
La gestione alimentare di un cavallo che deve essere trasportato

La gestione alimentare di un cavallo che deve essere trasportato su brevi, medie o lunghe distanze richiede attenzione per prevenire stress e mantenere il benessere generale. Il disagio causato dal trasporto nei cavalli è stato chiaramente evidenziato in vari studi e le sue implicazioni sul benessere degli equini sono ampiamente riconosciute.
Che cosa si intende con il termine “stress”? Pur essendo un concetto familiare a molti, definirlo non è semplice. È stato descritto come il risultato di impatti negativi derivanti dalle pratiche di gestione o dalle condizioni ambientali, che obbligano l’animale ad alterare il proprio stato naturale o comportamento. Questo adattamento serve a prevenire disfunzioni fisiologiche, facilitando così l’adattamento dell’animale al suo ambiente.
Ecco alcune linee guida su come gestire l’alimentazione in queste situazioni:
Trasporto su breve distanza (fino a 3 ore)
L’alimentazione di un cavallo che deve essere trasportato per brevi tratti dovrà essere regolare: verrà mantenuta la dieta normale del cavallo, assicurando che abbia accesso a fieno di buona qualità durante il viaggio per aiutare a mantenere la calma e favorire la salivazione, che è fondamentale per la protezione gastrica.
Un altro aspetto da considerare è quello che riguarda l’idratazione. Si consiglia di verificare che il cavallo sia ben idratato e offrire acqua prima della partenza. (Leggi l’articolo: La corretta idratazione del cavallo: l’uso degli elettroliti nella dieta equina)
Uno special advice che vale per tutte le distanze: evitare la somministrazione dei reidratanti in pasta subito prima di partire, poiché se il cavallo non ha accesso all’acqua e non si abbevera regolarmente, si creerà uno squilibrio osmotico: il corpo richiamerà acqua dai tessuti e dal sangue verso l’intestino per tentare di diluire i sali minerali e questo provocherà diarrea osmotica, disturbi elettrolitici con peggioramento della disidratazione.

Trasporto su media distanza (3-8 ore)
La gestione alimentare di un cavallo che deve essere trasportato per un lasso di tempo che va da 3 a 8 ore, prevede la riduzione lieve della quantità di concentrati (cereali) il giorno del viaggio per evitare problemi digestivi, dato che lo stress colpisce prevalentemente l’apparato gastro-enterico.
Non ci sono invece limitazioni per il foraggio che potrà essere servito anche in rete da slow feeding in modo da consentire al cavallo l’accesso libero al fieno. L’acqua dovrà essere messa a disposizione regolarmente per mantenere l’idratazione. Ricordiamoci che un cavallo stressato riduce l’assunzione di cibo e anche quella di acqua e problematiche legate alla disidratazione saranno impattanti sul risultato delle performance una volta arrivato a destinazione.

Trasporto su lunga distanza (oltre 8 ore)
Nei giorni precedenti un trasporto del cavallo su lunga distanza è d’obbligo assicurarsi che la dieta sia bilanciata e ricca di fibre. L’integrazione della razione con probiotici e prebiotici è consigliata per sostenere la flora intestinale, che può essere disturbata dallo stress del viaggio.
Un altro suggerimento è quello di somministrare, a partire da diversi giorni prima del viaggio, un mangime complementare con effetto gastroprotettore. Questo proteggerà la mucosa con effetto barriera, impedendo agli acidi gastrici di lederla e consentirà di diminuire le reazioni da stress.
Altrettanto importante sarà la predilezione di fibre a discapito dei concentrati per diminuire il rischio di problemi digestivi. Alcuni cavalli potrebbero ridurre il consumo di cibo durante il viaggio lungo o essere inappetenti del tutto, quindi è essenziale monitorare quanto mangiano.
È opportuno quindi organizzare delle soste regolari per valutare i consumi di cibo e durante queste pause, se è possibile e sicuro, consentire loro di scendere, muoversi e abbeverarsi. Se ciò non è possibile, offrire acqua e controllare il cavallo regolarmente.
Numerosi cavalli si abituano al trasporto già da puledri, anche molti soggetti che non hanno mai viaggiato prima, frequentemente si adattano a essere caricati e confinati in un van o trailer. Tuttavia, una piccola minoranza di cavalli può risultare problematica durante il trasporto, e per questi è essenziale implementare strategie appropriate come l’impiego di mangimi complementari con effetti calmanti a base di estratti di piante per un migliore controllo dello stress e favorire il rilassamento.
La gestione alimentare di un cavallo che deve essere trasportato su lunga distanza deve prevedere la protezione del sistema muscolare dalla formazione inevitabile di acido lattico dovuta al costante sostegno e movimento del cavallo per mantenere la postura eretta e la posizione all’interno del van o trailer durante il tragitto. Possiamo valutare l’utilizzo di sostanze antiossidanti come vitamina E e Selenio o la combinazione di queste con sostanze che contrastino la formazione di acido lattico.
La corretta gestione alimentare di un cavallo che deve essere trasportato su brevi, medie o lunghe distanze può aiutare a ridurre l’impatto dello stress del viaggio e mantenere il cavallo in buona salute e pronto a performare al suo arrivo.
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