
Endurance: “Alles Gute” per gli Italiani in Germania

“Alles gute” ovvero tutto bene per i tanti italiani impegnati a Buch, in Bavaria.
Vittorie, piazzamenti, qualifiche, sconfitte, ognuno ha vissuto la sua esperienza in Germania in una manifestazione che sta diventando negli anni, sempre più apprezzata dunque gettonata.
Al termine della gara abbiamo ascoltato alcuni commenti dei protagonisti, ovvero dei vincitori italiani nella fattispecie nelle gare FEI; abbiamo raccolto le loro dichiarazioni a caldo alcune delle quali arriveranno anche nelle prossime ore come quello della vincitrice della CEI3* 140 km. Chiara Salvadori su RK Shadow.
Partiamo dunque dalla CEI2*, da Camilla Curcio che in sella Fairykey dei Laghi ha vinto la gara a 18.61 km/h di media.
L’amazzone piemontese che a brevissimo in compagnia di Symphonik dei Laghi difenderà i colori azzurri ai Zigulì FEI Endurance European Championship 2025, ha dichiarato:
“esperienza direi più che positiva ma ancora di più, stancante! Della gara cosa posso dire, sono ormai tre anni che veniamo a correre a Buch e come sempre si respira un clima sereno e di sana competizione.
Il percorso lo trovo sempre molto bello, con queste foreste dove puoi vedere ogni sorta di animale selvatico! Sono molto contenta di Fairykey, un cavallo che veniva da una stagione sfortunata ma che quest’anno sta rispondendo più che positivamente; adesso merita un bel riposo!
Devo ringraziare come al solito Pietro Moneta, proprietario dei cavalli “dei laghi” e poi tutti i ragazzi che ci hanno aiutato in questi due giorni intensi. Quando ci si diverte la fatica è sempre dimezzata!
Posso aggiungere che sono molto felice anche per Beatrice Moneta che alla sua seconda gara internazionale ha fatto il suo secondo podio. E’ proprio vero, buon sangue non mente!
Adesso si guarda al prossimo imminente evento e speriamo sia altrettanto fortunato!“
Stessa distanza a Buch ma tra gli young riders, spazio alla vincitrice Sofia Onesto (in foto di copertina) che su Deuss by Panduss ha vinto a 18,16 orari la CEI2*YR
Microfono alla veneta dunque –
“È stata la mia prima volta in Germania. Ho maturato questa decisione per due diversi motivi: il clima migliore in confronto all’Italia in questo periodo dell’anno e la voglia di testare il mio cavallo in un percorso più tecnico in vista dei programmi futuri, così da lavorare in modo graduale.
La giornata in realtà è stata molto calda spesso con temperature sopra i 30°; trovo comunque il percorso di Buch magnifico, caratterizzato da anelli tecnici con saliscendi piacevoli e lunghi tratti in piano galoppabili e tutti immersi in una cornice fantastica.
Deuss ancora una volta è stato fantastico, ha saputo stupirmi giro dopo giro come fa di solito ma questa volta ancor di più.
Il momento in cui ho provato l’emozione più grande è stato quello della ripartenza dell’ultimo giro quando avevo scarsi due minuti dal secondo; era il momento di inserire quella marcia in più e Deuss sembrava proprio avesse capito. Consigliati anche dal mio team abbiamo volato fino alla seconda assistenza a 25/27 km/h assicurandoci l’arrivo in solitaria dunque la vittoria.
Sono ultrafelice di Deus perché ci stiamo scoprendo l’un l’altro in maniera graduale e stiamo facendo esperienza insieme.
Approfitto per ringraziare chi è stato in prima linea al mio fianco sia nella fase di preparazione della gara che nella gara stessa ovvero i miei trainers Jonny Scola e Silvia Scapin e i miei genitori a cui sono immensamente grata.
Ringrazio Daniele Serioli per questo mese di lavori affrontati insieme e per avermi seguito nella trasferta.
Ultimi ma non ultimi, le mie assistenze e poi lui Deuss, grazie a tutti“.
Scendiamo di un gradino fino alla 100 km dove anche qui troviamo in alto una bandiera italiana e finalmente un maschietto! E’ Andrea Palla a vincere la CEI1* in compagnia di Kerida a 16,63 orari.
Il cavaliere targato Emilia Romagna, racconta:
“Trovo che Buch sia una bella gara con tracciati abbastanza tecnici visti i diversi saliscendi.
Non ero venuto qui in Germania con l’intento di vincere bensì di centrare una qualifica direi dignitosa senza spingere eccessivamente.
Come spesso accade, giro dopo giro, mi sono ritrovato in una posizione ottimale e, vedendo anche i cartellini veterinari di Kerida, ci siamo guardati in faccia velocemente e all’ultimo giro abbiamo accelerato.
Ce la siamo giocata e nonostante il caldo torrido, ce l’abbiamo fatta. Sono davvero soddisfatto di come abbia risposto la mia cavalla a questa avventura. Grazie a tutti“.
HSJ X FISE
photo by Sport Endurance
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