
Giulia Ranzetti: “Io e Jack ci siamo allenati molto per arrivare pronti ai Campionati Italiani di Completo”

La giovane driver 19enne racconta emozioni, preparazione e sogni alla vigilia dei Campionati Italian di Completo – Attacchi ai Pratoni del Vivaro
Dal 10 al 12 ottobre i Pratoni del Vivaro, uno dei centri federali più prestigiosi del Paese, ospiteranno i Campionati Italiani di Completo di Attacchi 2025. Tra i protagonisti più attesi ci sarà Giulia Ranzetti Bricchetti, giovane talento della categoria young driver che a soli 19 anni si prepara a scendere in campo con il suo fedele pony Star Wings Band, per tutti Jack.
«Io e il mio pony ci stiamo allenando praticamente quasi tutti i giorni per affrontare al meglio questa gara – racconta Giulia – e siamo felici di poter gareggiare in una delle strutture più belle che ci offre la Federazione, dove possiamo allenarci e confrontarci con altri concorrenti.»
Un legame costruito nel tempo
Giulia e Jack lavorano insieme da circa quattro anni. «L’ho avuto dopo che una signora, una giudice, aveva deciso di venderlo – spiega – e allora abbiamo deciso di acquistarlo. Da lì è andato sempre meglio: abbiamo iniziato a conoscerci e ad allenarci assieme per affrontare gare sempre più importanti.»
Un percorso in crescita che li ha portati fino al debutto sulla scena mondiale. «Due settimane fa siamo tornati dai Mondiali di Radopin, in Francia. È stata un’emozione fantastica, il mio primo mondiale… e non è da tutti andarci a soli 19 anni.»
Allenamenti quotidiani e lavoro da terra
La preparazione di un cavallo da attacchi richiede costanza, pazienza e cura dei dettagli. «Mi alleno attaccando Jack con la carrozza – racconta – ma lo lavoro anche da terra con le doppie longie, che lo aiutano con la mobilità della schiena e con l’impostazione di una corretta incollatura. I cavalli d’attacco vanno anche montati o comunque aiutati con un altro tipo di allenamento, non solo attaccati a una carrozza.»
Una delle caratteristiche che rende unica questa disciplina è il modo in cui si comunica con l’animale. «A differenza della sella, dove puoi sentire tutta l’attenzione del cavallo sotto di te, noi possiamo utilizzare praticamente solo le mani. Dalle mani dobbiamo capire tutto: se ha paura, se è coraggioso… qualsiasi cosa.»
Uno sport individuale ma di squadra
Gli attacchi sono spesso considerati sport individuali, ma in realtà hanno una forte componente di squadra. «Possiamo definirlo anche uno sport di squadra – sottolinea Giulia – perché sei tu con i tuoi cavalli, se hai un attacco multiplo, oppure solo con il tuo cavallo, ma hai bisogno anche di un team dietro di te. Serve un groom e serve un allenatore: è uno sport completo.»
Il groom, in particolare, ha un ruolo fondamentale: «Con il groom devi avere un rapporto di fiducia, perché ti aiuta anche durante la competizione. Se hai qualcuno di fidato dietro, si crea un vero e proprio binomio anche con lui.»
Una passione nata da bambina
L’amore per i cavalli accompagna Giulia da quando aveva appena quattro anni. «Ho iniziato perché anche mia mamma amava andare a cavallo – racconta – e un giorno mi hanno portato in un maneggio: da lì è iniziata un po’ la mia carriera equestre.»
Oggi, nella struttura di famiglia, Giulia si allena ogni giorno e continua a prendersi cura dei suoi vecchi pony: «Sono quelli che usavo prima nelle competizioni e a cui sono molto affezionata. Non riesco a darli via. Però quello di punta è Jack.»
Programmazione e obiettivi futuri
La pianificazione della stagione agonistica è frutto di un lavoro attento e condiviso. «All’inizio dell’anno io e il mio istruttore guardiamo le gare principali in Italia e all’estero e da lì mettiamo giù un piano di allenamenti e di gare, scegliendo quelle più importanti a cui non mancare.»
Il suo tecnico è Cristiano Cividini, figura centrale nel suo percorso. «È stato lui a dirmi di acquistare Jack perché saremmo potuti diventare un buon binomio. Mi ha portato in tutte le gare che ho fatto quest’anno e siamo stati insieme per tutta la stagione. Adesso ci ritroveremo ai Pratoni.»
Con i Campionati Italiani ormai alle porte, Giulia non perde di vista nemmeno ciò che verrà dopo. Oltre ai sogni sportivi, infatti, c’è anche un futuro da costruire fuori dal campo gara: «Finita questa stagione vorrei concentrarmi un po’ sulla mia carriera scolastica. Sto cercando di entrare all’università di fisioterapia: ho già sostenuto un test e ne ho un altro in programma. Non è facile tenere tutto insieme, ma cerco di dare il massimo su entrambi i fronti.»
Determinazione, disciplina e sogni sono il bagaglio con cui Giulia Ranzetti si prepara ad affrontare i Campionati Italiani di Completo di Attacchi.
Per lei e Jack non sarà solo un appuntamento agonistico, ma una nuova tappa di crescita, un’occasione per trasformare anni di lavoro quotidiano in esperienza e fiducia.
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