Due chiacchiere con Rikke Belinda Barker

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Tabalou PS Rikke Belinda Barker
Tabalou PS & Rikke Belinda Barker – ph.Stefano Secchi / ImageSS


In occasione della seconda tappa dell’affascinante Morocco Royal Tour, a Rabat, abbiamo intercettato l’amazzone danese Rikke Belinda Barker, già vincitrice della prima tappa a Tetouan della CSI4*-W 1.45 m. Con lei abbiamo parlato del perché ha scelto di cambiare paese, della sua modalità di lavoro e di quello che vede nel suo futuro.

Mrs Becker come ha mosso i primi passi nel mondo dell’equitazione?

“Fin da quando ero piccola, pregavo mia madre per farmi cavalcare. All’inizio lei pensava che fosse troppo pericoloso, ma io ne avevo così tanta voglia che all’età di quattro anni ho iniziato nella scuola pony della mia città. Ne ero così innamorata che appresi velocemente le basi e poi è arrivato il primo pony, in seguito un altro, poi un altro e da lì in poi non mi sono più fermata”

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Tabalou PS & Rikke Belinda Barker – ph.Stefano Secchi / ImageSS

La Danimarca non è il fulcro centrale dell’equitazione mondiale, soprattutto per la sua posizione geografica, come si sta evolvendo il nostro sport lì?

“Devo ammettere che in Danimarca la situazione dell’equitazione è in continuo miglioramento ed abbiamo delle competizioni di alto livello, ma sfortunatamente non ci sono moltissimi concorsi internazionali. Di conseguenza i cavalieri sono costretti a viaggiare per partecipare alle gare internazionali ed anche per questo ho deciso di trasferirmi in Belgio.”

Rikke Belinda Barker, spostandosi in Belgio, non solo ha trovato un terreno florido dove migliorare come amazzone, ma anche una realtà in cui far crescere il suo business, lavorando con cavalli che acquista da giovanissimi e che sviluppa fino a farli arrivare ai massimi livelli.

“La mia filosofia è che il duro lavoro ripaga sempre e sicuramente la pazienza è un elemento fondamentale se si vuole lavorare con gli animali ed in particolare con i cavalli. Li seguo lungo tutto il loro percorso di crescita ed ovviamente hanno tempi di sviluppo completamente differenti. Non si tratta mai di buoni cavalli o no, ma è solo una questione di tempo, necessario per riuscire a portarli tutti a certi livelli.”

Tabalou PS Rikke Belinda Barker
Tabalou PS & Rikke Belinda Barker – ph.Stefano Secchi / ImageSS

Tabalou Ps è sicuramente il cavallo che mostra più di tutti quanto il lavoro della Barker possa portare a risultati grandiosi.

Tabalou è veramente speciale per me, sono praticamente cresciuta con lui, partendo dalle gare minori, fino ad arrivare ai Grand Prix a cinque stelle come quello di Amburgo. Io e lui abbiamo un rapporto che definirei quasi fraterno, è fantastico sapere che attraverserebbe il fuoco per me. Ha tutte le caratteristiche del cavallo sportivo che piacciono a me, è caldo, ha molto potenziale, è attento, posso affermare senza dubbio che è unico nel suo genere. È impressionante come cambi atteggiamento quando entriamo nell’arena, perché nella vita in scuderia o in allenamento è sempre molto docile e gentile, mentre si trasforma in un leone quando siamo in gara.”

Come si sono incrociate le vostre strade? E quale, secondo lei, può essere considerato il vostro miglior risultato?

“L’ho visto per la prima volta quando aveva otto anni, era bellissimo, è stato amore a prima vista – scherza la Barker -, ma purtroppo non era in vendita. Ho dovuto aspettare due anni per provarlo ed appena ne ho avuto l’occasione ne ho approfittato per comprarlo”

Tabalou PS Rikke Belinda Barker
Tabalou PS & Rikke Belinda Barker – ph.Stefano Secchi / ImageSS

Il binomio Tabalou Ps e Rikke Belinda Becker è uno dei più affascinanti, insieme avete raccolto ottimi risultati, ma quali sono quelli da inserire nell’album dei ricordi?

“Io e Tabalou abbiamo raggiunto dei risultati eccezionali insieme, ma penso che due siano le vittorie più importanti per noi. La prima, è senza dubbio la vittoria in Messico, sia perché era la mia prima vittoria in un Grand Prix a cinque stelle, sia perché non ne avevo fatti molti in precedenza. Al secondo posto metto senza dubbio Amburgo, la gara è stata incredibile e riuscire a fare netto in un contesto come quello è stato fantastico, l’atmosfera era veramente indescrivibile.

Nella carriera di un atleta professionista, ma come nella vita di tutti i giorni, ci sono momenti positivi e momenti negativi. Per Rikke Belinda Barker l’esclusione dalla squadra titolare danese è stata senza dubbio un grande dispiacere. 

Ovviamente arrivare alle Olimpiadi è sempre stato il sogno che ho avuto fin da bambina e non esserci riuscita è stata senza dubbio una delusione. D’altro canto, però, sono comunque stata selezionata come prima riserva e fino ad ora è senza dubbio la stagione di cui sono più orgogliosa. Come ho detto in precedenza, il lavoro duro ripaga sempre, quindi spero di avere un’altra occasione.”

Parlando invece del futuro quali sono gli obiettivi che vuole raggiungere sul breve e lungo termine?

“Il primo obiettivo che mi sono prefissata è quello di riuscire a mantenere alto il livello e partecipare costantemente ai Gran Prix a cinque stelle. Ovviamente farò di tutto per esserci a Los Angeles 2028, preparandomi attraverso gli Europei e i World Equestrian Games.”

Tabalou PS Rikke Belinda Barker
Tabalou PS & Rikke Belinda Barker – ph.Stefano Secchi / ImageSS

Obiettivi importanti quelli di Rikke Belinda Barker, obiettivi raggiungibili però, solamente attraverso l’aiuto dei suoi cavalli fidati, perché sì, Tabalou è probabilmente il miglior cavallo che ha, ma non è l’unico. 

“In questo momento ho un fantastico 8 anni qui in Marocco con me che sta iniziando con le 150, ma penso che sarà un cavallo molto interessante per il futuro. Ho anche un altro cavallo a casa che si chiama Icloud, anche lui è un buon cavallo. Penso che, oltre a Tabalou, raggiungerò buoni risultati anche con loro in futuro.”

L’equitazione è lo sport che più di tutti mette alla prova la pazienza e la determinazione di chi la pratica. Lavorare con degli animali così affascinanti e, allo stesso tempo, imprevedibili non è mai semplice ed il lavoro di Rikke Belinda Barker è l’esempio lampante di quanto, con la calma ed il rispetto, si possano raggiungere traguardi straordinari.

Damiano Poggi in collaborazione con Valentina Sozzi

© Riproduzione riservata.

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