Domenica 28 aprile a Capannelle è il giorno del Parioli e Regina Elena, le Ghinee italiane 

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Dettori su Vero Atleta vince il Parioli 2023

Domenica 28 aprile, con inizio corse alle ore 14.30, l’Ippodromo Capannelle ospiterà l’attesissima giornata dedicata alle Ghinee Italiane, uno dei momenti clou della stagione del galoppo nazionale. Si tratta delle prime due classiche per i tre anni del 2024, entrambe gruppo III, il Premio Parioli e il Premio Regina Elena, in un convegno ricchissimo (otto corse in totale, l’ultima alle 18.50) che comprende anche il Botticelli, prova importante sulla strada del Derby. 

Un pomeriggio che, oltre alle due pattern e alla listed, regalerà agli appassionati anche due Handicap Principali, entrambi sui 1500 metri, uno per le femmine anziane (il Premio Jebel Ali) e l’altro per tutti (il Premio Unione Proprietari Galoppo). E non è finita perché il ricco programma di giornata prevede anche due condizionate: la prima dedicata a Carlo Ferrari, jockey dalla classe purissima e straordinaria, sui 1200 per anziani sulla strada del Tudini, e l’altra nientemeno che a Mill Reef, il fuoriclasse dei primi anni ’70, sui 2200 per femmine anziane. Infine il Premio Gaetano Angellotti, che fu cavaliere sopraffino, con i dilettanti che si sfideranno sui 1500 della pista all weather. Una giornata spettacolare anche grazie ai 98 partenti dichiarati nelle 8 corse che significa quasi 13 in media per ogni prova. 

Il Parioli e il Regina Elena, come anche il Derby, sono le principali prove riservate ai soli cavalli di tre anni sul miglio. La prerogativa che rende uniche queste corse è quella di poter essere disputate solo una volta nella vita di un cavallo, appunto al compimento dei 3 anni: se non si è al via quel giorno fatidico non ci sarà una seconda opportunità.

Ed esattamente come per il Nastro Azzurro, che il nostro Paese “importò” dalla perfida terra d’Albione circa 100 anni dopo la disputa della prima edizione inglese e che, in Italia, festeggerà il 19 maggio l’edizione numero 141, anche le nostre Ghinee sono state introdotte nel calendario italiano un solo secolo dopo la loro creazione in Inghilterra, per la precisione nel 1907, circa 35 anni dopo la disputa del nostro primo Derby. 

Nel Premio Parioli (quarta corsa, ore 16.20, seconda tris) i maschi saranno in 14 con un ospite insidioso che ha già conosciuto la pista di Capannelle: si tratta di Ghorgan, allievo di Wholer per la Darius Racing, cui va dato meritato credito, che sarà sfidato da Melfi, Midnight Mask, Muratone, Master, Mr Darcy, senza tralasciare Maturlo, Majiin Bu e Beholder in forma.  

Sul miglio del Premio Regina Elena le femmine al via saranno 17 (sesta corsa, ore 17.40, TQQ ). Si annuncia una sfida a due tra Sioux Life e Sun Never, entrambe vincitrici a Milano in aprile, ma la lista delle partenti presenta tante possibili antagoniste, tra cui l’insidiosissima ospite Three Havanas, insieme a Misterious Shadow, Amorevole, Miss Step, Tomiko, Greater Queen, Calle Almazora e Atmosfera.

Due corse dall’indiscutibile valenza tecnica che non tradiranno lo spettacolo. Così come il Premio Botticelli, (terza corsa, ore 15.40) sui 2100 metri, con 12 cavalli al via, ma solo per i primissimi ci sarà il via libera tecnico verso il Derby del 19 maggio. Tra i principali candidati spiccano Calm Reef, il cresciuto Chicotai, Diomede, Montanair, Tapflicker, e il più atteso di tutti: Toussaint.

Nei due Handicap Principali, entrambi sui 1500 metri e meravigliosamente indecifrabili, saranno in 16. Partiamo dal Premio Unione Proprietari Galoppo (settima corsa, ore 18.15, seconda tris), animato da grandi nomi come Canticchiando, Man in Promise, Frozen Juke, Wind the Best, Terrible Land, calibri da listed;  e poi il Premio Jebel Ali (ottava e ultima corsa di giornata, ore 18.50) per le femmine tra cui occorre segnalare Aquila reale, Diavlita, Deadline, Belinda Bell e Summer Lady.

