
Il cavallo può imparare fino a 100 comandi diversi.

Quando pensiamo ad animali intelligenti, spesso ci vengono in mente cani o delfini. Eppure, il cavallo – con cui l’essere umano condivide una relazione millenaria – è molto più intelligente di quanto si creda.
Studi e osservazioni dimostrano che un cavallo ben addestrato può imparare fino a 100 comandi diversi, sia vocali che gestuali o sensoriali.
Intelligenza equina: più di istinto
Il cavallo è spesso sottovalutato in termini cognitivi perché è un animale da preda, quindi guidato da riflessi e comportamenti di sopravvivenza. Tuttavia, la sua capacità di apprendimento, memoria e problem solving è sorprendente:
Riconosce volti umani e voce del proprietario, è capace di associare azioni a parole o movimenti del corpo, riesce a risolvere problemi semplici (es. aprire un chiavistello, cercare cibo nascosto), sa adattarsi a situazioni nuove o complesse, soprattutto se motivato positivamente.
Come apprendono i cavalli?
Il cavallo impara attraverso associazione e ripetizione, proprio come gli altri animali domestici. Il metodo più efficace è il rinforzo positivo, ossia premiarlo (con cibo, voce, carezze) quando compie l’azione corretta.
I tipi di comandi che può apprendere includono:
Comandi vocali: “Avanti”, “stop”, “gira”, “trotta”, “indietro”, ecc.
Segnali gestuali: movimenti della mano, posture del corpo.
Stimoli sensoriali: pressione delle gambe, tocchi leggeri sulla pelle (es. aiuti dell’equitazione).

Con il tempo, un cavallo può riconoscere fino a 100 segnali diversi, soprattutto se l’addestramento è costante e rispettoso.
Alcuni cavalli riescono ad aprire porte o cancelli, riconoscere colori, forme o oggetti (in test cognitivi), rispondere a quiz semplici (es. premere con il muso su una risposta corretta), comunicare bisogni specifici (come voler uscire, mangiare, o ricevere attenzioni).
In ambito sportivo o terapeutico, i cavalli dimostrano una notevole capacità di concentrazione, autocontrollo e adattamento, segno evidente della loro intelligenza emotiva.
Relazione uomo-cavallo: una comunicazione a due vie
Un cavallo non si limita a eseguire comandi: interagisce, osserva e interpreta. Impara a leggere le emozioni umane, come la rabbia, la calma o la paura, e spesso modula il suo comportamento di conseguenza. Questo rende la relazione con lui profonda e unica.
“I cavalli non sono semplici esecutori. Sono partner sensibili e consapevoli, capaci di apprendere, comunicare e fidarsi.”
Possiamo quindi evidenziare che i cavalli sono più intelligenti di quanto si pensi; possono imparare fino a 100 comandi diversi, tra vocali, gestuali e sensoriali; l’apprendimento si basa sulla ripetizione, fiducia e rinforzo positivo; la comunicazione con il cavallo è bidirezionale e affettiva.
Rita Leo
foto Stefanoo Sechi
fonti: Equine cognition: Learning and memory in the horse – Journal of Veterinary Behavior
Intelligenza animale – Giorgio Vallortigara
Ricerche pubblicate dall’Università di Pisa e University of Sussex sull’intelligenza emotiva e sociale nei cavalli
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