miniature spesso accentuavano i tratti buffi per intrattenere il pubblico.
Record moderno: nel 2015 un cavallo islandese chiamato Litli-Skjóni divenne virale online per i suoi “smile” perfetti davanti all’obiettivo. Il Guardian lo definì “il cavallo più fotogenico d’Islanda”
Possiamo dire che se da un lato il cavallo resta un simbolo di nobiltà ed eleganza, dall’altro la sua comicità naturale attraversa i secoli. Forse è proprio questa duplicità — tra solennità e goffaggine — a renderlo uno degli animali più amati dall’uomo.
foto Stefano Sechi
HSJ – RL
(Equine Behavior Journal, 2022).
(The Guardian, 2015).
© Riproduzione riservata.