Royal Ascot 2023 – Premio Prince Of Wales’s Stakes

For Prince William’s birthday with the unloved horses

Se ne temeva l’assenza ricordando la poca passione per i cavalli e che il 21 giugno è anche la data del suo compleanno. Però il primogenito di Re Carlo III non è venuto meno ai doveri che l’appartenenza alla Royal Family comporta non facendo mancare la sua presenza ad Ascot il giorno del Premio intitolato al suo titolo nobiliare. Con il suo solito sorriso rispondendo agli auguri rivolti dal pubblico presente, si è accomodato nella Royal Enclosure per assistere alla seconda giornata dell’Ascot-Racecourse.

Delle sette corse previste dal programma la maggior attenzione da parte del pubblico era rivolta all’unico Gruppo 1 del giorno quel Prince Of Wales’s Stakes (mt.2000 € 1.190,618 per cavalli di 4 anni ed oltre) che vedeva alla partenza 6 soggetti.

Alle 16:20 (17:20 in Italia) si sono presentati alla partenza i cavalli di questo specialissimo ed attesissimo Group 1. Favorito dal pronostico e con il maggior numero di puntate fino a pochi minuti prima della partenza l’irlandese Luxembourg vincitore a fine maggio del Tattersalls Gold Cup che in quell’occasione lasciò la seconda moneta a Bay Bridge anche lui presente in questa prova.

La corsa, va subito precisato, ha mantenuto in pieno le aspettative non facendo mancare emozioni e spingendo molti del pubblico a trattenere il fiato. Come però a volte accade il favorito LUXEMBOURG pur sempre in testa con buona andatura ha visto allontanarsi in dirittura d’arrivo il possibile successo sotto il veemente attacco portato dal 5 anni MOSTAHDAF sospinto egregiamente da Jim Crowley mentre ADAYAR, altro cavallo molto giocato, doveva accontentarsi della terza posizione.

Il vincitore succede nell’Albo d’Oro della corsa all’irlandese State Of Rest e, va annotato, un pizzico di delusione mostrato ai box da Aidan Patrick O’ Brien il 54enne allenatore irlandese che qualora avesse portato al successo Luxembourg avrebbe raggiunto la quinta vittoria in questa speciale prestigiosa corsa.

Bruno Delgado

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