Quando il mondo dei cavalli si mette a confronto…

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cavallo che mangia 3

Si sarà notato come le tematiche di ordine medico -scientifico suscitino  particolare interesse in chi, come il sottoscritto, vede in tali applicazioni uno strumento fondamentale per lo sviluppo e il miglioramento di tutto il complesso sistema che orbita intorno al mondo equestre. Un ultimo aggiornamento ci arriva dagli USA ,in cui il dott.  chirurgo ortopedico Larry Bramlage ha ricevuto a buon merito il premio, conferito dall’American College of Veterinary Surgeons Foundation. Infatti grazie alla sua fortissima dedizione,  e  ai grandi contributi nel campo della chirurgia ortopedica equina , il dott. Bramlage  ha, non solo contribuito a promuovere la scienza della medicina chirurgica, ma è stato il più noto artefice del nodello artrodesi ( procedura che mira a fondere e stabilizzare l’articolazione interessata). Tale tecnica è ormai molto usuale per i chirurghi ortopedici equini ,ma Bramlage è stato anche un pioniere della chirurgia artroscopica equina, e leader nella diagnostica delle  zoppie equine. Al suo attivo troviamo anche settanta pubblicazioni su  riviste e libri ,sia come autore ,sia come coautore . E’ stato  ex presidente della American Association of Equine Practitioners e della ACV, presidente del comitato consultivo del comitato di ricerca del Jockey Club Grayson Research Foundation. Non possiamo quindi di certo dire che il dott. Bramlage ,non sia di certo uno di quegli  “addetti ai lavori” al quale ,tale onorificenza non sia di certo, meritocraticamente attribuibile . E’ da notare (come è stato più volte fatto) come in paesi in cui il delicato fiore della scienza sia stato ben protetto,curato e incentivato ,abbia di certo dato nel breve –medio -lungo periodo, frutti degni di nota. Brevetti  scientifici  e innovazioni , prodotte a “casa propria” , annullano o si decurtano fortemente  i costi di acquisizione in altri  paesi ,riguardanti appunto  tecniche o metodologie applicative specifiche ( per non parlare di farmaci o nuovi principi attivi), inoltre,ci si pone in una posizione di potenziale monopolio riguardanti gli elementi sopra citati, per di più grazie alla cessione per via economica di specifici innovazioni o scoperte ,è possibile attuare introiti di natura monetaria. Per non parlare naturalmente di un processo culturale che riceve così una forte spinta, al suo continuo e inarrestabile cumularsi; un moto  che crea  un continuum che assicuri anche la persistenza del flusso culturale tra le varie generazioni . Un esempio di quanto detto fino ad ora, ci arriva  proprio in questi ultimi giorni . E’  nata infatti una collaborazione tra l’Unione europea e uno dei più importanti paesi del vicino oriente ,la Turchia ( la cui capitale Ankara è  una delle tre grandi città turche insieme a Smirne e İstanbul ) . La World Horse Welfare ha infatti accettato di condividere le proprie competenze nella cura dello zoccolo e delle sue patologie nel paese orientale ( si ricorda che già la stessa iniziativa venne attuato in paesi europei come la Romania, con ottimi risultati) , con la presenza di attori importantissimi come Direttore della fondazione  internazionale, Ian Kelly , l’istruttore di mascalcia  Tom Burch e non ultimo lo stesso governo turco. La Turchia è ben nota per i suoi 3000 cavalli arabi ,e Sanliurfa è la detentrice di circa un terzo di tutti i soggetti. Tuttavia moltissimi dei cavalli sportivi, da  lavoro o per leisure, soffrono di patologie (anche le più banali) date appunto dalla scarsa conoscenza ,e/o tecniche di  applicazione . Kelly ha detto: “Questa è la prima volta in cui  un ente di beneficenza internazionale del  cavallo è stato invitato in Turchia , la nostra conoscenza, si spera, possa  migliorare la qualità della vita per molti dei cavalli . Abbiamo visto cavalli , i cui piedi erano in condizioni terribili, ad esempio  pezzi di vecchi copertoni  usati come calzature. Ciò può causare terribili ferite al cavallo e  di conseguenza, influenzare le condizioni di vita delle famiglie, che si affidano pesantemente su funzioni lavorative attive, dell’equino stesso “. Le due differenti notizie riportate potrebbero apparire sconnesse o separate,ma  si crede in realtà , possano aprire infinite discussioni del  vasto ventaglio che va dalla politica all’economia . Si  preferisce però, “naturalmente” solo la mera trasposizione delle notizie, per far si che il lettore non venga avvolto da un fitto manto di monotonia. E’ doveroso a ogni buon conto, ammettere l’importanza di determinate dinamiche, soprattutto in  una disciplina come l’equitazione, il cui risultato finale è il grande performer , ma  alle cui spalle comunque, ruotano infinite tecniche, accorgimenti , e modus operandi ,che meritano profonda attenzione, e consapevolezza. Consapevolezza raggiunta solo ,dai veri “uomini di cavalli”.
Edgar Palermo

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