Ippica. Tout va tres bien Madame La Marquise? No, si continua a dormire.

Il nostro invito a non dormire lanciato durante l’estate da queste pagine e rivolto a chi ha tra le mani il destino dell’ippica italiana é rimasto, unitamente a tutti gli altri, inascoltato. Nulla é accaduto che possa indurre ad una seppur flebile speranza. Nessuna azione decisa e risolutiva é stata intrapresa a sostegno mentre il popolo ippico continua ad andare avanti facendo finta che tutto vada bene senza problemi di sorta. Nel periodo estivo è stata apprezzata ancora una volta la grande organizzazione del Savio, gli sforzi del Sesana e di Follonica, la fresca esuberanza del Garigliano, la passione del Caprilli, la genialità di Capalbio e la voglia di Agnano nonostante tutto. Un movimento ippico che nei trascorsi novanta giorni ha manifestato tangibilmente di avere idee sufficienti per non essere sconfitto dall’inerzia del Potere. Si é fatto finta che non ci fossero problemi? Si é creduto di poter far trascorrere ancora dei mesi senza impegnarsi a risolvere quel cancro che attanaglia il settore? Oppure si é ritenuto che il successo di pubblico registrato in questi ultimi mesi in alcuni dei citati ippodromi autorizzasse a prolungare il profondo sonno? Tutti coloro che vivono il dietro le quinte di questo meraviglioso sport hanno mostrato per l’ennesima volta di avere voglia di andare avanti a prescindere dall’inerzia di chi deve apportare i necessari correttivi e riempire di soldoni le vuote casse. Si sa bene però che “senza denari non si cantano messe“ e nulla può la passione o la determinazione ancora una volta espressa da tutto il settore se volutamente si é deciso volutamente di prolungarne l’agonia. (Bruno Delgado)