Il Ministro del MIPAAF Saverio Romano non é stato sfiduciato. L’Ippica può continuare a sperare.
Si sa che al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (conosciuto con l’acronimo MiIPAAF) fa capo l’ASSI ex UNIRE vecchio (in tutti i sensi) carrozzone che gestisce l’ippica italiana. Sulla massima poltrona di codesto Dicastero, come ben noto, negli ultimi quattro anni si sono alternati altrettanti Ministri della Repubblica Italiana che hanno determinato continui stravolgimenti sull’azione di ripresa del settore ippico. Carteggi aperti e strappati, uomini insediati e rimossi, programmi approvati e cancellati ad ogni cambio di Ministro in via XX settembre. Tutto questo proprio in anni nei quali l’ippica italiana avrebbe avuto bisogno di una guida stabile con precise indicazioni di ripresa. Inutile stare a fare nuovamente il processo al passato anche perché tutti sanno bene chi ha portato la nostra ippica vicino al baratro, mentre va sottolineato che solo per un pugno di voti dati nella serata di ieri in Parlamento a favore dell’attuale Ministro del MIPAAF non ci ritroviamo con la terribile prospettiva di un quinto responsabile in quattro anni di quel Dicastero. Lontani da discorsi e motivazioni che hanno generato quel voto in Parlamento riflettiamo solo sulle tombali conseguenze che un ennesimo cambio al vertice di quel Ministero avrebbero scatenato su quella flebile fiammella oggi accesa di lento recupero del movimento ippico italiano. (Bruno Delgado)