Il purosangue, eleganza e velocità

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Cavallo-purosangue

Continua il viaggio di HSJ nel vasto mondo delle differenti razze che fanno parte dell’universo equestre, sia a livello sportivo che non. Oggi, salperemo per andare alla scoperta di quello che può essere considerato la Formula 1 dei cavalli, il purosangue. Un cavallo agile, resistente e molto veloce, essenzialmente nato dall’incrocio di tre razze che gli hanno donato le caratteristiche per cui lo conosciamo.

Quando si parla di purosangue, il primo microcosmo del mondo equestre che ci viene in mente, è senza dubbio l’ippica. Nato proprio per le corse sulla velocità, la continua selezione genealogica ha portato questa razza ad essere sempre più veloce e sempre più resistente. Chi si avvicina al purosangue, però, deve sapere anche che sono animali molto delicati, spesso più di tutte le razze presenti nel mondo. Ma partiamo dalle origini.

Noto anche come Thoroughbred, affonda le sue radici nel XVIII secolo, quando furono selezionati incroci di tre razze: il Darley Arbian, il Byerly Turk ed il Godolphin Arabian.

La lunga selezione durata secoli ha portato il purosangue ad avere una struttura snella e muscolosa con gambe lunghe e collo muscoloso. Focalizzandoci sulle gambe, hanno tendini forti e flessibili e ginocchia ampie, per rilasciare a terra tutta la potenza derivante soprattutto dal posteriore molto muscoloso.

Non sono dei cavalli molto grandi, infatti la loro altezza varia mediamente tra i 160 e i 170 centimetri, l’elemento che contraddistingue, spesso, non sempre, un cavallo da corsa molto forte/veloce, da un altro meno performante è la larghezza della gabbia toracica, petto, e glutei posteriori.

Ovviamente questa non è una regola, però se si passa sotto la lente tutta la storia dei migliori cavalli da corsa, si potrà notare che hanno determinate caratteristiche comuni.

Rispetto ai cavalli utilizzati per le altre competizioni, che sia il salto ostacoli, il dressage, o il barrel, per citarne alcuni, il purosangue ha un carattere più vivace, è molto attento e incredibilmente sensibile al cavaliere.

Sono competitivi per natura e molto determinati, capita spesso di vedere nelle corse, cavalli che reagiscono agli attacchi degli avversari, anche sembrando già battuti.

I cavalli purosangue, non solo sono sensibili a ciò che li circonda, ma anche per quel che riguarda l’alimentazione, infatti, è di fondamentale importanza creare una dieta bilanciata. Durante il periodo di attività agonistica, prendendo in considerazione l’allenamento per le corse al galoppo o in siepi, la base quotidiana parte dal fieno e dalla biada, con l’aggiunta di mangimi specifici per l’alto livello di sforzo raggiunto durante gli allenamenti o le corse.

Immancabile un’abbondante dose di acqua con qualche aggiunta di sali minerali, per tenerli sempre idratati ed elastici. I piedi richiedono un’attenzione particolare, perché da loro parte tutto, quindi è necessario collaborare a stretto contatto con un buon maniscalco.

Avendo piedi e gambe sensibili, possono ricadere in qualche infortunio, qui è imprescindibile tenerli monitorati e affidarsi ad un veterinario per controlli peiodici.

Sono una razza socievole ed amano stare in gruppo, riconoscono molto facilmente “la mano” di chi li gestisce e accettano più volentieri determinate tipologie di cavalieri, rispetto al altre, ma anche qui dipende dal loro temperamento.

Sono cavalli duttili, spesso si sente dire il detto “So nice, we use them twice”, riferendosi al fatto che dopo la carriera di corse, vengono reinventati in moltissime discipline. Data la loro sensibilità ed empatia, sono spesso utilizzati nell’ippoterapia.

Riguardo l’allevamento, per quel che concerne il puro lato agonistico ed ippico, la selezione è sempre più studiata, ma i purosangue sono anche utilizzati dagli allevatori per creare incroci che diano cavalli performanti anche in altre discipline.

Essendo abituati ad essere scattanti e veloci, l’inserimento in maneggio è consigliato a dei cavalieri che abbiamo già una buona base di esperienza, perché potrebbe non essere così semplice insegnare loro a lavorare a dei ritmi differenti.

In generale in purosangue è una razza apprezzata da la stragrande maggioranza degli appassionati, sia per la loro eleganza sia per le differenti possibilità di lavoro che regalano ai loro èroprietari e cavalieri.

Damiano Poggi

© Riproduzione riservata.

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