
I grandi nomi a La Baule: dal 5 all’8 giugno torna il Jumping International Officiel de France

Mancano ormai pochissimi giorni all’accensione dei riflettori sullo Jumping International de La Baule — Officiel de France, tappa della prestigiosa Rolex Series, in programma dal 5 all’8 giugno nello storico Stadio François André. La località balneare francese si prepara ad accogliere un parterre di cavalieri da sogno: il numero uno del mondo, dodici medaglie d’oro olimpiche, campioni del mondo e d’Europa, vincitori dei più rinomati Gran Premi internazionali e sette tra i primi dieci del ranking mondiale.
La Coppa delle Nazioni Barrière: dieci squadre per un solo tricolore
Sarà una Coppa delle Nazioni Barrière da brividi, con dieci nazioni pronte a contendersi la vittoria in una delle gare più attese della stagione. A otto anni di distanza dall’ultimo trionfo casalingo, la Francia sogna di risentire la Marsigliese riecheggiare sugli spalti. Il selezionatore Édouard Couperie potrà contare su diciotto binomi francesi, da cui sceglierà la squadra ufficiale composta da quattro titolari e una riserva.
Tra i nomi di punta ci saranno Kevin Staut (n.12 del mondo), Roger-Yves Bost, Pénélope Leprévost e Philippe Rozier, tutti oro a squadre ai Giochi di Rio 2016, oltre a Olivier Perreau, bronzo a squadre alle Olimpiadi dello scorso anno. Rappresentano il presente e il futuro anche Nina Mallevaey, fresca campionessa di Francia e terza nel Rolex Grand Prix di Roma, Jeanne Sadran e Antoine Ermann, autori di due netti nella Coppa delle Nazioni di Roma.
Gli avversari: da Kent Farrington a von Eckermann, i giganti del salto ostacoli
A difendere il titolo conquistato lo scorso anno sarà la Germania, con una squadra guidata da Richard Vogel (n.9), Daniel Deusser, Katrin Eckermann, René Dittmer e Sandra Auffarth, campionessa olimpica e mondiale nel completo, ma ora protagonista anche nel salto ostacoli.
Gli Stati Uniti, reduci dalla vittoria di Roma, arrivano a La Baule con un team stellare. Kent Farrington, attuale numero uno del mondo, torna in sella alla sua grigia Greya per difendere il titolo nel Rolex Grand Prix. Con lui ci saranno McLain Ward (n.8), Lillie Keenan, Laura Kraut e Spencer Smith.
Anche la Gran Bretagna schiera una formazione solida, guidata da Scott Brash, due volte oro olimpico a squadre. Completano il team Jessica Mendoza, Donald e Robert Whitaker, e Lillie Allen.
Per la Svizzera, fari puntati su Steve Guerdat (n.5), oro individuale a Londra 2012 e tre volte vincitore della finale di Coppa del Mondo. Con lui anche il compagno di squadra e campione europeo 2019 Martin Fuchs (n.6), affiancato da Édouard Schmitz, Adrian Schmid e Nadja Peter Steiner.
Brasile, Svezia, Belgio, Irlanda e Italia: talenti da tenere d’occhio
Il Brasile, vincitore a La Baule nel 2018 e nel 2023, schiera un team guidato dal leggendario Rodrigo Pessoa, supportato da Yuri Mansur, Pedro Veniss, Stephan de Freitas Barcha e Luciana Diniz.
Attenzione alla Svezia, detentrice dei titoli olimpico, mondiale ed europeo, con due fuoriclasse come Henrik von Eckermann, ex numero uno al mondo, e Peder Fredricson, già due volte argento olimpico. A completare il team, Petronella Andersson, Erika Lickhammer van Helmond e Amanda Landeblad.
Il Belgio arriva con ben cinque cavalieri nella top 50: Abdel Said (n.21), Gilles Thomas (n.22), Pieter Devos, Gregory Wathelet e Nicola Philippaerts, vincitore del Rolex Grand Prix de La Baule nel 2023.
Per l’Irlanda, saranno in campo Cian O’Connor (n.10), Shane Sweetnam (vincitore del Derby 2023), Bertram Allen, Tom Wachman e Seamus Hughes Kennedy, a quattordici anni dall’ultima vittoria irlandese.
Anche l’Italia è pronta a dire la sua, con una squadra composta da Piergiorgio Bucci, Riccardo Pisani, Paolo Paini, Emilio Bicocchi e Fabio Brotto, in un momento di rinnovamento per il salto ostacoli azzurro.





Le individualità da seguire
Oltre alle squadre, non mancheranno i protagonisti in gara individuale, tra cui i messicani Carlos Hank Guerreiro (ex n.1 U25) e Federico Fernández, lo spagnolo Armando Trapote e il colombiano René Lopez, già in gara ai Giochi Olimpici di Parigi.
ph Stefano Secchi
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