Una tragedia annunciata: interviene il sottosegretario alla salute Francesca Martini

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Da il messaggero.it a cura di Davide Desario “muore Birillo dopo annidi servizio“ Si chiamava Birillo. Ed era un cavallo di 18 anni. Ieri mattina ha fatto la sua ultima corsa. Una corsa attaccato alla botticella numero 104. Come ogni giorno costretto a faticare nel traffico impazzito del centro di Roma. Una barbarie quotidiana alla quale ieri Birillo non è sopravvissuto: si è spaventato per il passaggio di un camion rumoroso, si è imbizzarito, è scivolato e si è rotto una tibia. E al veterinario del Comune di Roma, dopo averle tentate tutte per salvargli la vita, non è restato altro che abbatterlo. E così è riesplosa, più forte che mai, la polemica sulle botticelle romane e sul problema di far coincidere la loro tradizione con il rispetto degli animali e della città stessa.La tragedia annunciata. Un incidente? No, checché ne dica il sindaco di Roma, quella di ieri è una morte annunciata. Perché quei cavalli costretti a trascinare su e giù per i sette colli le carrozzelle coi turisti sono dei condannati a morte. Morte violenta come Birillo ieri e come Legoli (a Giugno sul lungotevere) nel traffico impazzito di Roma. Morte lenta, ma ancor più sofferente, degli altri cavalli tra il veleno dei tubi di scappamento, i sampietrini lisci e sconnessi, le sirene delle scorte che schizzano ad ogni angolo del Centro e gli oltre 40 gradi di certe giornate d’estate. Una barbarie quotidiana, come il Messaggero ha ripetutamente denunciato, mascherata da amarcord. Magari sfruttando l’immagine di celluloide di Alberto Sordi e del suo “Nestore” o di Aldo Fabrizi con ”l’Ultima Carrozzella”. Addio Birillo. Erano circa le 9 quando Birillo, da poco uscito dalla sua stalla nell’ex mattatoio di Testaccio, stava percorrendo via di San Gregorio vicino al Colosseo. Come ogni mattina, ferrato a gomma, trainava la botticella numero 104, condotta dal vetturino Rinaldo Vinci. Ad un tratto la botticella è stata superata da un camion, forse dell’Ama. Il frastuono ha spaventato il cavallo che si è come imbizzarrito, una gamba posteriore è scivolata sui sampietrini, e l’animale è caduto in terra fratturandosi la tibia. «Alle 9,30 è stato allertato il servizio veterinario e il medico alle 10 era già sul posto – ricostruisce l’assessore comunale all’Ambiente Fabio De Lillo – Purtroppo essendo stata riscontrata la frattura della tibia posteriore, è stato necessario procedere con l’eutanasia dell’animale dopo averlo anestetizzato». Una scena straziante alla quale hanno assistito centinaia di passanti e turisti. «Qualora il cavallo avesse avuto una lesione meno grave si sarebbe alzato – spiega Luca Tosti Croce, veterinario della Asl RmA – L’intervento chirurgico per questo tipo di fratture è ad altissima difficoltà e con una probabilità di successo praticamente nulla. Il cavallo sarebbe comunque morto perché non si poteva più alzare». L’animale è rimasto per terra per quasi tre ore. E soltanto dopo mezzogiorno la carcassa è stata rimossa.Le polemiche. La morte di Birillo è l’ultimo episodio di una lunga serie. E inevitabilmente ha scatenato nuovamente le polemiche sull’utilizzo delle botticelle a Roma. In testa, l’ex delegata ai diritti degli animali, Monica Cirinnà: «Birillo non può morire invano – dice il consigliere comunale del Pd – Il fatto che sia caduto dopo il passaggio veloce e rasente di un camion è la prova che non si tratta di un semplice incidente, ma che il cavallo, animale pauroso per natura, non può assolutamente convivere e lavorare tra rombi di moto, camion che lo rasentano e clacson che strombazzano continuamente. Il sindaco Alemanno, la più alta autorità sanitaria del Comune di Roma, ai sensi del Dpr 31/03/79 ha il dovere di tutelare gli animali del suo territorio».Sulla vicenda è intervenuta anche il sottosegretario alla salute Francesca Martini che nei mesi scorsi ha inviato una lettera al sindaco per chiedere interventi a tutela dei cavalli delle Botticelle: «Confermo la mia grande preoccupazione per una situazione – dice – che, sotto gli occhi di tutti e quotidianamente, evidenzia un inaccettabile fattore di rischio per i cavalli che trainano le botticelle in un traffico caotico e convulso come quello di Roma». E aggiunge: «Questo episodio è un’ulteriore testimonianza di incompatibilità tra norme di tutela della salute e dell’incolumità dei cavalli e il traffico urbano del centro di Roma. Convocherò immediatamente il Tavolo ministeriale sul tema». Un intervento che, evidentemente, non è piaciuto al sindaco di Roma: «Non è il sottosegretario alla Salute Martini che deve decidere cosa succede a Roma – ha dichiarato Alemanno – Da quanto ci risulta è stato un incidente. Mi auguro che non ci si voglia speculare».

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