Intervista di HSJ a Gudrun Patteet
L’ambiziosa amazzone belga
Nell’incantevole scenario del Dublin Horse Show, andato in scena dal 10 al 13 agosto, il team di Horseshowjumping.tv ha avuto l’opportunità di incontrare l’amazzone belga Gudrun Patteet.
Gudrun, classe 1985, continua a catturare l’attenzione grazie ai suoi costanti successi; non per niente, prima che venissero pubblicate le liste ufficiali dei partecipanti, figurava come amazzone di riserva per la squadra Belga ai Campionati Europei di Milano 2023.
Attualmente classificata al 98º posto della ranking mondiale FEI di salto ostacoli, l’ambiziosa 38enne ha dimostrato costanza e determinazione nel suo percorso, riflettendo il suo impegno, la sua passione e la sua dedizione per questo sport.
Tra i suoi successi, spicca la medaglia di bronzo conquistata agli Young Horses World Championship di Lanaken nel 2018, in sella a Sea Coast Crystal De Leau, oltre che una medaglia d’argento a squadre agli European Young Riders Championships nel 2004.
Il suo cavallo di punta attualmente è lo stallone Zanghersheide di 9 anni Sea Coast Enjoy Z (Fientje Van Hrg 4×4 x Parco). Gudrun lo ha definito “il cavallo del suo futuro”.
Quando le abbiamo chiesto da chi riceve principalmente il supporto che le permette di continuare la sua carriera da professionista, ha parlato degli sponsors che la appoggiano e supportano, dei proprietari dei cavalli che monta e, soprattutto, di suo marito.
La sua passione, ci ha raccontato, inizia grazie a sua madre: “A un certo punto mia madre ha deciso di comprare un cavallo per divertimento”. Da quel momento non si è mai più allontanata da questi splendidi animali, ha poi continuato: “Così sono entrata nel mondo dei cavalli, ovviamente ho iniziato la mia carriera con i pony”. Da quel momento è ha collezionato una lunga serie di successi.
Tra le ambizioni future dell’amazzone ci sono sicuramente i Belgium Championships e lo CSIO di Ascona. Dopo essere sfumata l’opportunità di gareggiare a Milano, resta la speranza di poter partecipare ai prossimi Europei.
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Foto Marta Fusetti (c)
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