La Società Milanese per la Equitazione di campagna a Cavallo riparte con i suoi “draghunting” da Bellinzago
La primavera tarda ad arrivare dopo un’invernata pesante e lunga che ha lasciato la campagna ancora mezza soffocata dal fango.
Fortunatamente per le amazzoni ed i cavalieri, una trentina tra giacche rosse e blu, i boschi cedui che camminano lungo il lato alto dell’argine del Ticino novarese, da poco emissario del lago Maggiore, mantengono i loro letti di foglie secche morbidi ed intatti e favoriscono le audaci galoppate dietro al “pack” dei cani scatenati.
Nella parte più bassa i primi campi arati costringono il “field” a qualche tempo di passo ed ai cavalli a prender fiato.
Sul mezzogiorno l’ampiezza del cielo della giornata uggiosa si allarga e s’alleggerisce allietato, a tratti, dai ricchi voli dei piccioni che ancora spigolano tra quanto rimasto nei campi di mais del precedente autunno.
Quattro “check” ed il “draghunting”, ben disegnato ha fine con una lunga galoppata del ”field” trascinato dal Master Fox Hound Alessandro.Berlingieri, coadiuvato dal Field Master Carlo Severgnini mentre Honorary Whipper-in era Leopoldo Cicogna Mozzoni, con ai suoi ordini 7 coppie di cani.
Segue il rituale “agape fraterno……” in trattoria ed arrivederci a domenica prossima.
Un vecchio Equitazione di campagnatore inglese diceva: ”La Equitazione di campagna alla volpe ed il draghunting sono due cose da non mischiare. Diverse sono le emozioni che provocano, ma si tratta di due momenti sportivi ugualmente entusiasmanti.
La pensavo così quando ero giovane e passai al draghunting e la penso così ancora oggi. La differenza è una sola: quando si va alla Equitazione di campagna alla volpe vera si spera sempre di avere una buona giornata, mentre quando si va ad una Equitazione di campagna simulata se ne è già sicuri in partenza.
E non c’è fango che tenga, vedi oggi.
Mauro Beta