L’Umbria alla riscossa; intervista a Mirella Bianconi Ponti
Dopo l’exploit della squadra “giovane” di salto ostacoli dell’Umbria alla scorsa Coppa dei Giovani a Piazza di Siena, Horse Show Jumping non poteva esimersi dall’intervistare la presidente FISE della regione “sempre verde” d’Italia, la signora Mirella Bianconi Ponti dalla quale abbiamo cercato di carpire la “ricetta” per il successo ottenuto.L’escalation di successi ottenuti dalla squadra umbra a Piazza di Siena è sotto gli occhi di tutti; qual è il segreto della rapida affermazione dei giovani umbri, dunque di tutto il movimento del salto ostacoli?Nessun segreto particolare, nessun antidoto magico, solamente anni di sacrificio e lavoro sia degli atleti che degli istruttori; quando parlo di istruttori mi riferisco a tutti quelli che operano con i ragazzi nei centri ippici che insieme fanno riferimento al tecnico del Comitato Regionale Roberto Modena.
Tanto lavoro sui cavalli e tanta voglia di emergere concludono il quadro vincente; sottolineerei inoltre che i cavalli montati dai nostri atleti non sono soggetti da un milione di euro bensì cavalli sapientemente lavorati e portati gradatamente a concorsi più impegnativi.
L’Umbria, e non solo per mio merito, vanta, da quando è cambiata la presidenza, l’ingresso di altri cinque centri ippici nella sua lista di affiliati, in barba alla “crisi” che coinvolge ovviamente anche il mondo dell’equitazione. Stiamo vivendo un momento di grande espansione, complici anche i bei risultati ottenuti nei vari campi italiani.Ha detto una cosa molto interessante; “non servono necessariamente cavalli da un milione di euro per fare risultati“, cosa intende in concreto?Fermo restando che la genealogia e le attitudini di un cavallo restano la base per un cavallo sportivo, sono fermamente convinta che se uno crede in quello che fa ed ha la giusta pazienza, viene premiato prima o poi.
L’importante è non bruciare le tappe o cambiare cavallo ad ogni salto di categoria ma perseverarlo; chiaramente c’è sempre l’eccezione che conferma o smentisce la regola!!
Mentre parlo mi viene in mente il caso di un nostro atleta, quello di punta, l’aviere Gianluca Fortinelli; prende il cavallo da giovane e cresce con lui investendo tempo ed amore. Alla lunga i risultati si vedono e come…Lei, oltre ad essere imprenditrice e presidente della Fise Umbria, è proprietaria anche di centro Ippico, il Caldese per l’esattezza.
Organizza concorsi? Qual è la sua valutazione sull’equitazione in generale nella sua regione?Organizzo quattro, cinque concorsi ippici l’anno e sempre con una discreta affluenza. Le mie strutture sono aperte anche all’endurance, quest’anno abbiamo ospitato nuovamente una tappa di Coppa Italia ma c’è spazio anche per gli attacchi ed a manifestazioni collaterali.
Certo il salto ostacoli con il Circuito Ponti Group che rappresenta la nostra azienda, è la punta di diamante delle nostre attività equestri.
Quest’anno, dopo aver organizzato concorsi per disabili mentali, ci dedichiamo ai disabili fisici, offrendo momenti ed opportunità di svago e di sport di alto livello..Nei concorsi ippici in Umbria quanti iscritti si registrano? Sono scesi come nelle altre realtà o no?Sinceramente non abbiamo notato una riduzione di partecipanti, segnale che stiamo lavorando tutti insieme e nella giusta direzione.
Un esempio per tutti è il centro Ippico il Regno Verde che non va mai sotto i 300 cavalli, dal canto nostro la media dei 200 è sempre assicurata e per una piccola regione come la nostra le assicuro che è un ottimo risultato; parliamo comunque di concorsi nazionali, anche a 3 stelle, che richiamano molti binomi anche di fuori regione ovviamente.Ci indichi l’obiettivo che vorrebbe perseguire per l’equitazione della sua regione.Vorrei tornare a vedere concorsi cosiddetti “sociali” nei vari centri. I “socialini” ad un giorno di un tempo; solo in quel tipo di manifestazioni si respira ancora quel senso di appartenenza al centro ippico, la familiarità e il sano senso di competizione tra gli affiliati di quel centro particolare.
Frequentare e vivere nuovamente la “club house” e vedere ancora tanti giovani ridere, scherzare, socializzare e discutere sui problemi dei loro cavalli, sulle difficoltà o le gioie che si incontrano inevitabilmente nel cammino di un ostacolista. Anche i comitati organizzatori ne trarrebbero vantaggi, non ultimo quello di tipo economico.Quest’anno la sua regione ospiterà i Campionati Europei di endurance che si svolgeranno ad Assisi. Segue questa disciplina o la guarda da lontano?La seguo da lontano anche si mi appassiona molto; sono davvero fiera che i riflettori di mezzo mondo seguiranno l’importante evento che tra l’altro sarà preceduto dal Campionato Assoluto e dal CEIO d’Italia di Gubbio.
Vantiamo in regione la presenza di due grandi figure, Fausto Fiorucci e Gianluca Laliscia, entrambi atleti; professionista il primo, imprenditore il secondo. Figure spesso in contrapposizione ma con in comune la stessa “malattia”, l’enduranceA cura di L.Giannangeli