Hobby Horse, per mettersi nei suoi panni
L’hobby horse è uno sport nato in Finlandia, terra dove ha un seguito pazzesco, specialmente tra i più giovani, tanto da contare, tra le sue file, una community di oltre 10.000 appassionati.
Questa attività consiste nell’eseguire percorsi di salto ostacoli e riprese di dressage dalla difficoltà crescente, a cavallo di… un manico di scopa alla cui estremità si trova la testa di un cavallo, ovviamente di pelouche, con tanto di orecchie, criniera, redini.
Questa specialità para-equestre fa parte da anni delle abitudini dei ragazzini del Nord Europa così come di quelli inglesi, tanto che lo scorso settembre al Bury Farm Equestrian Centre di Luton, a nord di Londra, si sono tenuti campionati mondiali di hobby horse.
Questa realtà, che sino a poco tempo orsono, non conoscevamo se non per qualche divertente video “scrollato” sui social, si sta prepotentemente facendo spazio nel paradigma equestre italiano e internazionale.
Come tutte le novità, anche l’hobby horse non è esente dal suscitare polemiche e perplessità, tuttavia vale la pena sottolineare quali sono le potenzialità di questa nuova disciplina che, dal 2025, inizieremo a vedere praticare anche nei centri ippici di casa nostra.
Avvicinarsi al maneggio
Spesso, chi non conosce questo mondo, lo vede come lontanissimo dal proprio, si può dire un’altra realtà. E invece il mondo equestre è ricco e variegato e, soprattutto, colmo di appassionati che amano trascorrere le loro giornate all’aria aperta immersi nella natura.
Insomma, un po’ quello che noi tutti ci auguriamo facciano i ragazzi dei quali troppo spesso notiamo solo la propensione a isolarsi dietro a degli schermi. Non è così automatico, però, che un genitore non appassionato di cavalli spinga suo figlio verso questo sport visto come caro e pericoloso.
Ecco diciamo che l’hobby horse, decisamente più economico e che permette di stare con i piedi per terra, può essere un primo approccio per neofiti curiosi. Poi la scuderia farà il resto, in quanto luogo di socializzazione, di animali, di natura e di risate.
Insomma, perché non vedere questa nuova attività come un’opportunità per avvicinare sempre più giovani e giovanissimi al nostro amato mondo dei cavalli? Del resto la coda lunghissima di bambini pronti a sfidarsi nell’area riservata di Fieracavalli potrebbe essere un indizio in tal senso.
Come se fossi lui
Esiste anche un altro aspetto educativo nell’hobbie horse, ed è quello di essere, per una volta, il cavallo. Sono i ragazzini a cavallo della loro scopa dal muso di pony a doversi, ovviamente, cimentare nelle riprese, con i cambi di andatura, con la necessità di essere precisi a preparare ed eseguire le figure in programma proprio in corrispondenza della lettera richiesta.
Così come sono i bambini a dover saltare, rendendosi conto dello sforzo che deve fare il cavallo, di quanto sia facile buttare giù una barriera, quanto una girata e un avvicinamento ben fatto possano fare la differenza. Insomma è un modo divertente e coinvolgente per mettersi nei panni dei cavalli e, magari, imparare a rispettarli maggiormente, curando in modo più attento e appropriato la tecnica.
Però quel calore…
I vantaggi di questa divertente disciplina sono molteplici e da non sottovalutare, anzi possono essere una risorsa per l’equitazione di base con lo scopo di appasionare gli “hobbisti” ai cavalli in carne ed ossa.
Sì perché si può fare come se fosse un percorso di salto ostacoli o una ripresa di dressage, forse un domani anche un cross, perché no, ma manca un pezzo… l’altro pezzo di cuore di questo sport, il cavallo, che è proprio quello che rende il nostro sport unico al mondo. Quindi ben venga l’hobby horse se anche solo un bambino, che inizia per gioco, decide di preferire il maneggio all’IPhone!
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