![Veterinaria: l’agitata primavera delle cavalle 5 Ashva stock. 0](https://www.horseshowjumping.tv/wp-content/uploads/2023/06/Ashva-stock._0-600x400.jpg)
Purosangue dal macello al cinema
![Purosangue dal macello al cinema 1 bobbina](https://www.horseshowjumping.tv/wp-content/uploads/2023/06/bobbina.jpg)
Nasce un centro a Roma; gli animali saranno addestrati per ippoterapia, salto ostacoli, dressage. Ne saranno recuperati 150 l’anno.
È nato in Italia il primo centro di recupero e ricollocamento al lavoro per cavalli da corsa a fine carriera. Non certo creato dalle istituzioni, bensì da una onlus che si chiama Relived Horses, e a inventarla nessun mecenate, ma un ex fantino donna capace di mettere in riga parecchi colleghi, oggi stuntgirl al cinema, di nome Jacqueline Freda. Il modello è Usa. Quando infatti, nel 2003, si scopre che Ferdinand ha incontrato la sua fine in un mattatoio giapponese, l’America inorridisce. Cavallo dell’anno 1997, vincitore del Kentucky Derby e della Breeder’s Cup Classic, è stato venduto ai nipponici come riproduttore e liquidato senza complimenti per il suo scarso tasso di fertilità.
La vicenda, nell’ippica d’oltreoceano, smuove le coscienze riguardo il destino dei cavalli adatti alla pista per sei anni al massimo, quindi dismessi. Nasce così il Ferdinand Fee, un centro di raccolta fondi che parte dagli stessi proprietari e allevatori, per andare a sostenere una quantità progetti di recupero e riaffidamento, mentre studi legali intraprendono battaglie per modificare le leggi a tutela dei quadrupedi e ottenere che ne sia vietata la macellazione.
In Italia tutto questo sarebbe avveniristico se non fosse che Jacqueline Freda, nel 1995 Frusta d’Oro nazionale della categoria Fantini Professionisti nelle corse in piano — la prima volta al mondo che una donna vince un campionato assoluto contro gli uomini — nel 2001 si ritira dall’agonismo e si chiede cosa fare del suo glorioso King of Roses. «Per le corse era finito, ma per tutto il resto era giovane», racconta Jacqueline, 45 anni (suo padre Riccardo Freda è stato regista del filone storico avventuroso). «L’ho rieducato al lavoro per il cinema, si è dimostrato bravissimo. I purosangue sono di una duttilità straordinaria, ho deciso di intraprendere qualcosa di serio per aiutare gli altri».
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