Top players: i protagonisti degli ultimi vent’anni
Henrik von Eckermann e King edward Roma LGCT 2023 – ph. Stefano Secchi
Quando si parla di top players, la prima cosa che ci viene in mente sono gli atleti di qualche sport in particolare. Nel mondo dell’equitazione, come sappiamo, gli atleti sono due, cavallo e cavaliere, ed oggi, noi di HSJ daremo lustro ai top players degli ultimi vent’anni, i veri protagonisti che rendono possibile questo sport.
Ovviamente, per fare una scrematura abbiamo selezionato alcuni tra i migliori cavalli che da vent’anni a questa parte, sono stati o sono tutt’ora, tra i più forti e costanti nel circus. Dal più recente King Edward, al record breaker Valegro, scopriamo insieme i campioni recenti.
Volendo partire da chi sta calcando ora il palcoscenico internazionale, non possiamo non parlare del “piccolo” fenomeno del salto ostacoli: King Edward. Il figlio di Edward 28 e Koningin De Lauzelle (Feo) fino a 5 anni fa passava inosservato tra i concorsi per giovani cavalli, forse per via del suo metro e sessantacinque o per il padre proveniente dal dressage.
Sta di fatto che finché Ines De Vos, la sua prima proprietaria, non lo ha portato a casa ed ha iniziato pazientemente a lavorarci, Edward era un vero e proprio sconosciuto. Il 2019 l’anno della svolta, King Edward passa sotto le cure di Janika Sprungen e Henrik Von Eckermann e compie un’escalation impronosticabile. Dal Gorla Minore al netto dei Giochi Olimpici di Tokyo, diventando uno dei tre, con H&M All In e Elliot, a non commettere un singolo errore durante le Olimpiadi.
Il sauro nel suo palmares annovera un oro a squadre che potrebbe essere considerato un punto di partenza in confronto alle sue enormi qualità. Parigi 2024 è stata un’olimpiade sfortunata, ma si spera che LA 2028 possa portare la vittoria del binomio. Oltre alla sua statura, King Edward compete scalzo, questa è una sua peculiarità, in aggiunta all’estrema competitività che mostra in concorso. Henrik Von Eckermann lo descrive come “una macchina, un animale incredibile”, talmente energico che proprio il caldo umido di Tokyo potrebbe averlo aiutato a stabilizzarsi e rendere al 100%.
Proseguendo la scia “olimpica” arriviamo ad uno dei pezzi pregiati dell’equitazione mondiale, uno dei migliori, se non il migliore cavallo da dressage di sempre; Valegro. Record Breaker e triplo oro olimpico, dotato di un’eleganza ed una coordinazione fuori dall’ordinario, Carl Hester ne individua le doti ad appena due anni. Classe 2002 da Negro x Gershwin x Maifluer ha sempre fatto coppia con Charlotte Dujardin, amazzone con cui ha infranto tutti i record possibili nel rettangolo.
Olympia 2014 è il concorso del verdetto, Valegro setta nuovi standard del dressage freestyle con 94.3% e Charlotte, prima del ritiro del suo pupillo nel 2016 dirà di “essersi goduta ogni momento su questo cavallo straordinario”.
Tornando a “saltare” sugli ostacoli è impossibile non menzionare il compianto Hickstead, anche lui, come King Edward era piccolo, ma estremamente talentuoso, un metro e sessantatre di puro talento.
Il piccolo baio da Hamlet e Jomara (Ekstein) è stato il cavallo di una vita per Eric Lamaze, suo fedele interprete per tutta la carriera. Insignito del titolo di “Miglior cavallo nel mondo” nel 2010, Hickstead era un cavallo molto vivace e di difficile gestione, ma nonostante questo carattere è riuscito a vincere una medaglia d’ore nell’individuale ed un argento nel concorso a squadre a Beijing 2008. Il binomio è diventato talmente importante e popolare in Canada da essere inserito nella Hall of Fame del paese, questo a sottolineare, quanto questa coppia e questo sport abbiamo un valore inestimabile all’interno della percezione del popolo canadese.
Per concludere, è impossibile non inserire in questa lista Moorland Totilas, altro fenomeno del dressage, che insieme a Valegro ha alzato il livello di questa disciplina, rompendo record su record con quest’ultimo. Icona mondiale, era un cavallo di un’eleganza innata, struttura prorompente dovuta al metro e settantacinque al garrese e movimenti che nel primo periodo della sua carriera furono valutati come “artificiosi” tanto erano perfetti.
Solo sotto la Guida di Edward Gal il baio scuro riuscirà a sbocciare completamente vincendo tutto quello che era possibile vincere, all’appello manca un unico diamante, la medaglia olimpica. La sua carriera è divisa in due fasi, quella con Edward Gal in cabina di regia e quella con Matthias Rath, che però non ha mai portato ai risultati della gestione precedente. Al di là di questo Totilas è stato il primo cavallo a sfondare la barriera del 90% in gara e l’eleganza dei suoi movimenti forse superava anche quella del leggendario Valegro.
Questi sono solo alcuni dei grandissimi cavalli che hanno infuocato i campi di tutto il mondo, facendo appassionare migliaia di persone, avvicinandole anche solo per un secondo a questo sport.
Damiano Poggi
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