“Meno Pressione, più passione”: Alessandra Reich si prepara per La Coruña con Oeli R e una nuova prospettiva

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Alessandra Reich from Austria, riding Oeli R

Ormai alle porte dei Campionati Europei di Salto Ostacoli 2025, abbiamo incontrato l’amazzone austriaca Alessandra Reich — per gli amici, Alessi — che si trova a La Coruña, per l’appuntamento più importante dell’anno. L’obiettivo è uno: meno pressione, più passione. In sella al suo cavallo Oeli R, la 28enne punta a valorizzare queta importante esperienza, la connessione e, come dice lei stessa, “un po’ più di naturalezza”.

Da una piccola isola al grande sport

La storia di Alessandra comincia lontano dagli scintillanti campi gara internazionali — su una piccola isola al largo della costa italiana.

“Ho iniziato a gareggiare in Italia,” racconta. “I miei genitori avevano affittato una casa ad Albarella, un’isoletta vicino a Padova. C’era un maneggio dove ho iniziato a montare un po’, ed erano saltatori.”

È lì che tutto è iniziato davvero: “Abbiamo potuto prendere un pony in affitto e ho iniziato a fare le mie prime gare lì, fino al livello pony 1.20.”

Ha montato per “parecchi anni” con una famiglia del posto. Cosa le è rimasto più impresso? “Di sicuro, la determinazione,” dice. “Perché lui era molto, molto motivante… quando urlava tanto. Ma ti faceva sempre combattere per quello che volevi.”

Quella durezza iniziale ha posto le basi per l’atleta che è oggi — onesta, determinata, e non spaventata di fare le cose a modo suo.

“Un’esperienza tutta diversa quest’anno”

Guardando indietro, qualificarsi per le Olimpiadi due anni fa resta un momento indelebile. “Avevamo quell’obiettivo enorme di qualificarci ai Giochi Olimpici e nessuno ci credeva davvero,” racconta Alessandra. “Ogni volta che lo dicevo, mi sembrava che la gente ridesse un po’. Ma sì, è stato incredibile. Ancora oggi mi sembra surreale.”

Quest’anno, però, l’energia è diversa — meno favola, più realtà concreta.

“È un anno molto diverso. Abbiamo una combinazione relativamente nuova che non ha mai fatto un grande campionato. Tutti noi abbiamo avuto alti e bassi,” dice. “Per quanto mi riguarda, sono piuttosto fiduciosa. Lui ha due anni in più, quindi lo conosco meglio. Abbiamo più giri a 1.60 alle spalle. Ma siamo anche molto realisti.”

Dopo la storica performance di Milano, le aspettative restano misurate. “Penso che quest’anno sarà difficile ripetere quel risultato, perché là tutto è andato perfettamente. E nel nostro sport, bisogna restare con i piedi per terra. Si può sognare, ma bisogna anche essere realistici.”

L’obiettivo? “Una top ten a squadre sarebbe fantastica,” dice. A livello personale, “vorrei semplicemente portare a casa tre buoni percorsi e fare esperienza, ancora una volta, in un campionato.”

E magari sfatare una maledizione personale: “Se finalmente riuscissi a fare una buona prima giornata — cosa che non mi è mai successa, nemmeno da junior o young rider — quello sarebbe già… diciamo, il mio obiettivo personale.”

“Lui farà il suo lavoro perché è fantastico”

Il legame tra Alessandra e il suo cavallo, Oeli R, è al centro di tutto. Ma è un rapporto basato su sensibilità e fiducia — e che richiede da lei il massimo controllo emotivo.

“Lui è molto sensibile al mio linguaggio del corpo, ai miei sentimenti,” spiega. “Quindi tutto dipende da me. Devo dargli sicurezza, respirare, restare calma… cercare in ogni situazione di non aumentare l’ansia.”

La sua strategia? Semplicità. “Cercherò di montare come in qualsiasi altro concorso. Non è facile, soprattutto non avendo fatto tanti cinque stelle. Ma voglio restare super zen, e lui farà il suo lavoro perché è fantastico.”

“Avevo perso di vista ciò che rendeva speciale me e Oeli”

La corsa verso le Olimpiadi l’anno scorso ha avuto un prezzo — pressione, insicurezza e troppa razionalità, che hanno influito sul suo stile e sulla connessione con Oeli.

“Mi sono messa addosso tanta pressione per andare alle Olimpiadi… e credo di aver perso un po’ di vista ciò che rendeva speciale il nostro binomio,” riflette. “Volevo quella perfezione assoluta. Tutto doveva essere esattamente a punto E. Capisci?”

Inseguendo la tecnica da manuale, qualcosa si è incrinato. “Nel voler fare tutto perfetto, forse abbiamo perso quella connessione,” ammette. “Perché io non sono la miglior cavallerizza. Non sono Marcus Ehning. I cavalli devono anche combattere un po’ per me.”

Quest’anno ha deciso di lasciar andare quella pressione. “Non mi sono messa pressioni addosso,” dice. “Seguirò il mio piano. Farò ciò che sento giusto per lui. Tornare un po’ alla naturalezza.”

Anche se ha partecipato a un solo cinque stelle, è stata la scelta giusta. “È andata bene, ma non ho fatto tante gare a 1.60 quest’anno. Se volevo essere tra i primi dieci, avrei dovuto fare più cinque stelle, come gli altri. Ma dopo l’anno scorso, era importante fare un passo indietro e ottenere dei giri solidi per la fiducia mia e sua.”

Il cambiamento austriaco: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”

La qualificazione olimpica dell’Austria ha avuto un forte impatto. “Ora vedo più gente che salta bene nei due e tre stelle,” osserva. “Non so quanto sia merito della nostra medaglia, ma qualcosa si è mosso.”

Sempre più cavalieri austriaci si allenano all’estero, fanno esperienza e credono di più nei propri sogni. “La gente pensa: se puoi sognarlo, puoi farlo. Noi l’abbiamo sognato di andare alle Olimpiadi e alla fine ci siamo andati. Prima, nessuno pensava fosse possibile — e invece lo era.”

E spera che questo lasci un segno che vada oltre i risultati: “Mostra alla nuova generazione che tutto è possibile. Se lavori sodo… anche se è uno sport individuale, non si tratta solo di te e del tuo cavallo. È il team, i compagni, le persone attorno. È stato bellissimo vederlo.”

“Solo cercare di divertirmi di nuovo”

Ora, con La Coruña all’orizzonte, Alessandra adotta un approccio più sereno e maturo.

“Abbiamo cercato di tenerlo il più in forma possibile. Ho fatto tanto hacking, tanto lavoro in campo aperto,” dice. “È un lungo viaggio. Ogni cavallo reagisce a modo suo. Oeli tende a stressarsi un po’, non è il miglior viaggiatore, ma è abituato, visto che va spesso al Sunshine Tour.”

Più di ogni altra cosa, vuole portare avanti ciò che ha imparato. “Solo cercare di divertirmi di nuovo e vedere dove mi porta, imparare da questa esperienza — capire cosa magari potrò fare meglio o diversamente l’anno prossimo, e si spera per molti anni a venire.”

Alessandra Reich e Oeli R rappresenteranno l’Austria ai Campionati Europei di Salto Ostacoli 2025 a La Coruña, in Spagna. Per aggiornamenti sulla squadra austriaca e contenuti dietro le quinte dell’evento, continua a seguirci qui.

© Riproduzione riservata.

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