Idrofobia nei cavalli: origini, dinamiche e implicazioni per l’addestramento.

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Idrofobia nei cavalli: origini, dinamiche e implicazioni per l’addestramento.

Ecco alcuni motivi per cui i cavalli potrebbero avere paura dell’acqua.

Uno dei motivi principali potrebbe essere l’inesperienza, se non ha mai visto o attraversato corsi d’acqua, potrebbe essere titubante o spaventato.
I cavalli si affidano molto alla vista per valutare il terreno e non vedendo il fondo possono inquietarsi; se l’acqua è torbida, potrebbe sembrargli pericolosa. Anche rumori o riflessi strani; il rumore dell’acqua corrente, o i riflessi del sole sull’acqua, possono spaventarlo.

Eventi traumatici passati.

Un’esperienza negativa con l’acqua può generare una risposta di paura ma molti cavalli non hanno paura dell’acqua.
Alcuni amano sguazzarci o nuotarci. I cavalli abituati a guadare fiumi o a lavorare in ambienti con acqua imparano a gestirla senza paura. Con addestramento graduale e positivo, quasi tutti cavalli imparano ad affrontare l’acqua serenamente.

Ecco alcuni motivi per cui un cavallo potrebbe avere paura dell’acqua:

come abbiamo anticipato, l’inesperienza, se non ha mai visto o attraversato corsi d’acqua, potrebbe essere titubante o spaventato.
Eventi traumatici passati: un’esperienza negativa con l’acqua può generare una risposta di paura.

Con addestramento graduale e positivo, quasi tutti i cavalli imparano ad affrontare l’acqua serenamente.

Capire la paura

La diffidenza verso l’acqua è una reazione del tutto naturale, soprattutto se il cavallo non ha mai avuto occasione di familiarizzarci. L’acqua può apparire come una minaccia, e affrontarla richiede tempo e pazienza. Non si tratta di imporsi, ma di costruire fiducia reciproca.

Inizia da terra, prima ancora di montarlo

Accompagna il cavallo vicino a una pozzanghera, un ruscello o una zona dove sia presente dell’acqua. Lascialo osservare, annusare, valutare. Non forzarlo ad avvicinarsi subito: l’obiettivo è che si senta a proprio agio nei pressi dell’acqua, senza tensioni.

Piccoli passi per grandi risultati

Comincia con situazioni semplici: una pozzanghera, un vialetto bagnato o un telone inumidito possono essere ottimi strumenti per iniziare. Ogni minimo progresso va premiato: una voce calma, una carezza o un piccolo premio (se ne fai uso) rafforzano l’esperienza positiva.

Acqua e toelettatura

Durante le operazioni di pulizia, abitualo gradualmente al contatto con l’acqua. Usa una spugna o il tubo, iniziando da zone meno sensibili come le spalle. Solo in un secondo momento passa a gambe, pancia e testa. Se mostra segni di disagio, torna indietro allo step precedente.

Il potere del branco

I cavalli sono animali sociali: se hai la possibilità, coinvolgi un altro cavallo che già si sente a suo agio con l’acqua. Il tuo potrebbe essere incoraggiato a seguirlo, affidandosi al suo esempio.

La tua calma è la sua sicurezza

Evita di mostrare nervosismo: il cavallo percepisce e amplifica le nostre emozioni. Niente punizioni, niente forzature. Solo tempo, costanza e rispetto dei suoi tempi.

Quando salirgli in sella

Solo dopo che da terra si mostra rilassato, puoi tornare verso l’acqua montato. Chiedigli pochi passi, poi fermati, loda e riprova. Se si blocca o si gira, non insistere. L’obiettivo è che associ la calma e la fiducia alla presenza dell’acqua, anche in sella.

Ogni cavallo ha i suoi tempi

Alcuni superano la paura in poche ore, altri impiegano giorni o settimane. Non c’è una regola, ma una certezza sì: mai creare traumi. La vera vittoria è un cavallo sereno, che si fida di te.

HSJ testo e foto

© Riproduzione riservata.

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