Incontro con Mans Thijssen al Morocco Royal Tour

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Abbiamo incontrato Mans Thijssen, giovane talento olandese del salto ostacoli, durante il Morocco Royal Tour ieri a Tetouan, in occasione della prima tappa del circuito 2025. Il tour, che si apre con un CSI 4* valido anche per la Coppa del Mondo, proseguirà a Rabat e a El Jadida, includendo anche la Nations Cup.

Prime impressioni su Tetouan

Per Mans non si trattava di un debutto a Tetouan, ma della sua seconda esperienza in questa sede, dopo la partecipazione di tre anni fa. Le sue impressioni sono state estremamente positive: «Il concorso è davvero molto bello. Le arene, i campi prova e quelli di lavoro sono tutti in ottime condizioni ed è un piacere gareggiare qui», ci ha raccontato.

L’impegno nel Morocco Royal Tour

Il cavaliere olandese parteciperà a tutte e tre le tappe del Morocco Royal Tour, con l’obiettivo di misurarsi anche nella Nations Cup di Rabat. Per affrontare questo appuntamento ha portato con sé cinque cavalli: tre soggetti di punta destinati alle gare del CSI4* tra 1,50 e 1,55 metri, e due più giovani, di sei e sette anni, che prenderanno parte alle competizioni del CSI1*. Due di questi sono nati nella scuderia di famiglia, segno di quanto l’allevamento sia centrale nel progetto sportivo e professionale dei Thijssen. «Per noi l’allevamento è essenziale», spiega Mans. «Cerchiamo di creare i nostri cavalli con buone fattrici e stalloni, invece di doverli comprare ogni volta».

I cavalli del cuore

Parlando dei cavalli che hanno segnato la sua carriera, Mans cita tre nomi che gli sono particolarmente cari. Charlie, ora in pensione, è stato il compagno che lo ha portato a confrontarsi con i primi grandi percorsi. Hello e Joviality, invece, sono i cavalli che lo hanno introdotto nel circuito cinque stelle e che gli hanno permesso di ottenere le prime vittorie importanti. In particolare, Hello occupa un posto speciale: «È uno stallone con tutto quello che serve, qualità, forza, agilità. Ma ha anche un carattere molto forte, è davvero un cavallo unico. A volte è mio padre a montarlo per aiutarmi, perché può essere complicato da gestire. Però tutti i grandi cavalli hanno una forte personalità, e questo lo rende speciale».

La famiglia e i primi passi nello sport

Cresciuto in una famiglia profondamente legata al mondo equestre, Mans sottolinea però di non essere mai stato forzato a montare. «Da bambino non mi piaceva affatto, anzi ho smesso per qualche anno. Poi, intorno ai dodici o tredici anni, ho ricominciato, ma mio padre è stato chiaro: se vuoi montare, lo fai sul serio, non una volta a settimana. Da lì ho iniziato con le gare da 1,20 e 1,30 metri e non mi sono più fermato». Lavorare in famiglia, riconosce, ha i suoi pro e i suoi contro: «Può essere molto positivo, ma a volte anche difficile. Però alla fine ci troviamo bene e andiamo d’accordo».

Obiettivi e filosofia

I suoi obiettivi sono già ben definiti. Mans ha accumulato esperienza nei concorsi cinque stelle, ma guarda con decisione a nuovi traguardi: partecipare a una Nations Cup 5* e vincere un Gran Premio 5*. Sa che la strada richiede sacrifici, ma non ha dubbi sulla scelta fatta. «Non è un lavoro normale che puoi mettere da parte. I cavalli hanno bisogno di te ogni giorno. Non ci sono vacanze, né molto tempo libero. Ma la passione ripaga tutto».

Un consiglio ai giovani cavalieri

Ai giovani cavalieri che sognano di raggiungere il suo livello, Thijssen offre un consiglio frutto della sua esperienza: «Non pensate di poter fare tutto da soli. Ascoltate le persone giuste intorno a voi, soprattutto da giovani, quando si è più testardi. Avere le persone giuste accanto fa la differenza».

I suoi idoli

Oltre alla famiglia, Mans cita come punto di riferimento assoluto Steve Guerdat, esempio di cavaliere e uomo di cavalli.

Conclusione

Con solide basi familiari, cavalli allevati in casa e risultati in crescita a livello internazionale, Mans Thijssen è un cavaliere in costante ascesa. Con obiettivi chiari — la Nations Cup e i Gran Premi 5* — il Morocco Royal Tour rappresenta un’altra tappa importante della sua promettente carriera.

Valentina Sozzi – Ph Stefano Secchi

© Riproduzione riservata.

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