Magnetoterapia: un investimento sul benessere del cavallo 

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Chi è del settore lo sa bene, i cavalli sono atleti al 100% e come tali vanno trattati. Esattamente come tutti gli sportivi, infatti, affrontano uno stress fisico non indifferente, inevitabile durante l’allenamento, e che varia a seconda del tipo di attività, dell’intensità di essa e delle condizioni climatiche.

Acido lattico, risentimenti muscolari e affaticamento, quindi, sono dietro l’angolo e possono compromettere il benessere del cavallo. Per capire come aiutare i nostri atleti a quattro zampe a stare meglio e, di conseguenza, a migliorare le loro performance, abbiamo chiesto l’aiuto della Dottoressa Carlotta Caminiti, responsabile del Centro Veterinario Le Cicogne, in provincia di Novara, che, con il consueto entusiasmo è venuta in nostro aiuto. Esperta in riabilitazione, la Dottoressa Caminiti ha, da sempre, sposato una filosofia volta al benessere del cavallo a 360°. 

Profonda conoscitrice dei nostri amici equini, non solo da un punto di vista scientifico, ma anche empatico, ricerca da sempre soluzioni per farli stare meglio e far godere loro una vita lunga, sana e appagante.

Per quanto riguarda la nostra richiesta in merito a un metodo per aiutare i nostri cavalli atleti a non soffrire del cosiddetto “male del lunedì”, o, comunque, ad aiutarli in periodi di intensa attività, la Dottoressa Carlotta, si è addentrata nella spiegazione dell’importanza della magnetoterapia, ampiamente usata in medicina umana da molti anni e, ad oggi, di uso comune e pratico anche in medicina equina.

Acido lattico, fastidio e dolore

In seguito ad allenamenti ad alta intensità, l’affaticamento muscolare è inevitabile, specialmente dopo un lavoro in gran parte anaerobico, questo a causa dell’accumulo di acido lattico nei muscoli.

Quando l’esercizio fisico è intenso e prolungato, infatti, le cellule non hanno abbastanza ossigeno per produrre tutta l’energia che serve e quindi usano la glicolisi come fonte primaria di energia, che, come prodotto finale, ha proprio l’acido lattico che si accumula a livello muscolare e deve essere smaltito nelle ore successive allo sforzo. Ad aggravare questa situazione entra il gioco il “riposo forzato” in box in seguito allo sforzo.

Per metabolizzare l’acidosi, infatti, i cavalli dovrebbero potersi muovere mentre, spesso, sono costretti in box senza la possibilità di smaltire in modo adeguato lo sforzo. Come primo intervento, quindi, in seguito a sforzi intensi, permettiamo ai nostri atleti di riprendersi dallo sforzo rilassandosi al paddock dove hanno modo, non solo di smaltire l’acido accumulato, ma anche di svuotare la testa e rigenerarsi.

Risentimenti muscolari

Anche i cavalli gestiti al meglio, quindi liberi di godersi il meritato relax al prato, possono risentire di affaticamenti muscolari o contratture che possono causare deficit a livello di salute generale. 

Alla lunga, infatti, i dolori muscolari predispongono i cavalli agli infortuni, oltre a diminuire notevolmente la riuscita nello sport e a renderli stanchi e nervosi. 

Per provvedere al meglio tutte queste situazioni, un ausilio essenziale e che può essere gestito direttamente in scuderia, è la magnetoterapia, ovvero una terapia fisioterapica abbondantemente utilizzata in medicina umana con risultati in genere ottimi, soprattutto sulle fratture ossee, ma non solo!

I campi… magnetici

I campi di applicazione della magnetoterapia sui cavalli sono parecchi ed esistono diversi macchinari che possono essere utilizzati oltre che a scopo terapeutico, anche per la preparazione prima dello sforzo, ma che risultano particolarmente efficaci anche nel favorire il defaticamento dopo un’attività fisica intensa. 

Gli apparecchi per la magnetoterapia producono un’energia che crea un campo magnetico pulsato, con diversi effetti a seconda delle frequenze erogate. Più un apparecchio è in grado di erogare energia sfruttando frequenze diverse, più sarà in grado di trattare un elevato numero di problematiche che colpiscono diversi parti del corpo del cavallo. 

Un uso semplice

Da molti anni sfruttata sugli umani, la magnetoterapia è entrata prepotentemente nelle scuderie grazie alla semplicità di utilizzo, ai tanti benefici che porta e, non meno importante, grazie alla quasi totale assenza di effetti collaterali.

 Sono state diverse le aziende leader nel settore della magnetoterapia umana ad affacciarsi al mondo equestre, una su tutte la Globus che ha creato ausili terapeutici quali gambali o coperte facilmente applicabili e utilizzabili dai proprietari o dagli addetti della scuderia, senza il bisogno dell’intervento di un professionista.

 Ed ecco che diventa semplice usare la magnetoterapia come “riscaldamento” pre gara, come defaticamento post lavoro intenso, ma anche per eseguire delle terapie mirate per ridurre l’infiammazione locale e per promuovere la guarigione di tessuti lesionati come tendini, legamenti o addirittura ossa, nel caso di fratture o edemi ossei.

Investire sul futuro

Con un’adeguata preparazione e attenzione ai segnali del corpo, possiamo contribuire a mantenere i nostri amati cavalli al massimo della forma, pronti ad affrontare ogni sfida con energia e vitalità. 

Impariamo quindi a garantire un futuro ai nostri amici, tramite la preparazione atletica, una vita sana e la prevenzione. 

Con un investimento accessibile e un utilizzo semplice, la magnetoterapia è un ottimo aiuto per migliorare la vita dei nostri cavalli sportivi.

© Riproduzione riservata.

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