Conosciamo la figura del veterinario di squadra; due chiacchiere con il dott Federico di Giuliano a Sopot.

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Conosciamo la figura del veterinario di squadra; due chiacchiere con il dott Federico di Giuliano a Sopot.

In occasione del concorso CSIO4* di Sopot, approfondiamo la conoscenza della figura del veterinario del team della squadra italiana, che ha il compito di prendersi cura dei cavalli della Coppa e quelli che prendono parte al concorso a titolo individuale.

Durante questo concorso, il veterinario designato è stato il dott. Federico Di Giuliano al quale abbiamo posto alcune domande sulla gestione dei cavalli prima e durante la gara:

Federico come è andato questo concorso? e quali sono le situazioni che ti capitano di affrontare più frequentemente come veterinario durante le trasferte

“E’ andata molto bene visto che l’Italia ha conquistato un ottimo secondo posto grazie all’esperienza e al talento dei nostri cavalieri e del nostro capo Equipe. Come veterinario di squadra di solito cerco di arrivare al concorso il giorno in cui arrivano i cavalli, soprattutto se affrontano un viaggio lungo, per poter essere presente al loro arrivo e dargli tutto il supporto necessario.”

In questo caso come sei intervenuto come prima cosa e quale è il protocollo veterinario che applicano nei concorsi internazionali all’arrivo dei cavalli?

“Ho controllato subito insieme ai cavalieri che i cavalli fossero arrivati nelle migliori condizioni e che non avessero subito alcun tipo di stress durante il trasporto. Inoltre, appena arrivati al concorso, ai cavalli vengono fatti dei controlli da parte dei veterinari FEI. In particolare viene controllata che la temperatura corporea sia corretta e che non ci siano segni di malattie infettive trasmissibili. Viene anche controllato che il piano vaccinale per influenza sia stato effettuato in modo corretto, secondo le indicazioni della FEI.

Sappiamo che il regolamento FEI è molto severo e ha introdotto dal 2025 nuove regole. Puoi spiegarci in cosa consistono?

“Certo. Ad esempio la somministrazione durante il concorso di vitamine e minerali prevede un protocollo più restrittivo rispetto al 2024 e possono essere somministrate soltanto in casi di emergenza con un supporto di una documentazione veterinaria. Inoltre ai cavalli non né più possibile effettuare alcun tipo di terapie parenterale la mattina prima della sua categoria , nemmeno con sostanze che non sono presenti nella lista delle sostanze proibite. Anche il sistema della registrazione del protocollo vaccinale per influenza, dal 1 febbraio viene effettuato attraverso la registrazione sulla FEI HorseApp

A proposito della lista che hai citato, puoi spiegarci meglio di cosa si tratta?


Certamente. La FEI ogni anno aggiorna una lista chiamata “Equine Prohibited Substances List” in cui sono presenti tutte le molecole che sono appunto proibite. Nella lista sono presenti sostanze “Controlled” e “Banned“. Le prime sono sostanze che hanno un effetto terapeutico che però non possono essere somministrate durante o in prossimità della competizione. Le seconde invece non hanno una valenza terapeutica, e quindi il loro utilizzo è sempre vietato. La FEI pone ogni anno sempre piu attenzione riguardo il benessere dei cavalli e al “clean sport”.

Prima parlavi della visita veterinaria, in cosa consiste?


Prima delle competizioni internazionali, entro 24 ore dall’inizio della prima categoria, i cavalli vengono sottoposti ad una visita veterinaria da parte dei veterinari ufficiali FEI, dove controllano il loro stato di salute generale, ad esempio se il loro body condition score è corretto, se sono presenti delle ferite, tagli o alcuna condizione che rende il cavallo “not fit to compete”. Inoltre il cavallo viene esaminato al trotto a mano in linea retta per valutare se sono presenti eventuali alterazioni dell’andatura che ovviamente non lo rendono idoneo a partecipare alla competizione. Nei concorsi di salto ostacoli alla visita veterinaria sono presenti i veterinari treating FEI, il veterinario delegato FEI, il presidente di giuria e il giudice straniero. Il mio compito è quello di controllare che i cavalli della squadra italiana prima che vengano sottoposti alla visita siano in buone condizioni, essere presente alla visita, ed eventualmente confrontarmi con i miei colleghi FEI.

Quindi tutti i cavalli che prendono parte alle competizioni sono stati sottoposti prima a controlli veterinari che hanno constatato che siano idonei a gareggiare?
“esattamente”.

Nel caso in cui ci fosse bisogno di effettuare una terapia ad un cavallo che presenta una patologia durante un concorso FEI è possibile?

Si, assolutamente, è possibile effettuare le terapie appropriate a seguito dell’autorizzazione del Veterinario Delegato FEI e del presidente di giuria, tramite la compilazione di 2 form forniti dalla FEI (form A o form B), a seconda del tipo di terapia necessaria. Ovviamente a seguito della somministrazione dei farmaci il presidente di giuria, sentito il parere del Veterinario delegato FEI deciderà se il cavallo può continuare le competizioni o deve essere ritirato. Come dicevo precedentemente le regole in questo ambito sono sempre piu severe e viene sempre messo al primo posto il benessere e la salute del cavallo.

Grazie Federico e in bocca al lupo per i tuoi prossimi appuntamenti.
Grazie e in bocca al lupo a tutta la squadra italiana!

testo e foto Rita Leo

© Riproduzione riservata.

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