Hong Kong: workshop coorganizzato da Fei di apertura delle frontiere equestri all’Asia.
Lasciamo per un momento da parte l’evento asiatico dell’Hong Kong Masters, perchè nella stessa location è previsto in questo week end un appuntamento di altrettanto valore.
Stiamo parlando di quello appena aperto dall’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE), che ha aperto ieri un workshop di tre giorni di veterinaria e salute animale, tenuto da esperti provenienti da 20 nazioni.
Si svolgerà presso l’Happy Valley Racecourse di Hong Kong ed è organizzato in collaborazione tra la FEI, la Federazione Internazionale delle Autorità Horseracing (IFHA), l’Hong Kong Jockey Club ed i ministeri di agricoltura, pesca e conservazione di Hong Kong.
Le sessioni di questo seminario si svilupperanno attorno alla crescita globale del settore del cavallo sportivo negli ultimi 10 anni ed i benefici socio-economici che ne sono derivati rafforzando in modo significativo la crescita degli atleti equestri nella scena mondiale.
Lo sport deve però affrontare grandi sfide a causa di approcci incoerenti rispetto all’applicazione delle norme sanitarie e di quarantena dei cavalli da competizione.
Il suddetto workshop è mirato a sviluppare un alto sistema sanitario in grado di regolare con uniformità l’importazione temporanea, basandosi su requisiti OIE già esistenti, a presentarli saranno gli esperti provenienti da: Australia, Bangladesh, Bhutan, Cina, Taipei, Hong Kong, Indonesia, Giappone, Malesia, Mongolia, Myanmar, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Filippine, Singapore, Sud Africa, Sri Lanka, Thailandia, Corea e Vietnam.
Il nuovo concetto sarà poi presentato alla corte interna dell’OIE durante la sessione generale che si terrà a Parigi dal 25 al 30 maggio ed al voto dei 178 paesi membri.
Il nuovo codice applicato consentirebbe anche ai paesi emergenti di essere parte dello sviluppo e della crescita del settore equestre, che è fino a questo momento rimasto appannaggio dei paesi europei, nordamericani e del Canada.
E’ di vitale importanza per la crescita dello sport equestre internazionale che la regolamentazione per il movimento ed il trasporto dei cavalli diventi più uniforme, dato che i concorsi internazionali di rilevante interesse sono sempre più numerosi anche in Asia.
L’idea è quella di trasmettere l’uniformità di regolamenti europea e nordamericano per istituire un quadro comune per i paesi e le regioni asiatiche in grado di armonizzare l’approccio e agevolare la circolazione dei cavalli sportivi.
da: fei.org
(MC)