“Ho fatto della mia passione il mio lavoro”: la visione di Marco Debolini e la collaborazione con Avantea

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“Ho fatto della mia passione il mio lavoro, e per questo mi considero fortunato.” Con queste parole Marco Debolini riassume la sua storia, un percorso costruito passo dopo passo, guidato da una passione familiare che nel tempo si è trasformata in una vera e propria impresa di eccellenza nel mondo dell’allevamento e della riproduzione equina.

Tutto nasce in Toscana, grazie al padre di Marco, grande appassionato di cavalli e tra i primi nella regione, trent’anni fa, a sperimentare tecniche allora pionieristiche come l’inseminazione con seme congelato e l’embryo transfer all’Università di Pisa. “Mio padre non era del settore, era un imprenditore cinematografico, ma aveva una curiosità e una passione contagiose. Io e mia sorella abbiamo iniziato a montare grazie a lui, e da lì tutto è partito.”

Quella che era una passione amatoriale è diventata, per Marco, una vera e propria professione. Dopo una laurea in economia e commercio, ha deciso di dedicarsi quasi completamente all’allevamento, trasformando un sogno di famiglia in un’attività strutturata e moderna.
“Oggi mi occupo di tutto, dalla vendita del seme alla gestione delle gravidanze, fino alla crescita dei puledri e alla loro preparazione sportiva. Offriamo un pacchetto completo, dalla A alla Z.”

Dalla genealogia al campo gara

La filosofia di Debolini è chiara: seguire ogni fase del percorso, dalla scelta genetica al debutto del cavallo in gara. Nella sua clinica di riproduzione si lavora su tutte le tecniche più avanzate — inseminazione con seme fresco o congelato, embryo transfer, OPU-ICSI — e si gestisce ogni anno una cinquantina di parti.
“A me piace partire da un’idea, dall’accoppiamento di una fattrice con uno stallone fino al cavallo in gara. È il percorso completo che mi appassiona, dal progetto iniziale al risultato sportivo.”

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La sua attività, MVD Stalloni, è oggi un punto di riferimento per allevatori e appassionati di salto ostacoli. La selezione è rigorosamente mirata al settore sportivo: “Tratto solo cavalli da salto ostacoli. È un mondo complesso, ma è quello che conosco e amo davvero.”
Debolini segue personalmente le fattrici, le gravidanze, i puledri e la loro formazione, collaborando anche con altri proprietari che gli affidano le proprie cavalle o gli embrioni. “Faccio per gli altri quello che faccio per me, per chi non ha il tempo o il know-how per gestire tutto.”

L’importanza della genetica e la visione d’insieme

Per Marco, la genetica è il punto di partenza imprescindibile. “Per avere un cavallo campione serve un’idea. La fortuna conta, certo, ma dietro ogni successo c’è sempre una visione: quella che ti porta a scegliere le giuste genealogie, le linee di sangue corrette e gli incroci più adatti.”
Non si tratta solo di fortuna, ma di una vera e propria strategia di selezione: individuare gli stalloni più promettenti, studiare le genealogie e intuire il potenziale dei futuri atleti.

Da questa filosofia nasce anche la collaborazione con Avantea, centro di ricerca e biotecnologie riproduttive di eccellenza internazionale, con sede a Cremona.
“Collaboriamo con Avantea da diversi anni”, racconta Debolini, “perché la loro tecnologia rappresenta un’opportunità straordinaria. Come mio padre trent’anni fa aveva intuito le potenzialità dell’embryo transfer, oggi l’ICSI e l’OPU sono il futuro dell’allevamento.”

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Guido Franchi su Belle Z alle finali del Circuito FISE Giovani Cavalli all’Arezzo Equestrian Center

Avantea e la rivoluzione dell’OPU-ICSI

L’introduzione della tecnica OPU-ICSI (ovum pick-up e iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo) ha rivoluzionato la riproduzione equina, permettendo di ottenere gravidanze da cavalle che non potrebbero più portare a termine una gestazione naturale, o da stalloni con disponibilità limitata di seme.
“È una tecnica che mi ha affascinato da subito, perché consente di creare cavalli che prima non era possibile ottenere,” spiega Debolini, “sia per motivi legati al seme, sia per limiti fisiologici delle cavalle.”

Oggi, nella sua struttura, circa il 70% delle gravidanze deriva da questa tecnica. I risultati? Numeri importanti: “Negli ultimi anni abbiamo avuto una media di due embrioni per procedura, e con cavalle più giovani arriviamo anche a quattro. Questo rende la tecnica estremamente vantaggiosa, sia in termini di efficienza che di programmazione.”
Grazie a questa metodologia, le cavalle sportive possono continuare a competere senza interruzioni stagionali, un vantaggio determinante per chi opera ad alti livelli.

La clinica di Debolini utilizza il protocollo Avantea anche per gli impianti, con un approccio mutuato dalla ricerca bovina che prevede l’inserimento dell’embrione nel corno dell’utero. “Ci tengo molto a questo aspetto,” sottolinea, “perché in letteratura le percentuali di successo sono più alte. Siamo pochi in Italia a seguire esattamente il protocollo Avantea, e ne vado orgoglioso.”

Una squadra e una filosofia di lavoro affidabili

Attorno a Debolini opera una squadra altamente specializzata, coordinata dalla dottoressa veterinaria Claudia Morellato, formata personalmente da lui. Punto di riferimento per tutto il team, la dottoressa supervisiona e organizza le attività quotidiane, collaborando durante la stagione con altri professionisti nei settori di chirurgia, neonatologia, ortopedia e medicina generale.“Ho sempre pensato che per essere davvero padroni di quello che si fa bisogna conoscere a fondo ogni dettaglio. Anche se non sono veterinario, mi informo su tutto. È l’unico modo per garantire risultati.”

I risultati, infatti, parlano da soli. Oltre 70 gravidanze all’anno, una media del 70% di attecchimento, e una produzione di giovani cavalli che stanno già mostrando tutto il loro valore.
“Una mia cavalla ha vinto il Campionato Italiano dei 5 anni e ha partecipato ai Mondiali di Lanaken; un’altra è arrivata settima al Campionato e seconda nell’ultima giornata mondiale.”

E poi c’è uno stallone approvato in Belgio, venduto in parte alla celebre scuderia De Brabander, un traguardo che testimonia il livello della selezione.
“Non vedo alcuna differenza tra i cavalli nati da ICSI e quelli nati da tecniche tradizionali,” aggiunge, “anzi, i miei risultati confermano che i vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi. Due anni fa uno dei miei puledri, nato con questa tecnica, è stato il top price di un’asta.”

Guardando al futuro

Per Debolini, l’ICSI rappresenta un progresso decisivo nel modo di concepire l’allevamento sportivo. “Se metti sulla bilancia pro e contro dell’OPU-ICSI, i vantaggi sono sicuramente più numerosi. È un’opportunità straordinaria, a cui ricorrere sempre con grande consapevolezza e competenza.”

L’attività di Marco Debolini rivela una passione ereditata e trasformata in professionalità, un approccio che fonde studio, intuizione e collaborazione.
La sua esperienza, unita alla ricerca scientifica, dà forma a un allevamento attuale, efficiente e capace di proiettarsi con realismo verso il futuro.

Segui su Instagram @mvdstalloni
Scopri di più su www.avantea.it

A cura di A. Ceserani | HSJ (c)

© Riproduzione riservata.

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