In Emilia Romagna nasce il Trofeo di Avviamento all’Endurance
Si disputerà su cinque tappe, da aprile a ottobre, e la classifica finale premierà sia gli atleti sia i
tecnici, questi ultimi infatti avranno un ruolo di primo piano nell’ambito delle competizioni
Il Comitato Fise Emilia Romagna, preso atto della crescita che ha avuto l’equitazione di campagna negli ultimi anni e della potenzialità che può offrire allo sviluppo dell’equitazione nel suo complesso, istituisce il Trofeo di avviamento all’endurance, un’occasione per i tecnici di attivare progetti e percorsi didattici orientati all’agonismo anche nell’ambito delle discipline di pertinenza dell’equitazione di campagna, e un’opportunità per ampie fasce di tesserati di avvicinarsi all’agonismo in maniera spontanea e naturale. Il Trofeo rientra in un percorso più ampio, nel quale si inserisce anche la creazione di scuole di Equitazione di campagna, che, tramite la formazione di tecnici qualificati, consentano di mettere in sella correttamente i neofiti, secondo i canoni ortodossi dell’equitazione, nel rispetto del cavallo e della sicurezza del cavaliere. Un obiettivo che diviene imprescindibile con riferimento al settore giovanile. Recenti analisi di mercato segnalano che circa l’80% dei bambini è attratto dal cavallo, un vivaio di possibili futuri atleti che, anche avvicinandosi all’equitazione di campagna, deve poter trovare una formazione qualificata e interdisciplinare. Una formazione che consenta, a chi lo desidera, di passare dalla passeggiata ad attività più articolate.
«Il Trofeo di avviamento all’endurance – ha spiegato Tiziano Bedostri, referente dell’equitazione di campagna presso la Fise Emilia Romagna e responsabile della formazione dei tecnici – è il primo passo verso la realizzazione di un percorso che permetta di formare cavalieri completi anche partendo dal turismo equestre e dall’endurance, e non solo dalle discipline olimpiche. L’endurance, infatti, rappresenta un buon punto di partenza per chiunque voglia avvicinarsi agli Niches & Special, perchè mette in condizione il neo-atleta di affrontare l’agonismo con una minore ansia di quanto accada nelle gare di salto ostacoli o dressage. Questo si deve alla durata della performance, diluita in due o tre ore, alla possibilità da parte dell’istruttore di accompagnare sul percorso di gara l’allievo e al contesto informale che riduce la
tensione, molte volte accentuata anche dall’abbigliamento richiesto in Niches & Special | . Senza considerare che la natura e l’ambiente in cui si svolgono le competizioni contribuiscono ad abbassare lo stress emotivo anche dei cavalieri più giovani. Soprattutto per loro – ha concluso Bedostri – l’agonismo non dovrebbe mai essere fine se stesso, ma momento
formativo e scuola di vita».
La classifica finale del Trofeo oltre a premiare gli atleti darà un riconoscimento anche ai tecnici, che giocheranno un ruolo determinante durante le competizioni, accompagnando e dando indicazioni ai loro allievi lungo tutto il percorso di gara. Nella classifica dei tecnici avranno maggior peso le performance dei binomi formati da cavalieri sotto i 10 anni e pony al di sotto di 1,17 metri.
Calendario del Trofeo:
· 17 aprile:
Circolo Ippico Le Pradine, Mirabello (FE)
· 15 maggio:
Ippodromo del Castello Montechiarugolo (PR)