
Italia a un passo dal bronzo al Young Horses 2025.

Alle 7 del mattino, immersi nella nebbia e nel gelo dell’ippodromo di Jullianges (Francia), 82 binomi hanno preso il via per affrontare i 120 km validi per il titolo dei World Championship Young Horses 2025.
In una giornata complicata, segnata da continui colpi di scena tra le squadre favorite, l’Italia ha chiuso al quarto posto, sfiorando il podio proprio negli ultimi minuti di gara. Oro e argento sono andati agli Emirati Arabi e al Bahrain, mentre la Francia – padrona di casa – ha conquistato il bronzo.
Tre i binomi azzurri che hanno portato a termine la prova, uno dei quali in top ten. Straordinaria prestazione di Caterina Torre, nona in sella a Vida Al Alfabia, con una media di 19,3 km/h e uno strepitoso ultimo giro a 22,4 km/h. A seguire, Carmine Calvanese, 24° su Serena (16,8 km/h), e una sorprendente Gloria Tinaburri, 29ª con Nukaib Bosana (15,9 km/h).
Proprio Tinaburri si è resa protagonista di un gesto encomiabile: a pochi chilometri dal traguardo, ha interrotto la sua gara per soccorrere un’amazzone britannica caduta rovinosamente, contribuendo con freddezza a far arrivare tempestivamente i soccorsi, prima di ripartire – seppur scossa – e tagliare il traguardo.

“È stata una giornata durissima, con condizioni climatiche variabili e anche un pizzico di sfortuna, che nell’endurance bisogna sempre mettere in conto. I numeri parlano chiaro: solo 31 binomi hanno concluso questo mondiale molto selettivo.”Il tecnico della Nazionale Carlo Di Battista e il team vet Nicola Pilati hanno commentato all’unisono:
“Dovevamo recuperare quindici minuti sulla Francia, ma era troppo tardi. Siamo comunque soddisfatti: chiudere tra le prime quattro nazioni al mondo dei giovani cavalli – davanti anche alla Spagna – è un risultato importante. In più, l’atmosfera tra cavalieri e amazzoni è stata splendida e il lavoro di squadra impeccabile.”Le uscite anticipate di Carolina Tavassoli, fermata da due ferrature perse, e quella al limite di Luca Bucarelli, hanno costretto lo staff a cambiare tattica:
Un plauso speciale va anche a Yari Perrotti, autore di una magnifica gara individuale: con Bandito Nek ha tenuto il passo dei migliori chiudendo al 14° posto.
“Abbiamo avuto un giovane binomio in top ten, un veterano solido al traguardo e una sedicenne determinante nel finale. Sono molto orgoglioso e ringrazio tecnici, trainer e team al seguito per professionalità e correttezza. Ora testa al Mondiale Young Rider in Romania, con un nuovo gruppo da costruire.”Menzione d’onore, infine, per tutti gli altri binomi che hanno portato in Francia i loro cavalli di 8 anni, pur non riuscendo a terminare la prova. Il CT Di Battista ha voluto sottolineare il valore simbolico di questa trasferta:
Foto: Oreste Testa / Sportendurance
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