
Il linguaggio del corpo del cavallo: come capire emozioni e stati d’animo

Il linguaggio del corpo del cavallo è un codice sottile, fatto di gesti, movimenti e posture. A differenza dell’uomo, il cavallo utilizza pochissimi suoni, come nitriti, sbuffi o soffi, ma comunica in modo estremamente efficace attraverso il linguaggio non verbale. Imparare a interpretare questi segnali è essenziale per stabilire un rapporto di fiducia e migliorare la comunicazione con il proprio compagno equino.
Comprendere la comunicazione del cavallo
Ogni cavallo sviluppa nel tempo un vocabolario personale, influenzato dalle proprie esperienze, dal carattere e dal grado di addestramento. Tuttavia, esistono segnali comuni a tutti i cavalli, riconoscibili osservando attentamente il corpo, la posizione della testa e del collo, gli occhi, le orecchie, la bocca, la coda e i movimenti generali.
Lo studio del linguaggio corporeo equino non serve solo per capire se il cavallo è tranquillo o agitato, ma anche per prevenire situazioni di stress o conflitto, e per rinforzare il legame di fiducia tra cavallo e cavaliere.
Come leggere i segnali del cavallo
L’interpretazione del linguaggio corporeo del cavallo richiede attenzione ai dettagli. Ecco alcune delle espressioni più comuni e cosa significano.
1. Cavallo sottomesso o succube
Un cavallo in posizione succube si muove lentamente di lato, con la testa e il collo leggermente abbassati. Le orecchie e gli occhi si muovono lateralmente, mentre la mascella rilassata e il lieve nitrito indicano sottomissione. La coda è distesa e i muscoli rilassati.
2. Cavallo aggressivo
Un cavallo aggressivo tende a voltare le spalle o a muoversi all’indietro. Le orecchie sono appiattite, gli occhi rivolti all’indietro, e la bocca mostra i denti con sbuffi e narici dilatate. Il corpo è teso e la coda si muove bruscamente: segnali chiari di ostilità e potenziale pericolo.
3. Cavallo nervoso
Il cavallo nervoso mostra movimenti repentini — galoppa, ruota su se stesso, si arresta bruscamente. Tiene la testa alta, le orecchie in costante movimento e respira affannosamente. La coda sollevata e rigida è un segno di forte eccitazione o ansia.
4. Cavallo impaurito o spaventato
Quando un cavallo è impaurito, il suo primo istinto è la fuga. Tende i muscoli, abbassa leggermente le orecchie e compie respiri brevi e rapidi. Se invece è spaventato, si blocca, trattiene il respiro e fissa la fonte del pericolo, con orecchie tese e corpo rigido.
5. Cavallo irascibile
Un cavallo irascibile può avvicinarsi minacciosamente, scalpitare e mostrare i denti. Le orecchie sono rivolte all’indietro, lo sguardo è fisso in avanti e la coda è bloccata. È importante non forzarlo e lasciargli spazio per calmarsi.
6. Cavallo diffidente
Il cavallo diffidente resta immobile ma attento: osserva, annusa e sbuffa, con la coda bassa e le orecchie puntate in avanti. Serve pazienza e rispetto per conquistare la sua fiducia.
7. Cavallo stanco o depresso
Un cavallo stanco ha la testa e il collo abbassati, occhi e orecchie rivolti verso il basso e respiri profondi. Quando invece è depresso, i movimenti sono lenti, il respiro superficiale e la temperatura corporea più bassa del normale: segnali che non devono essere ignorati.
8. Cavallo sicuro e fiducioso
Un cavallo sicuro appare rilassato ma attento. La testa è leggermente sollevata, le orecchie orientate in avanti o di lato, la respirazione regolare e la coda sollevata. Questo è lo stato ideale per lavorare, montare o semplicemente godersi la reciproca compagnia.
Perché conoscere il linguaggio del corpo del cavallo è importante
Capire i segnali corporei del cavallo significa entrare nel suo mondo e comunicare in modo più naturale. Un cavaliere o proprietario che sa leggere queste espressioni può intervenire con calma, prevenire reazioni di difesa o paura e creare un legame basato su fiducia e rispetto reciproco.
Inoltre, un corretto approccio alla comunicazione equina migliora la sicurezza, in scuderia, durante l’addestramento e nelle competizioni, e favorisce il benessere fisico e mentale dell’animale.
Reference “Il manuale di equitazione”