CSIO Samorin: intervista allo Chef d ‘Equipe del Brasile, Christina Harbich

Una prestazione eccellente per il Brasile che conquistato il primo posto in Coppa. Christina Harbich, Chef d’Equipe è molto soddisfatta:
“E’ stato molto emozionante perché per me è la prima volta che rappresento il team e non posso che essere soddisfatta di questo successo, una vittoria molto importante per il Brasile.-“
-“Come hai trovato l’organizzazione e l’ambiente nel X-BIONIC® CSIO slovacco?-“
-“L’atmosfera è incredibile, è uno dei posti migliori del mondo per i cavalli, ma anche per tutto lo spazio che abbiamo a disposizione. Senza dubbio, questa struttura è in grado di competere con le più blasonate del mondo. Siamo stati in Canada e in tutta Europa. Io stessa sono stata cavaliere olimpico, e so quanto sia difficile organizzare al meglio le cose.
A quanto pare, hai raggiunto il tuo obiettivo principale: hai vinto la Coppa delle Nazioni. Qual è il tuo prossimo obiettivo?
-“Ho sostituito lo chef della squadra perché non poteva essere presente. Sono in questo sport da molti anni e posso dichiarare senza falsa modestia che abbiamo fatto un’ottima prova“-
Come ha scelto il team, Luisn Felipe de Azevedo Filho su Cachito (0/8); Carlos Eduardo Motta Ribas su Wilexo (4/4); Karina Johannpeter su Casper (0/0); Marlon Modolo Zanotellin su Celena VDL (0/4)?
-“Credo che un risultato come questo sia frutto di un importante lavoro di squadra. I cavalieri presenti in questa Coppa sono dei professionisti e sanno quello che devono fare.E per il Brasile, un Paese con le sue difficoltà, è un grande successo avere molti cavalieri emergenti.-“
-Ci sono stati team che secondo lei stanno crescendo e si mettono in evidenza?
-“I giapponesi mi hanno sorpreso. Molti nuovi cavalieri che non conoscevo. Anche l’équipe americana ha messo in campo nuovi talenti così come la Germania con due emergenti.
-Fino all’ultimo minuto sembrava il Brasile pronto a vincere ma poi il barrage con la Germania ha creato qualche tensione.
-“Abbiamo tenuto duro e siamo riusciti a metterci al collo la medaglia d’oro.-“HSJ foto
Tomáš Duchaj