Il pomeriggio sarà aperto dalle sei femmine anziane sui 2200 metri del Premio Mill Reef (prima corsa, ore 14.30) : in evidenza Dolce Napoli, Happyness Therapy, Nayeli, Nonna Vanda, River Spirit e She’s Like Wind. Quindi il Premio Carlo Ferrari (seconda corsa, ore 15.05) sui 1200: 8 in pista tra cui Chiaroscuro, Enta Omry, Miobello, Raifan e Tawang. In nove invece saranno protagonisti della gentlemen nel nome di Gaetano Angelotti (quinta corsa, ore 17.00).

Shavasana vince il Regina Elena 2023
Shavasana vince il Regina Elena 2023 ph. Domenico Savi

La storia delle Ghinee

Come per quasi tutto quello che conosciamo nel mondo dell’ippica, dobbiamo spostarci nella patria del turf: occorre fare quindi diversi passi indietro nell’Inghilterra di fine ‘700-inizio ‘800, quando il Jockey Club inglese, sotto la direzione di Sir Charley Bunbury che, insieme a Lord Stanley, aveva fatto nascere anche il Derby ventinove anni prima, nel 1809 istituì le 2000 Guineas. Cinque anni dopo sarà la volta della versione per le femmine, le 1000 Guineas vennero infatti create nel 1814. 

Le due corse presero questo nome dalla moneta che veniva utilizzata a quei tempi, la Ghinea appunto (che ammontava a 1,05 sterline). Nacquero dall’esigenza di selezionare i migliori cavalli di tre anni sulla distanza del miglio, e vennero collocate nella stagione primaverile prima del Derby. 
Le due classiche italiane sono dedicate alla Regina Elena, consorte del Re d’Italia dell’epoca, Vittorio Emanuele, e all’ippodromo dei Parioli, il vecchio impianto ippico di Roma chiuso nel 1929.

Significativo che a vincere le prime edizioni delle due corse furono cavalli (Gostaco e Madrèe) che appartenevano al conte Felice Scheibler ovvero sir Rholand, il primo grande rivale del Senatore Federico Tesio. Il quale a sua volta trionfò presto nelle Ghinee con Guido Reni e Veronesa. Tesio amava saggiare le sue femmine  migliori, vincitrici del Regina Elena, misurandole anche nel Parioli che per molti anni si corse due settimane dopo. Cosi nell’albo d’oro del Parioli troviamo i nomi immortali di femmine quali

Delleana, Nogara, Jacopa del Sellaio, Bernina e Astolfina, ma anche di campionesse non “tesiane” come Archidamia e Saccaroa. L’elenco dei laureati delle nostre Ghinee rappresenta una sintesi della meravigliosa Storia del Turf. Tra maschi e femmine ci imbattiamo nel gotha del nostro galoppo: oltre alle cavalle già citate, ricordiamo Nearco, Niccolò dell’Arca, Macherio, Botticelli, Bauto, Bonconte di Montefeltro, Mannsfeld, Ovac, Fatusael, Sikeston, Misil, Pelder, Le Vie dei Colori, Ramonti, Senlis, Worthadd, Al Rep, Duccia di Buoninsegna, Dossa Dossi, Tokamura, Angela Rucellai, Tadolina, La Zanzara, Atoll , Aranvanna, Silver Cup, solo per citarne qualcuno.

Vero Atleta, montato dalla leggenda Frankie Dettori, vincitore del Premio Parioli, e Shavasana, prima nel Regina Elena, sono stati gli ultimi trionfatori delle Ghinee nell’anno 2023.

Pony Village – Dalle ore 14.00 alle ore 17.00, all’interno del giardino Hospitality, posto di fronte all’ingresso principale, insieme alla Pony Academy verranno organizzate diverse attività per i più piccoli tra cui: battesimo della sella, “Pony Games”, approccio, cura e preparazione del pony.
Mostra dei vincitori delle Ghinee – Durante la giornata ci sarà modo per ricordare i grandi campioni del passato, fantini, scuderie e cavalli, che hanno fatto la storia di queste corse. Potrete ammirare alcuni dei più forti vincitori di Parioli e Regina Elena attraverso una mostra dedicata.

Ufficio stampa e promozione Ippodromo Capannelle | ph. Domenico Savi

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