
Intervista a Robert Murphy: storia, lavoro e ambizioni

A soli 24 anni, Robert Murphy si è già ritagliato un posto di rilievo nel panorama internazionale del salto ostacoli. Anni di dedizione, una forte determinazione e il supporto dei migliori professionisti del settore lo hanno reso uno dei giovani più promettenti del circuito. Oggi monta per Jos Lansink, uno dei nomi più importanti della disciplina, e punta deciso a farsi notare ai massimi livelli.
Una passione nata in famiglia
Il legame di Murphy con i cavalli ha radici profonde, coltivato fin dall’infanzia grazie già nell’ambiente familiare.
“Sono stato fortunato a crescere in una famiglia di cavalieri,” racconta. “Entrambi i miei genitori hanno gareggiato ad alti livelli, quindi si può dire che sono nato a cavallo.”
A differenza di molti coetanei che da bambini provano diverse discipline sportive, per Robert la passione per l’equitazione è stata chiara fin da subito. “Avevo circa dieci anni quando ho vinto la mia prima gara importante, una categoria pony a Londra. È lì che ho capito che questo era ciò che volevo fare.”
Da quel momento, il suo percorso è stato una progressione costante: Pony, Junior, Young Riders e infine la categoria Senior. “È stato un ottimo modo per passare gradualmente al livello professionale. Abbiamo continuato a lavorare sodo, senza mai fermarci.”
L’incontro che ha cambiato tutto
Il punto di svolta nella carriera di Murphy arriva con l’ingresso nella scuderia di Jos Lansink, una delle più prestigiose al mondo. Fino a quel momento, montava soprattutto giovani cavalli per conto di clienti in Inghilterra. Ma grazie al programma della Young Riders Academy, entra in contatto con Lansink e la sua vita cambia radicalmente.
“Nel primo anno avevo già debuttato in Coppa del Mondo. Le opportunità offerte da Jos e dall’accademia hanno fatto un’enorme differenza per la mia carriera.”
Essere parte di una scuderia d’élite significa potersi allenare e competere fianco a fianco con alcuni dei migliori cavalli e cavalieri del mondo, un’esperienza fondamentale sia dal punto di vista sportivo sia per quanto riguarda l’aspetto gestionale del mestiere.
Obiettivi importanti e traguardi raggiunti
Anche se la sua carriera nella categoria senior è appena iniziata, Murphy ha già raggiunto risultati significativi. Tra i momenti che ricorda con più orgoglio c’è la sua prima partecipazione a una Nations Cup cinque stelle, disputata ad Abu Dhabi.
“Era uno degli obiettivi che mi ero posto da tempo. Volevo far parte della squadra britannica e diventare un punto di riferimento per il mio Paese.”
Attualmente partecipa al Global Champions Tour con il team New York Empire, e la missione per la stagione è chiara: “Voglio essere costante tutto l’anno e dare il massimo per la squadra. L’obiettivo è salire nel ranking internazionale.”
Una scuderia di cavalli d’esperienza
La forza di ogni cavaliere sta anche nei cavalli che ha a disposizione. Murphy può contare su un gruppo ben assortito di soggetti esperti e giovani promesse.
“Il mio cavallo principale al momento è Kannem J.A Z,” spiega. “Stiamo pianificando con lui la stagione tra Nations Cup e Global Tour.”
Accanto a Kannem J.A Z, monta anche Hulde G e Koblenz VD Middelstede, cavalli con un passato già consolidato ad alti livelli prima che lui ne prendesse le redini.

“Mi stanno aiutando tantissimo perché conoscono lo sport di alto livello e io sto imparando tantissimo da loro.”
Allo stesso tempo, Murphy guarda al futuro, investendo su giovani cavalli da far crescere: “Non voglio dipendere solo dai miei tre migliori cavalli. Voglio preparare già ora quelli che prenderanno il loro posto quando arriverà il momento.”
Il futuro e le ambizioni di Robert Murphy
Con una squadra forte alle spalle e obiettivi ben definiti, Robert Murphy è determinato a costruirsi una carriera duratura ai vertici del salto ostacoli.
“Il mio obiettivo è continuare a scalare la ranking. Più in alto si arriva, migliori sono gli eventi a cui si può partecipare, e questo porta beneficio a tutta la scuderia.”
Alla domanda su quale sia stato il consiglio più importante ricevuto, la risposta è stata: “Lavora sodo e non mollare mai. Quando le cose vanno male, è facile perdere la motivazione. Ma in questo sport bisogna accettare le sconfitte, perché il percorso sarà sempre fatto di alti e bassi.”
Con questo atteggiamento e il supporto di uno dei migliori team del circuito, Robert Murphy è pronto a inseguire i suoi sogni più grandi.
Traduzione a cura di A. Ceserani | ph Stefano Secchi
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