
Melanomi nei cavalli grigi: diagnosi precoce e trattamenti innovativi
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Una minaccia silenziosa per i cavalli grigi: cosa sapere per intervenire in tempo
I melanomi nei cavalli grigi sono tra le neoplasie cutanee più comuni. Nonostante spesso crescano lentamente e inizialmente appaiano innocui, molti di questi tumori possono evolvere in forme maligne con conseguenze gravi, fino a compromettere la qualità della vita e, nei casi più avanzati, la sopravvivenza dell’animale.
Secondo una revisione pubblicata nel 2023 su Animals da José Pimenta et al., oltre il 90% dei tumori melanocitari nei cavalli sono inizialmente benigni, ma circa due terzi tendono a diventare maligni col tempo. La diagnosi precoce e un trattamento adeguato sono fondamentali per evitare complicazioni. In questo articolo scopriamo come riconoscere questi tumori, quali cavalli sono più a rischio, e quali sono le opzioni terapeutiche più promettenti.
Cosa sono i tumori melanocitari equini?
I tumori melanocitari derivano dalla proliferazione anomala dei melanociti, cellule presenti nello strato basale della pelle e nei follicoli piliferi, responsabili della produzione di melanina. La melanina, oltre a conferire il colore al mantello, ha anche un ruolo protettivo contro i raggi UV.
Nei cavalli grigi, la comparsa di tumori melanocitari è strettamente legata a una mutazione genetica nota come duplica STX17, che causa un aumento della proliferazione dei melanociti. Questo processo, insieme ad altri fattori genetici (come alterazioni nei geni ASIP e MITF), rende questi soggetti particolarmente predisposti allo sviluppo di tumori cutanei pigmentati.
Anche se molti tumori melanocitari iniziano come benigni (melanocitomi), la trasformazione in melanomi maligni è comune, soprattutto con l’avanzare dell’età.
Chi sono i cavalli più a rischio?
I cavalli grigi sono i principali candidati allo sviluppo di melanomi cutanei. La revisione cita una prevalenza fino all’80% nei cavalli grigi sopra i 15 anni di età, con un rischio crescente con l’età e la progressiva depigmentazione del mantello.
Alcune razze risultano particolarmente predisposte, tra cui:
- Lipizzani
- Arabi
- Andalusi
- Thoroughbred grigi
Tuttavia, anche cavalli non grigi (baio, sauro) possono sviluppare melanomi, spesso in forme più aggressive e con maggiore propensione alla metastasi precoce.
Come riconoscerli? Sintomi e classificazione clinica
I tumori melanocitari si presentano in genere come noduli cutanei scuri, spesso localizzati in zone tipiche come:
- Base della coda
- Area perianale
- Genitali esterni
- Palpebre e labbra
La classificazione clinica si suddivide in quattro tipi principali:
- Naevus – benigni, frequenti nei giovani, anche non grigi.
- Dermal melanoma – noduli singoli, in cavalli adulti grigi.
- Dermal melanomatosis – noduli multipli e coalescenti, negli anziani.
- Melanoma maligno anaplastico – raro ma molto aggressivo, spesso fatale.
Oltre alla presenza di masse visibili, i tumori avanzati possono causare ulcerazioni, difficoltà nell’urinare o defecare, compressioni spinali, e metastasi a linfonodi, fegato, polmoni e milza.
Come si diagnostica?
La visita clinica e l’osservazione visiva delle lesioni sono un primo passo, soprattutto nei cavalli grigi in età avanzata. Tuttavia, per una diagnosi certa sono fondamentali:
- Agoaspirato (FNA): per analisi citologica rapida.
- Biopsia con esame istopatologico: consente di valutare malignità e infiltrazione.
- Immunoistochimica: utilizzo di marcatori specifici come PNL2 e RACK1 per identificare le cellule tumorali e distinguere le forme benigne da quelle maligne.
Quali sono i trattamenti disponibili?
Il trattamento più efficace dipende da stadio, localizzazione e comportamento del tumore. Le opzioni più comuni includono:
Chirurgia
- Consigliata nelle fasi iniziali.
- Può essere curativa nei tumori piccoli e isolati.
- Importante rimuovere il tumore per intero per evitare recidive.
Chemioterapia locale
- Cisplatino intralesionale è uno dei trattamenti più efficaci, con una risposta dell’81%.
- Può essere combinato con chirurgia o elettroporazione.
Elettroporazione
- Consente l’assorbimento locale di farmaci o calcio all’interno delle cellule tumorali.
- Tecnica promettente anche sul campo.
Ipertermia
- Applicazione di calore per danneggiare le cellule tumorali.
- Può essere combinata con farmaci chemioterapici.
Immunoterapia
- Include vaccini a DNA basati sull’enzima tirosinasi (già utilizzati nei cani).
- Plasmidi con IL-12 e IL-18 mostrano riduzioni significative del volume tumorale.
Trattamenti sperimentali
- Betulina topica (estratta dalla corteccia di betulla): risultati incoraggianti in vitro.
- Amblyomin-X (derivato dalle zecche): riduzione del tumore fino al 75% in cavalli trattati.
Prospettive future e ricerca scientifica
La ricerca sta esplorando nuovi bersagli molecolari, tra cui:
- PD-1 / PD-L1: target dell’immunoterapia già usata nel melanoma umano.
- CD47: proteina che inibisce la fagocitosi da parte dei macrofagi.
- COX-2: enzima legato all’infiammazione e alla crescita tumorale, potenzialmente inattivabile con farmaci FANS selettivi.
La genomica equina e le tecnologie di sequenziamento stanno contribuendo a identificare nuovi marcatori utili per la diagnosi precoce e lo sviluppo di trattamenti mirati.
Leggi anche “Genetica equina: sequenziamento del DNA per diagnosi e terapie” e “Il sequenziamento del genoma per predire le prestazioni del cavallo“
I melanomi nei cavalli grigi rappresentano una problematica concreta; la diagnosi precoce, supportata da strumenti diagnostici avanzati e dall’osservazione attenta da parte di proprietari e veterinari, è fondamentale. Le nuove terapie offrono scenari incoraggianti, ma sono la prevenzione e la tempestività nell’intervento a fare la differenza. Il continuo progresso nella ricerca scientifica sarà determinante per migliorare la gestione di questa neoplasia e garantire una migliore qualità di vita ai nostri compagni equini.
A cura di Alessandra Ceserani, biotecnologa veterinaria
Sources
Pimenta J, Prada J, Cotovio M. Equine Melanocytic Tumors: A Narrative Review. Animals (Basel). 2023;13(2):247. Published 2023 Jan 10. doi:10.3390/ani13020247
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Pimenta J, Cotovio M. Equine Veterinarian Perspectives on Mucocutaneous Tumors in Horses: A Survey-Based Study in Portugal. Animals (Basel). 2025 Jun 23;15(13):1853. doi: 10.3390/ani15131853.PMID: 40646752Free PMC article.
Pimenta J, Prada J, Pires I, Cotovio M. Cyclooxygenase-2 (COX-2) Expression in Equine Melanocytic Tumors. Vet Sci. 2024 Feb 7;11(2):77. doi: 10.3390/vetsci11020077.PMID: 38393095Free PMC article.
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