Il Dr. Anton Fürst e la chirurgia ortopedica equina all’Università di Zurigo

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Immagine in bianco e nero di un cavallo che galoppo

L’innovazione resa possibile grazie a nuovi biomateriali e tecnologie all’avanguardia

Nell’ambito della medicina veterinaria, la chirurgia ortopedica equina riveste un ruolo cruciale per la cura di problemi articolari e ossei. Per questo Horshowjumping.tv ha deciso di intervistare il Dr. Anton Fürst, capo della divisione di chirurgia equina della Facoltà Vetsuisse dell’Università di Zurigo, figura di spicco nel campo ortopedico equino.

Il Dr. Fürst, diplomato dell’European College of Veterinary Surgeons (ECVS), ha condiviso la sua esperienza con HSJ.

La ricerca finalizzata alla cura

L’Università di Zurigo è sede di un ospedale equino di notevoli dimensioni che offre assistenza a un considerevole numero di pazienti clinici ogni anno. La clinica è un’istituzione importantissima poiché combina insieme la cura dei pazienti, l’educazione degli studenti e la ricerca clinica, tutto sotto lo stesso tetto.

Il Dr. Fürst ha dedicato gran parte della sua carriera all’ortopedia equina, concentrando la sua attenzione su una serie di sfide, tra cui le lesioni cistiche subcondrali (SCL) nei cavalli. Queste lesioni possono rappresentare una sfida complessa, ma il Dr. Fürst sta lavorando instancabilmente per sviluppare nuove strategie di trattamento che migliorino la guarigione da tale disturbo. A tal fine, ha condotto ricerche per comprendere l’eziologia e la patogenesi delle SCL e sta sviluppando nuovi materiali di riempimento biologicamente attivi da posizionare nelle cavità cistiche dopo la rimozione delle cisti.

Dopo aver caratterizzato in vitro e testato l’efficacia di questi nuovi materiali, il Dr. Fürst guarda avanti alle opportunità future per l’applicazione clinica delle sue scoperte.

Ma cos’è un biomateriale?

L’utilizzo di biomateriali è una pratica fondamentale per la medicina rigenerativa e l’ingegneria tissutale, due branche della medicina che nell’ultimo decennio hanno assunto sempre maggior importanza. Essi sono in grado di ripristinare le funzioni di un tessuto danneggiato facilitando e velocizzando la guarigione post lesioni o malattie.

I biomateriali sono polimeri ad uso biomedico che possono presentare un’origine biologica, in quel caso sono detti “naturali“, oppure possono essere realizzati in vitro (in laboratiorio) e, quindi, essere definiti “sintetici“.

Essi vengono utilizzati nelle applicazioni mediche per sostenere, migliorare o sostituire un tessuto danneggiato o una funzione biologica. Il primo utilizzo storico dei biomateriali risale all’antichità, quando gli antichi egizi usavano suture ricavate da tendini animali. Nell’era moderna, invece, i biomateriali combinano medicina, biologia, fisica e chimica, andando a dare un apporto importantissimo per le nuove scoperte dell’ingegneria dei tessuti e dalla scienza dei materiali.

Per creare un biomateriale si possono utilizzare metalli, ceramiche, plastiche, vetro e persino cellule e tessuti e tendenzialmente il loro impiego più comune nell’ambito della medicina umana (ma anche animale) sta nella realizzazione di valvole cardiache, protesi articolari dell’anca, impianti dentali e molto altro. Spesso sono biodegradabili e bioassorbibili, dunque vengono smaltiti ed eliminati gradualmente dall’organismo stesso dopo aver svolto la funzione per cui vengono realizzati.

La carriera del Dott. Anton Fürst

Il Dr. Fürst dopo la laurea in Medicina Veterinaria si è specializzato in ortopedia equina per poi continuare con un dottorato e diventare Professore all’Università di Zurigo e capo dell’equipe medica di chirurgia ortopedica equina nell’Equine Hospital della facolità Vetsuisse. Il medico vanta una vasta esperienza nella chirurgia ortopedica e ci ha raccontato di aver iniziato la sua specializzazione eseguendo ricerche sulla guarigione delle fratture e sugli impianti, lavorando anche negli Stati Uniti. Ha collaborato con altri specialisti per migliorare le tecniche di fissazione delle fratture, dimostrando il suo impegno nel cercare di migliorare costantemente le pratiche della chirurgia ortopedica nei cavalli.

Quando ho iniziato la specializzazione, ho iniziato anche a fare ricerca sulla guarigione delle fratture, sugli impianti ossei, sulle diverse placche che possono essere utilizzate durante gli interventi di chirurgia ortopedica. Ho lavorato insieme ad altri specialisti per il trattamento delle fratture e ho fatto parte del gruppo di esperti dell’AOVAC, dove ci siamo occupati di metodi innovativi per migliorare il processo di fissazione delle fratture” ci ha detto Fürst.

Ad oggi, ci ha spiegato, vengono spesso utilizzati nel cavallo impianti, viti e placche realizzati per scopi clinici in medicina umana, ma sono stati progettati recentemente anche strumenti specifici creati ad hoc per l’uso in medicina equina.

Tecnologie all’avanguardia

Nell’ultimo decennio, il campo della chirurgia ortopedica equina ha fatto notevoli passi da gigante sul piano tecnologico: l’introduzione della tomografia computerizzata ha rivoluzionato la diagnostica per immagini, consentendo ai veterinari di ottenere immagini sempre più precise delle lesioni, facilitando non solo la diagnosi, ma anche la pianificazione delle procedure chirurgiche. Inoltre, il Dr. Fürst ha menzionato l’importanza della fisioterapia post-operatoria, inclusa la terapia in piscina, come parte fondamentale nella riabilitazione.

Una speranza per il futuro dell’ortopedia equina

Il Dr. Fürst ha condiviso un caso particolarmente complesso che ha trattato con successo, dimostrando che con dedizione e tecnologie sempre più innovative, le sfide ortopediche possono essere superate anche nella medicina equina. Il suo lavoro costante e la collaborazione con altri esperti in tutto il mondo mantengono le sue pratiche operatorie all’avanguardia e lo rendono uno dei più famosi e rispettati esperti nel campo della medicina ortopedica del cavallo.

Potremmo considerare il Dr. Anton Fürst come un vero e proprio faro di speranza per i cavalli affetti dai più svariati problemi di natura ossea: l’esperto dimostra ogni giorno che la chirurgia ortopedia equina sia in costante evoluzione e la sua abilità nel migliorare la vita e il benessere di questi incredibili animali.

A cura di A. Ceserani

© Riproduzione riservata.

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