
Finett Pride contro undici ci prova a Vincennes.

Giovedi 26 febbraio ore 14:20 all’ippodromo di Vincennes va in scena il Prix Emile Allix Courboy sulla distanza di 2100 metri con un montepremi di 80 mila euro. In dodici dietro l’autostart e con il numero più basso dello schieramento partirà l’indigeno Finett Pride guidato dal belga Martens. Sette anni figlio di Lemon Dra appartenente alla scuderia Buckler da sedici mesi stabilmente in Francia affidato alle cure di Fabrice Souloy Finett Pride é uno dei soggetti italiani che come continuità di risultati meglio ci ha rappresentati, nel periodo, negli ippodromi francesi. Avrà contro giovedi undici avversari di tutto rispetto ad iniziare da Obelo Darche con Franck Blandin in sulky che ha vinto brillantemente la scorsa settimana sulla pista di Vincennes nel Prix du Chesnay con il tempo di 1.13,3 e con una distanza nettamente superiore (2.850 mt.) di quella che lo impegnerà giovedi. L’allenatore Christian Postaire é certo che Obelo Darche potrà tenere in pista il ritmo anche del fenomeno tedesco Unico Limburgia che avrà Pierre Levesque in sediolo cavallo autore di una sequenza impressionante di successi e molto appoggiato al betting. Tra i rivali di Finett Pride in questa corsa c’é da inserire anche Punch de Chenu allenato da J.M.Badouin e guidato da Jean Michel Bazire. che ha un record sulla distanza dei 2100 metri di 1.12.1 realizzato sulla pista di Vincennes lo scorso mese di novembre e viene da due ottimi piazzamenti ottenuti a Cagnes-sur-Mer. C’é poi da temere per il cavallo indigeno della Buckler anche Pole Position una femmina alsaziana di sei anni pilotata nell’occasione da Michel Lenoir che a Vincennes nel Prix de Munich d’inizio febbraio ha corso in 1.11.8 stabilendo il nuovo record personale. A contrastare una possibile affermazione di Finett Pride ci proveranno, avendone i mezzi, anche New King Vea con Hurel e la femmina di Jean Etienne Dubois la sei anni Passion du Loisir che vanta un record di 1.11.9 sulla distanza stabilito ad inizio febbraio tempo identico a quello ad oggi ottenuto dall’indigeno Finett Pride.