
Necmi Eren: dall’Europeo al sogno olimpico

Necmi Eren, giovane talento turco del salto ostacoli, si è affermato nel panorama equestre internazionale. A 25 anni, vive nei Paesi Bassi, dove porta avanti la sua carriera sportiva e un’azienda di famiglia dedicata all’allevamento e alla compravendita di cavalli. In questa intervista esclusiva, racconta la sua storia, le sfide affrontate e i suoi obiettivi futuri, tra cui il sogno di partecipare ai giochi olimpici.
Le origini: una passione nata in scuderia
L’amore di Necmi per i cavalli è radicato nel suo DNA. “Sono nato in scuderia, grazie alla mia famiglia. Prima ancora di sposarsi, il sogno più grande di mia madre era avere una scuderia con tanti cavalli e animali,” racconta. Questo legame profondo con i cavalli ha segnato la sua vita sin dall’infanzia.
“Da quando ero bambino, non ho mai smesso di montare. È come una droga: una volta che inizi, non puoi più farne a meno,” confida, descrivendo la passione che lo spinge ogni giorno a migliorarsi.
La preparazione per l’Europeo
La carriera agonistica di Necmi ha preso slancio all’età di 21 anni, quando ha partecipato per la prima volta ai campionati europei. “È stato un traguardo importante,” ricorda. Oggi il suo obiettivo è tornare all’Europeo, questa volta in squadra.
“Nell’ultimo anno ho preso parte a quattro coppe delle nazioni, ho vinto due volte i campionati balcanici e sono arrivato secondo in altre due occasioni. Quest’anno voglio fare ancora meglio,” afferma con determinazione.
In vista dei campionati europei di La Coruna, Eren sta sfruttando ogni competizione per affinare la preparazione. “Questo evento, il CSI4* di Gorla Minore, è un’ottima palestra per me, soprattutto con la coppa delle nazioni in programma. L’arena è enorme e le scuderie sono perfette per i miei cavalli,” spiega, consapevole dell’importanza di ogni dettaglio nella fase di avvicinamento alla competizione.

I suoi compagni di gara e di vita: l’importanza della fiducia e del rispetto
Il cavallo di punta di Necmi è PSS Levilensky, acquistato cinque mesi fa. “Ha già saltato a 1.60m e partecipato a gare di alto livello,” racconta. Accanto a lui, una femmina che ha gareggiato in quattro coppe delle nazioni.
“Sono sempre alla ricerca di nuovi cavalli, ma per ora questi due sono i miei migliori,” aggiunge, consapevole che il segreto del successo passa anche dalla selezione dei compagni di gara.
Per Eren, il legame con i cavalli è fondamentale. “Quando prendo un nuovo cavallo, inizio con categorie più basse per costruire fiducia,” spiega. Pazienza e sensibilità sono i pilastri del suo metodo: “Non bisogna mai forzare troppo un cavallo. Loro percepiscono la tua energia, devi essere gentile.”
Ogni giorno dedica tempo ai suoi cavalli anche fuori dalla sella. “Stare in scuderia con loro è il mio passatempo preferito,” rivela, sottolineando il rapporto speciale che li unisce.
L’impresa di famiglia: tra passione e business
Oltre alla carriera sportiva, Eren gestisce un’attività di compravendita di cavalli. Il trasferimento nei Paesi Bassi è stato strategico: “In Turchia c’è grande potenziale, ma il mercato è ancora in crescita. In Olanda, invece, ci sono infrastrutture e opportunità migliori,” spiega.
L’azienda è un affare di famiglia. “Siamo un team e cerchiamo sempre cavalli di qualità per investire e crescere,” sottolinea, combinando passione e imprenditorialità.

I tecnici di riferimento
Nel corso della sua carriera, Necmi ha avuto l’opportunità di lavorare con grandi nomi dell’equitazione. “Mi sono allenato con Ullrich Kirchhoff e Albert Voorn, e oggi collaboro con Sencer Can, uno dei migliori cavalieri turchi,” racconta.
Il suo approccio all’apprendimento è aperto: “Cerco di imparare da chiunque, anche dagli amici e dagli altri cavalieri. Ognuno ha qualcosa da insegnare.
Il sogno olimpico
Se l’Europeo è l’obiettivo del momento, il vero traguardo di Necmi è un altro: le olimpiadi. “Il mio sogno più grande è gareggiare ai giochi,” dichiara con passione.
La sfida è ardua: “Solo Omar Karevili è riuscito a qualificarsi per le olimpiadi dopo 56 anni,” osserva. Ma Eren non si lascia scoraggiare: “Punto sempre in alto. Anche se non raggiungo l’obiettivo massimo, ogni passo avanti è un successo.”
Il futuro dello sport in Turchia
Necmi è ottimista sul futuro dell’equitazione in Turchia. “Il movimento sta crescendo, ci sono cavalieri di talento e l’interesse è in aumento. Tuttavia, mancano ancora cavalli di alto livello e competizioni di qualità,” spiega.
La sua esperienza lo ha portato a esplorare nuovi orizzonti: “Ho vinto molte gare importanti in Turchia, ma i miei genitori mi hanno spinto a trasferirmi in Europa per ampliare il business e competere ad alto livello,” racconta. “Qui ci sono più opportunità, sia sportive che commerciali.”
Dai primi successi ai grandi traguardi
Guardando al passato, Eren riconosce i cavalli che hanno segnato la sua carriera. “Nectar des Roches mi ha fatto vincere categorie 1.45m a 21 anni. L’ho perso l’anno scorso, ma è stato fondamentale per la mia crescita. Unique Dalbe, invece, mi ha dato la possibilità di affrontare categorie più alte.”
Ora il futuro è nelle mani di PSS Levilensky e Chin It, con l’obiettivo di scoprire altri talenti. “Sono sempre alla ricerca del cavallo giusto per continuare a migliorare,” dice con entusiasmo.
La storia di Necmi Eren è un mix di passione, talento e ambizione. Con l’Europeo e le olimpiadi nel mirino, il giovane cavaliere è pronto a lasciare il segno nel salto ostacoli internazionale. Il cammino è ancora lungo, ma con la sua determinazione, il futuro si prospetta luminoso.
Traduzione a cura di A. Ceserani | Foto VS media
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