Via libera ai cani sui treni: restrizioni per le razze pericolose
Cani liberi di viaggiare e nessuna restrizione sulle taglie, purché non pericolosi. Il 18 novembre Trenitalia ha presentato le nuove norme che a partire dal 1° dicembre regoleranno il trasporto ferroviario degli animali domestici, disciplina studiata per far fronte ai disagi di chi viaggia in compagnia di un animale.Secondo la nuova normativa, saranno ammessi gratuitamente sui trenicani, gatti e animali da compagnia di piccola taglia, purché viaggiantinell’apposito trasportino. Sui treni Ic Plus, Ic e Espressi, icani di qualunque taglia dovranno viaggiare muniti di museruola eguinzaglio, e solo nell’ultima carrozza di seconda classe. Non si potràprenotare il posto di fronte al viaggiatore con il cane.Nel caso di prenotazione di cuccetta, i cani di qualunque taglia (apagamento) e gli animali da compagnia (gratuitamente e con trasportino) saranno ammessi solo in caso di disponibilità dell’intercompartimento. Anche in questo caso, comunque, i cani dovranno essere muniti di museruola e guinzaglio. I cani guida per ciechi sono ammessi in qualunque treno e senza restrizioni.Il personale di bordo sarà addestrato a gestire la presenza di cani incompatibili sulla stessa carrozza e a verificare l’iscrizione all’anagrafe canina di ogni animale (da oggi obbligatoria per tutti i cani ammessi al trasporto).Dopo l’annuncio, l’.enpa (ente di protezione animali) ha commentato la nuova normativa in una nota del presidente, Carla Rocchi: «Il nuovo provvedimento delle ferrovie rappresenta un buon passo avanti rispetto al regolamento di settembre – ha detto Rocchi – Noi dell’Enpa consideriamo tale misura soltanto la tappa di un percorso più ampio che dovrebbe portare il nostro Paese al livello della Gran Bretagna, dove non esistono restrizioni per l’ammissione di cani al guinzaglio nelle carrozze ferroviarie».Anche la Lav (lega contro la vivisezione animale) ha commentato le nuove norme tramite il suo presidente Gianluca Felicetti: «Trenitalia, dopo numerose proteste, fa sostanzialmente marcia indietro sul divietod’accesso alle vetture per i cani di media e grande taglia. L’aziendadi trasporto ferroviario ha iniziato a comprendere – dichiara Felicetti– che i viaggiatori con animali domestici al seguito, 170mila l’anno,non possono essere considerati di serie B. In questo settore nonpossiamo ancora paragonarci alla Gran Bretagna, Paese che non ponelimitazioni nemmeno sugli Eurostar, ma nemmeno alla Spagna, in cuitutto è vietato». (M.B.)