
Marzotto e di Rosa a segno all’Endurance Bavaria.

Il fine settimana dedicato all’endurance in Germania, Bavaria, ha fatto sventolare varie bandierine italiane soprattutto sulle lunghe distanze.
Da tempo meta molto apprezzata dagli italiani grazie alla vicinanza e all’ormai riconosciuta qualità del percorso, sia dal punto di vista tecnico che paesaggistico, Buch è ormai un punto di riferimento; la cittadina bavarese, dal canto suo, ricambia questo affetto con risultati eccellenti.
Dunque nella città vicino ai boschi, Buch infatti significa “faggio” o “bosco di faggi”, a mettere i sigilli alla CEI3* è stata l’amazzone italiana Emanuela Ita Marzotto in sella ad Akela d’Acacia alla media di 16,68 km/h. seguita dopo 3 minuti abbondanti dagli appaiati Romina Lucrezia Mondini e Twilight Roncola e il brasiliano Felipe de Azevedo Morgulis con Fauve Aya.

La Marzotto raggiunta telefonicamente dopo la vittoria ha detto: “ho combattuto dall’inizio alla fine, è stata dura ma Akela mi impressionata; era alla sua prima 160 km. e sono stata contenta che abbia debuttato qui perchè a Buch si respira un’aria serena, festosa direi. Ho notato grande affiatamento e collaborazione tra tutti gli italini presenti e questo fa davvero piacere.
Poi che dire della mia assistenza, superlativa e onnipresente. Martina Giani e Alessandro Cocciuti, siete due macchine da guerra e grazie Ale per avermi cambiato i ferri al terzo giro!”
Scendendo di categoria fino alla CEI2* young riders, troviamo in alto un’altra amazzone italiana, trattasi della giovane Melissa di Rosa capace di chiudere in vetta la sua gara a 18,62 km/h in sella a Zenobi.
Qui terza piazza per la lombarda Guenda Galli e Babouche de Ghazal. Tra di esse la svizzera Elin Wyder con Mystica du Cavallon.
Tornando alla vittoria di Melissa, anche in questo caso abbiamo incrociato la friulana per conoscerla meglio, anzi per farla conoscere al grande pubblico dell’endurance.
A lei il microfono per le presentazioni ufficiali.

“Sono Melissa di Rosa e mi alleno in Friuli V.G. al circolo ippico la Cassia.
Quella di sabato è stata una vittoria cercata e sperata nonché la prima insieme a Zenobi; non era la prima 120 km bensì la prima gara lunga dopo un altrettanto lungo periodo di stop a causa di un mio infortunio. Per questo motivo la vittoria non ha rappresentato solo un ottimo risultato ma una vera e propria rivincita per tutti e due.
Per quanto riguarda la gara posso affermare che non è stata una gara facile da gestire; nonostante non sia un percorso troppo complesso e con alcuni giri un po’ monotoni, Zenobi mi ha lasciato senza parole, è stato fenomenale dal primo all’ultimo km.
Non ha mai mollato un secondo dunque non potevo chiedere di meglio che ammirare quelle orecchie sempre protese in avanti e immagino la coda dritta al vento!!
Le medie orarie in fondo parlano da sole!! Oltre a ringraziare Zenobi, doveroso ringraziamento alla mia assistenza, a Daniel Braido e ultimi, ma non ultimi, a mamma e papà”.
Da segnalare a Buch il fantastico piazzamento in terza posizione in CEI2* per Daniele Serioli e Zalouki che hanno girato l’ultimo giro a oltre 25 km/h chiudendo ad appena 30 secondi dal francese Berengere Coinchelin con Euphoria de Vallois. Seconda piazza per il cinese He Yi su Fairkey dei Laghi.
Anche nella CEI1* senior c’è una bandiera italiana, è quella che sventola al secondo gradino del podio e che porta la firma di Nina Prochazka per i colori della Toscana. Per lei 16,62 di media in compagnia di Dachs.
Luca Giannangeli
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