Endurance: Al francese Philippe Tomas il “Trophée des Sponsor” di Compiègne

Il Trophèe des Sponsor di Compiégne, l’importante gara di endurance riservata ai migliori cavalli e cavalieri del mondo del fondo, una vetrina unica, quest’anno ha salutato la vittoria del fuoriclasse francese Philippe Thomas su Bamboulla, una cavalla araba di nove anni, nata e cresciuta in Francia.
Certamente la cosa che piu’ colpisce qui a Compiègne è la macchina organizzativa sempre impeccabile, la commissione veterinaria sempre molto competente e disponibile, i cartellini con i tempi automatizzati che ad ogni vet gate rendono possibile un’immediata interpretazione della propria gara e il meraviglioso scenario dell’ippodromo che incornicia in modo memorabile le meravigliose imprese dei cavalli che sono veniti a confrontarsi.
Settantasette binomi al via rappresentanti undici nazioni, gli agguerriti padroni di casa e della corsa, italiani, belgi, brasiliani, spagnoli, tedeschi, portoghesi, svizzeri, argentini, cavalieri pakistani e degli Emitati.
Rappresentavano l’Italia quattro binomi, la parmigiana Mariuccia Righelli su Blacky Tobia, che si classificava alla 23° piazza camminando ad una media di 16, 765 km/ora, mentre gli altri tre non finivano la gara, Marcello Conte su Filieri si ritirava dopo due tornate, Matteo Bravi su Magia e Marco Sardo su Fhasan venivano fermati ai cancelli rispettivamente per metabolismo il primo e per zoppia il secondo. Peccato per i nostri colori.
Philippe Thomas ha camminato a 19,139 km./ora ed ha battuto per pochi secondi i compaesani Nicolas Ballarin su Mirko e Benedicte Santisteva su Duelind de Bozouls ed altri ventitre binomi, mentre ben cinquantuno restava ai cancelli sotto l’occhio attento dei veterinari francesi secondi a nessuno nel giudicare in questa specialità.
Nessun binomio dell’UAE si è classificato seppure avessero comandato la gara sin dalle prime battute, mentre hanno ben impressionato i brasiliani ed i soliti spagnoli.
Come abbiamo detto rileviamo ancora la bella gara della nostra Mariuccia Righelli, che avrà modo sicuramente di mettersi in luce anche da noi.
Mauro Beta