Il Metodo Parelli: un approccio olistico nella comunicazione con i cavalli

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Una vita meno condizionata dalla superficialità digitale e più permeata dalla ricchezza delle relazioni reali: le considerazioni di Franco Giani a Fieracavalli Verona 2023

Il mondo equestre, spesso focalizzato su gare e competizioni, trova una prospettiva diversa nel Metodo Parelli.

Franco Giani, esperto di tale approccio olistico nella comunicazione con i cavalli, durante un’esibizione a Fieracavalli 2023, ha sottolineato l’importanza di stabilire una connessione con questo straordinario animale in un percorso che va oltre le competizioni.

Il rapporto con il cavallo: un dialogo profondo e autentico

Giani ha posto attenzione sull’instaurare un legame autentico con il cavallo e far comprendere alle persone l’inportanza di comprendere il modo di pensare dei cavalli.

Questo processo va oltre le mere competenze tecniche e le abilità di gestione del cavallo da montato, richiede una consapevolezza più profonda delle emozioni e delle reazioni del cavallo. La connessione non è solo fisica, ma emotiva e psicologica, un dialogo silenzioso tra uomo e animale.

Giani incoraggia a vedere il cavallo non solo come un mezzo per raggiungere obiettivi sportivi, ma come un compagno con il quale costruire un legame di fiducia reciproca. 

“L’obiettivo è proprio far capire alle persone come pensano i cavalli”. 

Nel perseguire tale scopo è fondamentale la comprensione e la considerazione delle esigenze del cavallo, delle sue paure e aspettative, oltre alle ambizioni degli addestratori.

Oltre le competizioni 

Giani avverte del rischio di focalizzarsi solo sulle competizioni, trascurando la parte mentale, emozionale e fisica del cavallo. L’analogia con un pittore che completa frettolosamente un’opera per una mostra sottolinea l’importanza di preparare il cavallo sotto ogni aspetto, non solo in vista di competizioni.

“Un po’ come un pittore che fa la sua opera, la sua scultura, il suo quadro e viene a sapere che c’è una mostra e si mette a finire l’opera in fretta e furia per portarla alla mostra”, spiega Giani. Questo approccio suggerisce che ogni momento con il cavallo è fondamentale, non solo in vista degli eventi sportivi. Ogni istante è un’opportunità per costruire una relazione profonda.

Comunicazione non verbale,  imparare il linguaggio del cavallo

Nella sua riflessione, Franco Giani sottolinea le differenze fondamentali tra uomini e cavalli, i primi, predatori, e i secondi, prede per natura. Questa differenza di prospettiva può portare talvolta a incomprensioni e tensioni con l’animale. 

Imparare il linguaggio del cavallo, in questo senso, emerge come chiave per creare un legame significativo. Non dobbiamo aspettare che il cavallo comprenda il nostro modo di comunicare, ma dobbiamo essere noi a comprendere il suo.

In questa prospettiva, il Metodo Parelli diventa una guida utile per esplorare e raggiungere quella tanto agognata armonia tra cavaliere e cavallo. 

“Si tratta proprio di imparare a comunicare con i cavalli, imparare a parlare il loro linguaggio”

Franco Giani

Franco Giani, dunque, propone la comunicazione non verbale come chiave per la serratura del rapporto con questi animali splendidi, mettendo in risalto l’importanza di comprendere il linguaggio naturale del cavallo.

Iniziare a vedere gli occhi come “specchio dell’anima” e a chiedersi il perché di certe posizioni o movimenti del cavallo è fondamentale: la comprensione di tali segnali permette infatti al cavaliere di entrare in sintonia con il suo compagno, creando una relazione profonda e autentica.

Non esistono cavalli problematici

Giani respinge l’idea dell’esistenza di cavalli problematici, sottolineando che spesso sono i proprietari spesso ad essere parte del problema e non della soluzione.

Si richiama così l’attenzione sulla necessità di cambiare il modo di pensare e di interagire con il proprio animale. La pratica del Metodo Parelli diventa un percorso di crescita personale parallelo a quello del cavallo, promuovendo una consapevolezza più profonda della connessione tra esseri umani e animali.

Il Metodo Parelli non risolve comportamenti di difficile gestione nei cavalli, ma si propone di trasformare profondamente la relazione con i nostri partner equini in un processo che va oltre il mero addestramento: esso diventa un vero e proprio percorso di crescita e comprensione reciproca.

Un nuovo legame uomo-cavallo

Attraverso l’applicazione dei principi Parelli, gli addestratori diventano consapevoli dei loro atteggiamenti e delle dinamiche che influenzano la relazione con il cavallo. Questa crescita personale è intrinseca al processo di trasformazione personale offerto dal Metodo Parelli. 

Il percorso di formazione proposto dal Metodo Parelli non è solo un processo di addestramento, ma un cambiamento radicale nella comprensione reciproca. 

Attraverso una connessione autentica, portando a una partnership più profonda e significativa. Il Metodo Parelli diventa così un faro in grado di guidare coloro che cercando di migliorare la propria esperienza nel mondo equestre.

La superficialità della vita moderna: uno sguardo critico sull’incidenza e della tecnologia

Affrontare il problema della vita moderna, come sottolineato da Franco Giani, ci porta a riflettere sulla superficialità che permea la nostra esistenza. In un mondo dominato dalla tecnologia, dove schermi luminosi e notifiche incessanti sono onnipresenti, il rischio di perdere la connessione autentica con il mondo che ci circonda è reale.

L’ossessione per i dispositivi elettronici, la costante ricerca di distrazioni virtuali, e la dipendenza dai social media hanno reso la nostra vita quotidiana sempre più superficiale. Nonostante sembriamo “guardare tutto” come afferma Giani, la realtà è che non stiamo davvero “guardando” niente in profondità. La vita moderna ci ha condotti a un paradosso: mentre siamo connessi digitalmente, spesso siamo disconnessi emotivamente e spiritualmente.

Franco Gianni invita a un cambiamento di prospettiva, a guardare al di là dello schermo e immergersi nelle connessioni umane e nella natura. Questo richiamo alla consapevolezza è ancor più rilevante quando applicato al mondo equestre: i cavalli, animali sensibili, richiedono una presenza autentica da parte degli addestratori.

L’approccio olistico del Metodo Parelli è basato sulla fiducia e richiede un impegno costante. Il richiamo di Franco Giani è un invito a spegnere i dispositivi, a distogliere lo sguardo dagli schermi e a immergersi nella vera essenza della vita, portando con sé questo principio di autenticità anche nell’addestramento equestre.

© Riproduzione riservata.

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