
Maria Olimpia Bolaffio la riabilitazione grazie alla terapia assistita con il cavallo

“Ogni storia mi ha insegnato tanto”, le parole della preparatrice atletica che lavora ai Pratoni del Vivaro, il Centro Equestre Federale a sud di Roma che si estende su un’area di 245 ettari, il “tempio” dell’agonismo equestre.
La terapia assistita, scopriamola ai Pratoni
Il viaggio di HSJ al centro federale dei Pratoni del Vivaro non si ferma, ma continua alla scoperta di nuovi ruoli e nuovi personaggi che popolano uno dei centri di maggiore caratura internazionale che abbiamo nel nostro paese.
Oggi abbiamo raggiunto Olimpia Bolaffio, ex-campionessa di completo, ora preparatrice atletica per i cavalieri e tecnico di interventi assistiti con il cavallo. Durante la nostra chiacchierata abbiamo parlato di alcuni aspetti tecnici della terapia equestre e, come siamo soliti fare, siamo andati anche oltre il solo aspetto specialistico, provando a comprendere il lato emotivo di ogni intervento.
Tereapia assistita, l’intervista a Maria Olimpia Bolaffio
Olimpia buongiorno, per prima cosa, vorremmo far sapere ai nostri lettori cos’è la terapia assistita con il cavallo.
“La terapia Assistita con il Cavallo, consiste in attività e tecniche riabilitative che si svolgono adoperando come protagonista del lavoro il cavallo. Ha lo scopo di costruire una relazione con persone affette da disturbi nella sfera sensoriale, motoria, cognitiva o comportamentale e migliorarne le capacità.Ogni individuo ha le proprie caratteristiche di adattamento all’animale e alla mansione che gli viene proposta durante il loro svolgimento”.
A chi si rivolge nello specifico?
“Sono interventi a valenza terapeutica, finalizzati alla riabilitazione e al supporto di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale. La riabilitazione è rivolta a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine”.
Ci sono alcuni aspetti degli interventi assistiti con il cavallo che magari molti non valutano o prendono in considerazione, ma fanno una grande differenza nei confronti dei ragazzi e delle ragazze in riabilitazione.
“Una caratteristica enormemente positiva della riabilitazione è che non si svolge all’interno di uno studio medico. Questa condizione, sembrerà banale, ma è particolarmente favorevole perché dona ai ragazzi una visione differente del concetto di terapia. Relazionarsi in un contesto esterno, come una scuderia, con tecnici ben strutturati che sappiano dare linee guida corrette, fa sì che ciò che viene appreso possa essere immediatamente trasferito ad aspetti di vita quotidiana o sociale”.
Quali sono i benefici degli interventi assistiti con il cavallo?
“La riabilitazione equestre può essere un supporto per identificare, prevenire e ridurre le cause della disabilità, qualsiasi essa sia, aiutando nello stesso tempo la persona a sviluppare ed usare le proprie risorse e capacità. In modo che quest’ultima acquisisca più fiducia in sé stessa ed aumenti i livelli di autostima”.
Olimpia, questo erano gli aspetti generali per quel che riguarda la riabilitazione equestre, ma ti va di parlarci delle emozioni che provi nel fare questo lavoro?
“Parlare di emozioni è riduttivo in questo contesto, ogni giorno ci si emoziona per ogni minimo progresso fatto dai nostri allievi e soprattutto dal rapporto che si instaura con i loro cavalli. Questo meraviglioso animale può davvero stupirci in ogni contesto ed essere incredibilmente polifunzionale”.
Gli allievi diventano maestri…
“Non c’è un caso in particolare che mi è rimasto impresso, tutti sono fotografati nei miei ricordi, nella mia mente e proteggo loro come individui con le proprie caratteristiche, forze e debolezze, come ognuno di noi con le proprie fragilità. Hanno un posto nel mio cuore che custodisco, mi hanno insegnato tanto e spero continueranno a farlo finché avrò vita”.
Queste storie fanno comprendere quanto il cavallo possa essere un vero e proprio tramite di emozioni, un punto di riferimento da cui possono nascere ricordi che un po’ cambiano, nel profondo.
Damiano Poggi
Potete leggere anche l’altro articolo di Damiano Poggi, l’intervista a Deodato Cianfanelli, ritratto qui sotto con Olimpia, in questi giorni e … qualche anno fa!

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