
Barefoot, cavalli sferrati: libertà e benessere… ma non per tutti.

Tra benefici, sfide e testimonianze, ecco cosa sapere prima di scegliere il barefoot per il tuo cavallo
I vantaggi principali
Dal movimento Barefoot, ispirato alle ricerche su cavalli selvatici come i Mustang, deriva l’idea che lo zoccolo “naturale” sia funzionale e sano, se mantenuto con cura (pareggio adatto, movimento, alimentazione naturale)
Rimuovere il ferro può favorire circolazione, assorbimento degli urti, stimolazione del tessuto dello zoccolo e migliore sensazione del terreno
Esperienze reali riportano che, una volta superata la delicata fase di transizione, lo zoccolo migliora in robustezza e funzionalità; anche in campo agonistico, con superfici moderne (es. sabbia silicea), la pratica barefoot è sempre più diffusa (ad esempio tra cavalieri di alto livello). .
Le sfide e i limiti
La transizione può essere dolorosa e richiede tempo, pazienza e risorse: servono pareggi regolari, gestione attenta (circa 1–6 mesi), uso di scarpette protettive nei terreni duri o abrasivi
In alcuni casi, tra cui problemi strutturali o in corso di cure (laminite, navicolite, ecc.), continuare a usare i ferri può essere più sicuro e utile
Il barefoot non dà risultati automatici: la qualità degli zoccoli, la gestione ambientale, l’alimentazione e le esigenze dell’equido influenzano il successo, pertanto è necessario un supporto professionale adeguato.
Il cavallo sferrato può sperimentare una salute migliore e una mobilità più naturale, ma il processo va pianificato avec cura. Non è una scelta universale, bensì una opzione valida se adottata in modo responsabile e personalizzato, con l’aiuto di professionisti (veterinari, trimmers).
Negli ultimi anni il tema dei cavalli sferrati – noti anche come “barefoot” – ha suscitato crescente interesse tra proprietari, allenatori e veterinari. L’idea alla base è semplice: permettere allo zoccolo di funzionare nel modo più naturale possibile, senza l’interferenza dei ferri tradizionali. Ma è davvero la scelta giusta per ogni cavallo?
Origini e filosofia del barefoot
Il movimento barefoot si ispira alle ricerche su cavalli selvatici, come i Mustang americani, che percorrono grandi distanze su vari tipi di terreno senza alcuna protezione artificiale. Questi studi hanno messo in evidenza come uno zoccolo sano e correttamente pareggiato possa garantire ammortizzazione, resistenza e sensibilità al terreno.
Le sfide da affrontare
Fase di transizione: può durare da 1 a 6 mesi, durante i quali il cavallo può mostrare sensibilità e andatura irregolare. Gestione accurata: è fondamentale un pareggio regolare eseguito da un professionista specializzato in barefoot. Limitazioni individuali: cavalli con particolari patologie (es. laminite, navicolite) o difetti strutturali potrebbero trarre beneficio dal mantenere i ferri. Supporto temporaneo: in alcune fasi può essere necessario l’uso di scarpette protettive per allenamento o lavoro su terreni duri. Lo sferramento può migliorare la salute e il benessere del cavallo, ma non è una soluzione universale. Richiede tempo, pazienza e una gestione attenta. Quando la transizione è seguita da professionisti esperti e supportata da un’adeguata alimentazione, movimento e ambiente, i benefici possono essere notevoli.
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The Natural Hoof Care Foundation
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foto Stefano Sechi
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