Rubrica-testi – La zoppia del cavallo

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arto posteriore

In questa nuova puntata della nostra rubrica di veterinaria dedicata alla zoppia analizzeremo con attenzione l’arto posteriore del cavallo.
L’arto posteriore è collegato al bacino tramite l’articolazione coxo femorale, il  bacino è a sua volta collegato alla colonna vertebrale attraverso l’articolazione sacro-iliaca.
Sulle articolazioni coxo femorale e femorotibiorotulea si innestano vaste aree di grosse masse muscolari che creano le forze di propulsione dell’arto posteriore.
Il collegamento muscolare fra l’arto posteriore e l’arto anteriore avviene attraverso il grandorsale, muscolo che percorre tutto il dorso dalle vertebre cervicali al bacino, con l’aiuto del legamento nucale che sostiene la testa e del legamento sacroiliaco che unisce l’ileo al sacro.
I tendini sono simili a delle corde, scorrono in una guaina fibroso tendinea che secerne il liquido sinoviale, che lubrifica ed evita la trazione, lo sfegamento e protegge dal logorio dei tessuti, i tendini vanno ad innestarsi in modo selettivo su un capo articolare.
I legamenti non hanno guaina e la loro funzione è appunto quella di “legare“, si inseriscono selettivamente ai capi dei tessuti muscolari e li collegano fra loro.
Muscoli, tendini e legamenti grazie alla loro elasticità creano nella prima fase del movimento le forze di spinta, mentre nella seconda fase attenuano le pressioni ed i carichi.
FRA TUTTE LE STRUTTURE MUSCOLARI E TENDINEE DEGLI ARTI ANTERIORI E POSTERIORI ALCUNE SONO PIU FACILMENTE SEDE DI LESIONI O DI MALATTIE CHE CAUSANO LA ZOPPIA.
I muscoli che collegano la spalla al tronco, i sopraspinosi e gli infraspinosi (lungo la cresta dorsale), sono interessati nelle distorsioni e nelle distrazioni alla spalla, come anche il muscolo deltoide che fascia l’articolazione scapolo omerale.
Sede di lesioni sono anche i muscoli dell’avambraccio ed i relativi tendini.
1) CORTO E GROSSO MUSCOLO ESTENSORE DELL’AVAMBRACCIO. I loro tendini si innestano sulla faccia anteriore del carpo.
2) GROSSO MUSCOLO ESTENSORE DELLE FALANGI. Il suo tendine si prolunga sulla faccia anteriore dell’arto e va ad innestarsi sul processo piramidale triangolare.
3) MUSCOLI FLESSORI SUPERFICIALE E PROFONDO DELLE FALANGI. I loro tendini scorrono sulla faccia posteriore dell’arto e, dopo che il profondo si è infilato nell’anello formato dal superficiale, vanno ad innestarsi il superficiale sulla parte posteriore della seconda falange, e il profondo sulla parte volare del triangolare.
I due tendini flessori sono tenuti in posizione da due briglie, la briglia radiale per il superficiale e la briglia carpica per il profondo, e dal legamento anulare del nodello.
Fra il tendine flessore profondo e il metacarpo-metatarso c’è un grosso legamento, denominato sospensore del nodello, che a metà stinco si divide in due branche, una esterna ed una interna, e che ha funzione di sostegno del nodello.
Infatti quando questo legamento si strappa o si rompe il NODELLO SI ABBASSA, alterazione in gergo identificata con il nome di BROKEN DOWN.
I muscoli dell’arto posteriore più frequentemente soggetti a lesioni sono il quadricipite femorale, il bicipite femorale, il bifemoro calcaneo, il muscolo tibio-metatarsiico con il suo tendine che scorre sulla faccia anteriore del tarso, il legamento plantare ed i muscoli estensori e flessori delle falangi e sospensore del nodello, come per gli anteriori.
Nella prossima puntata vedremo nello specifico la NOMENCLATURA ZOOGNOSTICA.
da:“La zoppia del cavallo, conoscere per capire“ del dott. Vittorio Meschia, edizioni HOSRSE SRL.
(MC)

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