L’Ippica e la sua identità. A margine del convegno romano della Federippodromi.

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Meli Stefano

Ippica a tutto tondo nel convegno romano organizzato da Federippodromi in collaborazione con l’Unire nella sala conferenze della Camera. Un incontro che ha fornito numeri, analisi e soluzioni per un settore definito, dagli autorevoli relatori intervenuti “in salute ma bisognoso di precisi e urgenti interventi capaci di scongiurare il collasso”. L’ippica a 360 gradi illustrata in termini storici, culturali, sportivi ed economici dai professori Enrico Landoni (Scienze della Storia, Università di Milano), Maurizio Silvestrelli (Patologia e Veterinaria, Università di Perugia), Marco Allegrini (Economia Aziendale, Università di Pisa) e da Riccardo Acciai segretario generale dell’Unire. Dopo l’introduzione del presidente Federippodromi Stefano Meli che ha richiamato tutti a non dimenticare la drammatica situazione degli ippodromi italiani e dei lavoratori che vi operano a rischio cassa integrazione, la parola è andata all’onorevole Paolo Russo che ha portato il saluto del Governo e ha ribadito l’impegno dello Stato verso il comparto ippico. “Dobbiamo da subito lavorare insieme perché il vostro è un settore che genera risorse, numeri, strategie, lavoro e divertimento ma non vi è spettacolo più desolante di un ippodromo vuoto e improduttivo” ha detto il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera. Secondo Paola Frassinetti vicepresidente della Commissione Istruzione ciò che manca al settore è “la visibilità, la comunicazione televisiva, l’istruzione nelle scuole, tra i bambini” e ha poi concluso con un personale e simbolico augurio di “poter rivedere le luci a San Siro”. Del sistema economico e di governance ha parlato Riccardo Acciai che ha snocciolato numeri e grafici illustrati in una dettagliata relazione secondo la quale il comparto può definirsi  in salute. Per il segretario dell’ente di via Colombo, prima di qualsiasi necessario ed atteso intervento, l’ippica deve essere riorganizzata da tutte le forze in campo, dalle categorie fino all’ente di Governo. “Giustizia sportiva, convenzione con gli ippodromi, riformulazione dei calendari con parametri internazionali e sostegno giuridico per fronteggiare e gestire l’ingresso smisurato dei nuovi giochi sul mercato”. l.s. Piccola chiosa a margine.  Il convegno, al quale dispiace non aver potuto prendere parte, ha ancora una volta dimostrato attraverso gli autorevoli interventi e la folta partecipazione di addetti ai lavori e non che l’ippica é viva e vegeta a dispetto di chi da tempo le ha già allestito il funerale. (b.d.)

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