Nel lodigiano “Draghunting” congiunto per le società di Equitazione di campagna Milanese e Bresciana

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Una sessantina tra amazzoni e cavalieri divisi fra i soci della Milanese per la Equitazione di campagna a cavallo, rispettivamente in “coat” blu e rosso e quelli della Bresciana in “coat” marrone’ sono pronti per il “draghunting” che ogni stagione le Società dividono con il canto della muta della Milanese nei vasti campi del Boscone, una bella tenuta alle porte di Pizzighettone, Lodi.
Master Fox .Hounds (M.F.H.) è Leopoldo Cicogna Mozzoni, Honorary Wipper (H.W.) Alessandro.Berlingieri con ai suoi ordini un pack composto da 7 coppie di cani fox-.hounds, e Field Master (F.M.) è Carlo Severgnini.
Il percorso, studiato con abilità e cognizione da Gustavo Calcagno, Master della Società bresciana, nelle campagne che da Cavacurta e Camairago vanno a distendersi sulla sponda dell’Adda e che, anche in questo inverno che pare non voglia più finire, mostra una bellezza particolare fatta per chi ha disposizione a goderla veramente per quanto vale ed ha un occhio esercitato a cogliere le diversità che mostrano a chi attraversa i suoi boschi e i suoi campi. Non sono da meno le continue lanche che viaggiano lungo il fiume anche se fangose e che ospitano le coppie sbarazzine delle anatre in amore che si rincorrono, come sempre, in questa stagione.
Mancano ancora i mughetti selvatici che qui sono di casa e ben ricordiamo di averli incontrati in altre cacce e che ammantavano le sponde delle rogge che stanno giungendo al fiume col loro gorgoglio, mentre qualche albero mostra già piccole gemme.
Giornata stupenda che mette il buon umore a chi giunge dalle città freddolose. Come sempre partenza alle 11 in punto accompagnati dagli squilli poderosi del corno del F.M. bresciano Colpi e si va per il primo dei cinque “check” trotterellando tra i filari degli alberi che si fondono col tonale colore del bosco che in questa stagione si avverte come una sequenza narcotica di immaginarie camere vegetali. Ma i cani sono subito sulla strusa lasciata dagli strumenti del Gino ed iniziano col loro canto a trascinarsi dietro il “field” che non aspettava altro.
Gli alberi abbattuti dal lungo inverno che attraversano i sentieri obbligano i cavalieri a continui ed improvvisi ampi salti che non creano problemi, anzi.
I Equitazione di campagnatori vanno per un terreno pianeggiante lungo il costone del sereno ed elegante Adda manzoniano, per poi ritornare ancora sul gomito del fiume. Una gioia per i cavalieri e per le amazzoni e la si sente durante le fermate ai “check” quando si incontrano con gli appassionati come noi che godono dei loro galoppi ed in particolare dei loro salti sin quando e dove è possibile incontrarli con le fuoristrada.
Il “kill” figurato giunge dopo un paio d’ore di galoppate e zompi in un grande bosco di querce nei pressi della Cascina Isola. Colpi di corno salutano la fine di una bellissima giornata di Equitazione di campagna ed il primo pomeriggio accompagna i cavalieri che al passo vanno verso i van per poi raggiungere i “suiveurs” per un frugale boccone arricchito dalle locali leccornie nell’ osteria del Centro Aziendale che sorge in uno degli ampi cortili del Boscone.
I cavalli sono già partiti sui van, avvolti nelle loro coperte, per tornare alle loro scuderie.
Io sono certo che siano anche loro felici di questa splendida mattinata sull’Adda così come i loro cavalieri e noi che li abbiamo ammirati dalle fuoristrada.
Mauro Beta

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