Intervista esclusiva di HSJ al cavaliere Francesco Turturiello

Advertisement
Francesco Turturiello Sassofotografie

Il protagonista de Le Interviste di HSJ di questa settimana è il cavaliere italiano Francesco Turturiello, nato a Napoli nel ’77. Turturiello è sicuramente un grande appassionato, un cavaliere che ama i suoi cavalli e che se ne prende cura con grande dedizione insieme alla fidanzata, Linda Bratomi, con cui gestisce la sua scuderia.

Tra i risultati di maggior rilievo ricordiamo: nel 2017, il 3° posto nel Gran Premio e il 3° posto con l’Italia in Coppa delle Nazioni allo CSIO5* di Al Ain. Nel 2016, ha fatto parte alla squadra che si è classificata 2° in Coppa delle Nazioni a Rabat in una competizione a 3* e ha conquistato il 6° posto nel GP conclusivo del CSI di Dubai con Quinoa de Pres in occasione del suo esordio in un Gran Premio di Coppa del Mondo. Nel 1992 ha vinto un campionato italiano juniores in sella a Fascia. Lo abbiamo contattato per porgli alcune domande riguardanti la sua vita, la sua carriera e i suoi obiettivi futuri.


Fin da piccolo hai sempre avuto una forte passione per l’equitazione? Ti va di parlarci della tua storia e di come ti sei approcciato a questo mondo?

Fin da bambino ho avuto una grande attrazione per i cavalli, anche se fino all’età di quattordici anni ero nuotatore e pallanuotista.
Nonostante questo, la mia grande passione per i cavalli mi fece lasciare il nuoto per dedicarmi pienamente all’equitazione.

Quando è stata la prima volta che sei salito in sella? Che sensazione hai provato? Ma soprattutto qual è stato in assoluto il tuo primo cavallo/pony?
All’età di 10 anni i mei genitori, durante una vacanza, mi portarono in un maneggio dove salii per la prima volta e provai un enorme senso di libertà.
Il mio primo cavallo mi fu regalato da mia madre e si chiamava Pass Partout.

A che età hai iniziato a gareggiare e quali sono stati i tuoi tecnici di riferimento nel periodo Junior/Young Rider?
Iniziai a montare con costanza a quattordici anni e i miei primi istruttori furono Sergio Pagnozzi e Paolo de Colle.

C’è stato un momento specifico durante la tua carriera da cavaliere nel quale hai capito che questa passione si sarebbe tramutata nel tuo lavoro?
Ho sempre saputo che l’equitazione sarebbe stata la mia vita.

Quali sono i cavalieri ai quali, nel corso del tempo, hai preso maggiore ispirazione? Hai tutt’ora un mito?

I cavaliere che stimo di più e prendo come esempio sono sicuramente la Campionessa Italiana amazzoni 2021 Giulia Martinengo Marquet e Julien Epaillard.
Nutro poi grande ammirazione per Stefano Cesaretto, in quanto lo reputo un grande manager e uomo di cavalli.

Quali sono stati i cavalli più importanti della tua carriera fino ad oggi? 
Sicuramente i cavalli più importanti della mia vita fino ad ora sono Boston, Quinoa des Pres e Quite Balau.
Ricordiamo che con Quite Balau il cavaliere italiano Turturiello ha vinto di recente, a fine marzo 2021, il Gran Premio 145 a due manches in occasione del A5* + Ambassador svoltosi presso l’Etrea Sport Horses di Busto Arsizio.

Al momento quanti cavalli hai in scuderia? Come gestisci il loro lavoro?
Io e la mia futura moglie, Linda Bratomi, abbiamo attualmente circa 40 cavalli in scuderia, tra quelli sportivi e in allevamento.
Per gestire il loro lavoro siamo un team di 10 persone che si occupa giornalmente del loro benessere e della loro preparazione atletica.

Per quanto riguarda invece la preparazione per le gare, segui un allenamento particolare prima delle competizioni?
Essendo la stagione sportiva già molto impegnativa, i cavalli a casa fanno per lo più condizione fisica, lavorando in piano e facendo piccoli esercizi.

Come hai vissuto l’ultimo anno in termini di allenamento considerando che quasi tutte le competizioni purtroppo erano state cancellate causa COVID19?
Anche per me l’anno scorso è stato un anno sportivo tranquillo a causa della pandemia, ma questo ha reso possibile dedicarsi ai cavalli più giovani e fargli fare esperienza in competizioni che normalmente non avrei fatto.

Cambiando argomento, ovviamente passerai la maggior parte del tuo tempo a cavallo, riesci a trovare modo di dedicarti anche ad altri hobbies o passioni? Se sì, quali?
Oltre ai cavalli la mia più grande passione è il NAPOLI! E quando posso seguo il mio nipotino che diventerà un grande tennista!

Concludendo, quale consiglio vorresti dare ai cavalieri e alle amazzoni che sognano di intraprendere una carriera come la tua?
A tutti i giovani cavalieri e le giovani amazzoni che vogliono intraprendere questa carriera consiglio di non arrendersi MAI, anche nei momenti più difficili.

Instagram: @horseshowjumping.tv ; Facebook: @horseshowjumping.tv

Foto: Sassofotografie.it – Francesco Turturiello

© Riproduzione riservata.

Rimani aggiornato sulle news di Horse Show Jumping

Iscriviti alla newsletter
Advertisement
Progetto senza titolo1
Tenuta Monticelli logo
Logo Acavallo
Logo stephex
logo VeTeaching
IMG 7016
IMG 7017
logo KEP
logo Porrini Spa
club ippico euratom ogo